Fabianesimo: differenze tra le versioni
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I Fabiani però non furono esenti da critiche da parte dei loro contemporanei. Tra questi è bene ricordare la figura dello storico Eric J. Hobsbawm, il quale basò i suoi giudizi nei confronti della Società sul fatto che i membri di questa non provenissero dalla classe operaia, ma al contrario il gruppo era un'organizzazione socialista della classe media, del tutto anomalo visto che in Gran Bretagna non era consuetudine avere dei giovani intellettuali che simpatizzavano per gli ideali socialdemocratici. Di qui, ecco alcune delle "mitologiche pretese", come le definisce Hobsbawm stesso, dei Fabiani:
* I Fabiani non sono stati gli ispiratori, né i pionieri del Labour Party, come hanno più volte essi stessi asserito. Pare certo che l'ILP (Partito Laburista Indipendente) e il Labour Party sarebbero sorti senza la loro assistenza <ref name="Hobsbawm"> {{cita libro | nome= Eric J. | cognome= Hobsbawm | titolo= Labouring Men. Studies in the History of Labour | anno=1964 | editore= Weidefeld & Nicholson | città= Londra }}</ref>
* Il loro fallimento è mitigato dalla loro attività indefessa, dalla loro abilità di redattori di opuscoli e progetti amministrativi <ref name="
* In realtà quel fallimento fu dovuto alla loro atipicità: non appartenevano né alla corrente liberale, né a quella operaia della politica inglese <ref name="
* Non rientravano nella tradizione politica inglese, e per quanto si vantassero del loro realismo politico non si rendevano conto di tale stato di cose <ref name="
[[Lev Trotsky]] pensava che il fabianesimo fosse un subdolo tentativo di salvare il capitalismo dalla furia della classe operaia. Ha scritto: {{Citazione|in tutta la storia del movimento laburista britannico vi è stata pressione da parte della [[borghesia]] sul [[proletariato]] attraverso l'uso di radicali, intellettuali, salotto e chiesa socialisti, e ''[[Robert Owen|owenisti]]'', che respingono la lotta di classe, difendono i principi di solidarietà sociale, predicano la collaborazione con la borghesia, imbrigliano, e indeboliscono politicamente l'avvilito proletariato.<ref>{{Cita libro|autore=Lev Trotsky|titolo=Scritti sulla Gran Bretagna|volume=2|città=Londra|editore=New Park|anno=1974|pagina=48}}</ref>}}
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