Ján Chryzostom Korec: differenze tra le versioni
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| Riga 59: [[File:Jezuiti s jezuitskym kardinalom janom chryzostomom korcom.jpg|thumb|Il [[cardinale]] Korec insieme ad un gruppo di gesuiti.]] La [[Státní bezpečnost|polizia segreta]] seguì ogni sua mossa e irruppe persino nel suo appartamento. Poiché era un vescovo clandestino, la sua popolarità e il seguito aumentarono considerevolmente, il che fece accrescere la vigilanza della macchina della polizia. Essa lo intercettò e cercò di diffamarlo ma continuò a operare nel suo ministero e nella scrittura. Il 18 maggio [[1986]] ricevette una [[Laurea honoris causa|laurea ''honoris causa'']] in [[medicina]] dall'[[Università di Notre Dame]]. Durante l'anno mariano del [[1987]] ebbero luogo dei pellegrinaggi di migliaia di fedeli in tutta la [[Slovacchia]]. Al Calvario di Nitra, si radunarono {{formatnum:150000}} pellegrini e monsignor Korec rimase con loro fino a quando non venne convocato per un interrogatorio dalla polizia segreta. Il 25 marzo [[1988]], durante il "[[Venerdì santo|Venerdì Santo]] di Bratislava", un gruppo di fedeli che pregavano per la libertà religiosa e per i diritti umani venne attaccato dalle forze di sicurezza che ferirono e imprigionarono i dimostranti. Monsignor Korec era sotto interrogatorio e quindi non prese parte all'incontro. Il 17 settembre successivo gli fu impedito di partecipare a un pellegrinaggio alla [[basilica dei Sette Dolori della Vergine Maria]] di [[Šaštín-Stráže|Šaštín]]. Il 27 aprile [[1989]] monsignor Korec rispose per iscritto a una serie di film antireligiosi presentata alla televisione nazionale. La polizia segreta lo convocò per un interrogatorio e cercò di entrare nel suo appartamento. Nel novembre del [[1989]] il regime comunista fu finalmente rovesciato in [[Cecoslovacchia]]. Dal 2 gennaio al 6 febbraio [[1990]] fu rettore del seminario presso la Facoltà teologica "[[Cirillo e Metodio]]" dell'[[Università Comenio di Bratislava]]. Il 6 febbraio [[1990]] [[papa Giovanni Paolo II]] lo nominò [[vescovo]] di [[Diocesi di Nitra|Nitra]]. Dal 23 aprile [[1990]] al 4 maggio [[1993]] presiedette la [[Chiesa cattolica in Slovacchia#Conferenza episcopale|Conferenza episcopale della Slovacchia]]. Riga 71: Il 13 giugno [[2012]] venne ricoverato d'urgenza per la perforazione e il distaccamento dell'[[Appendice vermiforme|appendice]]. Dopo l'operazione entrò in stato comatoso dal quale si svegliò il 20 giugno successivo. Una parte del pubblico lo criticò per l'aver mostrato un atteggiamento positivo nei confronti di [[Jozef Tiso]] e della [[Repubblica Slovacca (1939-1945)|Prima Repubblica Slovacca]]. Essa sottolineò ad esempio che nel 1990 monsignor Korec svelò una targa a ricordo di Tiso a [[Bánovce nad Bebravou]] e che il 18 aprile [[1997]] celebrò il 50º anniversario della sua esecuzione con una messa in suffragio. Korec era noto per dire che Jozef Tiso per tutta la sua presidenza non firmò una sola condanna a morte e che non era a conoscenza di alcuna prova della colpevolezza di Tiso. Nel mese di agosto del [[1997]] venne pubblicamente difeso dallo storico [[Milan Stanislav Ďurica]] che con il suo controverso libro "[[Storia della Slovacchia]] e degli slovacchi" cercò di riabilitare un certo numero di politici del periodo della [[Repubblica Slovacca (1939-1945)|Prima Repubblica Slovacca]]. Morì a Nitra alle 13:30 del 24 ottobre [[2015]] all'età di 91 anni. Le esequie si tennero il 31 ottobre alle ore 11 nella [[cattedrale di Sant'Emmerano]] a Nitra. La liturgia esequiale venne presieduta dal cardinale [[Stanisław Dziwisz]], arcivescovo di [[Arcidiocesi di Cracovia|Cracovia]]. Il suo successore [[Viliam Judák]] pronunciò invece l'[[omelia]]. Concelebrarono altri prelati, tra i quali i cardinali [[Jozef Tomko]] e [[Joachim Meisner]] e gli arcivescovi Mario Giordana e [[Stanislav Zvolenský]]. La salma venne poi tumulata nella [[cripta]] della stessa cattedrale.<ref>{{Find a Grave}}</ref> | |||