Musa troglodytarum: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Hillsman_carrying_feis_to_Papeete,_by_Coulon.jpg|miniatura|Fotografia precedente al 1906 intitolata "Hillsman che trasporta banane a Papeete" (Tahiti)]]
Queste banane sono varietà coltivate ([[cultivar]]), piuttosto che forme selvatiche. Sono nettamente differenti dalle [[Banana|banane]] molto più comuni derivate da ''[[Musa acuminata]]'' e ''[[Musa balbisiana]]''. Tutti i membri del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Musa (botanica)|Musa]]'' sono piante [[erba]]cee alte, in genere intorno a {3-10 metri o anche più. Sebbene appaiano simili ad alberi, il "tronco" è in realtà uno [[Fusto|pseudofusto]], formato dalle basi strettamente avvolte delle foglie. A maturità ogni pseudostelo produce un unico stelo fiorito che cresce al suo interno, finendo per emergere dall'alto. Man mano che si allunga, compaiono fiori femminili che vanno a formare frutti: le banane. Infine vengono prodotti i fiori maschili. Nelle banane coltivate, il frutto è generalmente senza semi e i fiori maschili sono sterili.
 
Queste banane possono essere distinte da altri tipi coltivati in diversi modi. Hanno [[Linfa (botanica)|linfa]] molto colorata, dal rosa al magenta brillante e al viola scuro. Le [[Brattea|brattee]] della spiga fiorita ([[infiorescenza]]) sono di un verde brillante piuttosto che rosso opaco o viola. Lo stelo fiorito e fruttifero è più o meno eretto (piuttosto che pendulo), in modo che anche i grappoli di banane siano eretti. Il frutto maturo ha la buccia arancione brillante, color rame o rossa con polpa interna arancione o gialla. Ha creste prominenti, che lo rendono squadrato in sezione trasversale.<ref name=Ploe07/><ref name=Shar01>{{Cita pubblicazione|cognome=Sharrock |nome=S. |anno=2001 |curatore=INIBAP |capitolo=Diversity in the genus Musa: focus on Australimusa |url=http://www.bioversityinternational.org/fileadmin/bioversity/publications/pdfs/664_Networking_Banana_and_Plantain.pdf |titolo=Networking Banana and Plantain: INIBAP Annual Report 2000 |pp=14–19 |città=Montpellier, France |editore=International Network for the Improvement of Banana and Plantain |accesso=22 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130513080423/http://www.bioversityinternational.org/fileadmin/bioversity/publications/pdfs/664_Networking_Banana_and_Plantain.pdf|cid=Sharrock, 2001}}</ref>
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Uno dei primi resoconti dettagliati del genere ''Musa'' fu del botanico tedesco-olandese [[Georg Eberhard Rumphius|Georg E. Rumpf]] (c.1627–1702), solitamente noto con il nome latinizzato Rumphius. Il suo ''Herbarium amboinensis'' fu pubblicato nel 1747, dopo la sua morte. La sua figura e descrizione di una "specie" sotto il nome di "''Musa Uranoscopos''" (che significa "banana dall'aspetto paradisiaco") è coerente con una banana del genere Musa troglodytarum; si riferisce alla spiga fiorita eretta (sebbene la figura, qui riprodotta, mostri il germoglio terminale cadente), la linfa colorata, e l'effetto del consumo sull'urina.<ref name=Rump47/>
 
Tuttavia, il punto di partenza per i nomi botanici è stato la pubblicazione di [[Linneo|Carl Linnaeus]] ''[[Species Plantarum]]'' nel 1753, quindi "''Musa uranoscopos''" non è un nome accettabile. Nella seconda edizione di ''Species Plantarum'', Linneo ragruppòraggruppò insieme ''Musa uranoscopos'' di Rumphius e ''Musa'' 'Pissang Batu' sotto il nome di ''Musa troglodytarum'', nonostante Rumphius avesse notato diverse distinzioni tra i due generi. Il trattamento di Linneo è stato descritto come "al di là della comprensione".<ref name=HakkVareChri12/> Nel 1917, Merrill designò l'illustrazione della ''Musa uranoscopos'' di Rumphius come il [[Tipo nomenclaturale|lectotipo]] di ''Musa troglodytarum'' L. Su questa base, Häkkinen, Väre e Christenhusz hanno concluso, nel 2012, che "tutte le cultivar di questa specie, comprese quelle presenti nei famosi dipinti di [[Paul Gauguin]], dovrebbero essere trattate sotto il nome di ''M. troglodytarum'' L."<ref name=HakkVareChri12/> Altre fonti lo accettano anche come nome scientifico del gruppo nel suo insieme, ad esempio Rafaël Govaerts nel 2004.<ref name="WCSP_255026">{{Cita pubblicazione|capitolo=Musa troglodytarum|titolo=World Checklist of Selected Plant Families |editore=[[Royal Botanic Gardens, Kew]] |url=http://apps.kew.org/wcsp/namedetail.do?name_id=255026 |accesso=20 gennaio 2013}}</ref>
 
Il nome può essere scritto come ''M.''&nbsp;×&nbsp;''troglodytarum'' per sottolineare l'origine ibrida di queste banane.