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== Trama ==
Giuseppe è un ladro che, subito dopo essere stato liberato dalla prigione, si reca a Bellegra di sopra, un piccolo paese del
Strada facendo, ancora vestito da prete, viene visto da un brigadiere dei carabinieri che lo scambia per un vero sacerdote e lo invita ad andare nel castello di Bellegra di sotto. Don Fernando, il castellano, un latifondista preoccupato perché i suoi contadini hanno iniziato una serie di agitazioni occupando le terre e gli allevamenti, chiede a Giuseppe, di convincere i contadini a rinunciare alle loro rivendicazioni. In cambio, offre al prete 300 000 lire per il restauro della chiesa bombardata durante la guerra. Il sedicente Don Peppino si reca nella chiesa del villaggio, occupata da una ragazza madre priva di abitazione, e fraternizza con la giovane donna a cui confida la sua condizione di ladro e fa intendere che entrambi potrebbero aiutarsi l'uno con l'altro. Interviene nell'assemblea dei contadini in sciopero dando loro ragione circa la bontà delle loro rivendicazioni e impedisce alcuni tentativi di violenza da parte degli scioperanti, sia contro i crumiri che contro il figlio del padrone catturato mentre si stava recando in un paese vicino per chiedere l'intervento della forza pubblica conto i contadini. Agisce inoltre da catalizzatore sociale per cui lo stesso castellano rinuncia al suo atteggiamento aggressivo e concede le terre da bonificare ai contadini. Rinuncia infine ad Anna, la giovane donna che aveva occupato la chiesa e alla quale si stava affezionando, quando comprende che il figlio del castellano, che l'aveva sedotta e messa incinta, è disposto a far fronte ai suoi doveri. Infine, questa volta in abiti borghesi, restituisce tutto il denaro ricevuto dai fedeli e fugge dalla comunità dalla quale, come prete, ha ottenuto affetto e riconoscenza.
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