=== L'Eroe della presa di Corioli ===
Nel [[493 a.C.]], consoliConsoli [[Postumio Cominio Aurunco]] e [[Spurio Cassio Vecellino]], a Roma, per quella che sarebbe stata ricordata come la prima [[secessio plebis|secessione]], la [[Plebei|plebe]] si era ritirata sul [[Monte Sacro]].
La situazione era poi resa oltremodo complicata dalla necessità di definire un nuovo trattato (''[[Socii e Foederati|Foedus]]'') con i [[Latini]], compito che fu affidato al consoleConsole Spurio Cassio, trattato che da lui prese di nome (''[[Foedus Cassianum]]''), e dai preparativi bellici intrapresi dai [[Volsci]], contro cui si decise di intraprendere l'ennesima azione militare, affidandola al consoleConsole Postumio Cominio.
Postumio Cominio iniziò la campagna militare guidando l'esercitoEsercito romanoRomano contro i Volsci di [[Antium]], città che venne espugnata. Successivamente l'esercitoEsercito romanoRomano marciò contro le città volsche di [[Longula]], [[Polusca]] e [[Corioli]], tutte e tre conquistate dai Romani, quest'ultima con l'apporto decisivo di Gneo Marcio, tanto che [[Tito Livio]] annota:
{{Citazione|''....L'impresa di Marcio eclissò la gloria del consoleConsole al punto che, se il trattato coi Latini, concluso dal solo Spurio Cassio in assenza del collega, non fosse rimasto inciso a perenne memoria su una colonna di bronzo, nessuno si ricorderebbe che Postumio Cominio combatté contro i Volsci''|[[Tito Livio]], [[Ab Urbe condita libri]], [https://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita/liber_II lib. II, par. 33]}}
=== Dai contrasti tra patrizi e plebei all'esilio ===
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