Daily Mail: differenze tra le versioni

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L'impostazione politica del ''Daily Mail'' fu dichiaratamente filo-imperialista, optando per una linea fortemente patriottica nella [[Guerre Boere|Seconda Guerra Boera]]<ref>{{Cita web |url=https://www.newstatesman.com/science-tech/social-media/2017/08/daily-mail-marks-indian-independence-enchanting-tale-imperialist |titolo=The Daily Mail marks Indian independence with an "enchanting tale" of imperialist servitude |lingua=en |accesso=22 settembre 2017}}</ref>. Inoltre si delineò immediatamente il fatto che il giornale volesse intrattenere il lettore, mediante pubblicazioni periodiche, storie umane di relativo interesse o concorsi a premi. Nel [[1906]] offrì infatti 1.000 sterline per il primo volo attraverso [[La Manica]] e 10.000 per il primo volo da [[Londra]] a [[Manchester]]<ref>{{Cita libro |nome=Charles Loch |cognome=Mowat |titolo=Britain Between the Wars, 1918-1940 |url=https://books.google.it/books?id=3dgOAAAAQAAJ&pg=PA239&redir_esc=y&hl=it |accesso=22 settembre 2017 |data=1955 |editore=Methuen |lingua=en |ISBN=978-0-416-29510-8}}</ref>. La rivista ''[[Punch (rivista)|Punch]]'' ritenne l'idea assurda e offrì 10.000 sterline per chi avesse volato su [[Marte (astronomia)|Marte]], ma nel [[1910]] entrambi i premi del ''Daily Mail'' vennero assegnati. Nel [[1908]] creò la [[Ideal Home Exhibition]], che si svolge annualmente ancora oggi<ref>{{Cita web |url=https://archiveshub.jisc.ac.uk/data/gb73-aad%2F1990%2F9 |titolo=Daily Mail Ideal Home Exhibition: records - Archives Hub |accesso=22 settembre 2017}}</ref>.
 
Il giornale venne accusato di essere guerrafondaio prima dello scoppio della [[Primaprima guerra mondiale]], quando segnalò che la [[Germania]] stava progettando di schiacciare l'[[impero britannico]]. Dopo l'inizio della guerra ([[1914]]) Northcliffe sostenne, dalle colonne del quotidiano, la [[leva militare]] obbligatoria, sollevando un acceso dibattito. Sul numero del 21 maggio [[1915]], Northcliffe attaccò duramente [[Horatio Herbert Kitchener|Lord Kitchener]], il [[Ministero della Guerra (Regno Unito)|ministro della Guerra]]. Ma Kitchener era considerato un eroe nazionale e il ''Daily Mail'' perse molti lettori, portando le copie giornaliere da 1.386.000 a 238.000. Mille cinquecento membri della [[Borsa di Londra]] bruciarono simbolicamente le copie invendute e boicottarono il quotidiano. Il [[Primo Ministro]] [[Herbert Henry Asquith]] accusò il quotidiano di slealtà alla patria<ref>{{Cita libro |nome=Anne de |cognome=Courcy |titolo=Margot at War: Love and Betrayal in Downing Street, 1912-1916 |url=https://books.google.it/books?id=tWefAwAAQBAJ&pg=PT343&lpg=PT343&dq=Daily+Mail+1,386,000+to+238,000&source=bl&ots=j1qLaDMhL9&sig=lNnOFD7L3pDp4xw6aRPAGZWO44Q&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiN4tKm17jWAhXHzxQKHQFSCZEQ6AEILDAB#v=onepage&q=Daily%20Mail%201,386,000%20to%20238,000&f=false |accesso=22 settembre 2017 |data=6 novembre 2014 |editore=Orion |lingua=en |ISBN=978-0-297-86984-9}}</ref>.
 
Quando Kitchener morì, il ''Daily Mail'' annunciò la sua scomparsa come una grande fortuna per l'impero britannico. Proseguì con una campagna contro Asquith, che si dimise il 5 dicembre [[1916]]<ref>{{Cita libro |nome=Jocelyn |cognome=Hunt |titolo=Britain, 1846-1919 |url=https://books.google.it/books?id=dr_JtG9-4DMC&redir_esc=y&hl=it |accesso=22 settembre 2017 |data=2003 |editore=Psychology Press |lingua=en |ISBN=978-0-415-25707-7}}</ref>. Il suo successore, [[David Lloyd George]], chiese a Northcliffe di far parte del suo gabinetto di stato, sperando di farselo amico ed evitando così molte critiche. Northcliffe rifiutò.
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*[[Paul Johnson (giornalista)|Paul Johnson]] (lasciò il giornale nel [[2001]] per passare al ''[[Daily Telegraph]]'' e a ''[[The Spectator (periodico)|The Spectator]]'')
*[[Lynda Lee Potter]] (scrisse per il ''Daily Mail'' dal [[1967]] fino alla sua morte, nel [[2004]])
*[[William Le Queux]] (scrittore di genere bellico nel periodo antecedente alla [[Primaprima guerra mondiale]])
*[[Valentine Williams]] (corrispondente generale e durante la [[Primaprima guerra mondiale]], capo del bollettino bellico; in seguito divenne scrittore di romanzi)
*[[Ian Wooldridge]]