Leopoldo I d'Asburgo: differenze tra le versioni
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[[File:Double thaler à l'effigie de Léopold I.jpg|thumb|Leopoldo I d'Asburgo]]
Questa guerra, retaggio dei predecessori, venne combattuta da Leopoldo al fianco del [[Confederazione Polacco-Lituana|Regno di Polonia]] sino alla firma della [[trattato di Oliva|Pace di Oliva]] nel [[1660]].
Non molto tempo dopo la firma del trattato, però, l'[[Impero
La perdita della fortezza di Nové Zámky ed i susseguenti saccheggi fino al territorio [[Moravia|moravo]] da parte dei turchi portarono ad un generale sostegno europeo all'imperatore. [[Baviera|Bavaresi]], [[Brandeburgo|brandeburghesi]] e [[Sassonia|sassoni]] offrirono un esercito e persino il tradizionale rivale europeo [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], nella sua qualità di protettore dei confini del Reno, inviò un corpo forte di 5.000 effettivi. Nell'agosto del [[1664]] il generale imperiale, [[Raimondo Montecuccoli]], ottenne una rimarchevole vittoria nella [[battaglia di San Gottardo (1664)|battaglia di San Gottardo]]. Con la [[pace di Eisenburg]] l'Imperatore firmò la fine del conflitto con il sultano ottomano [[Mehmet IV]], con una clausola di non belligeranza per i 20 anni a venire, garantendo ad ogni modo a quest'ultimo favorevoli condizioni, la qual cosa fu molto sgradita all'alta nobiltà ungherese ed a quella croata, che percepirono questo comportamento dell'imperatore come un tradimento ed iniziarono contro di lui un [[Congiura dei magnati|movimento cospiratorio]]. Leopoldo reagì con estrema durezza, mandando a morte il principale esponente della sollevazione il [[magnate]] [[Ferenc II Nádasdy]].
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