Urbi et Orbi: differenze tra le versioni

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Il rito della benedizione papale ''Urbi et Orbi'' si sviluppò nel XIII secolo durante il pontificato di [[Papa Gregorio X|Gregorio X]].
 
Prima dell'occupazione di Roma da parte dell'esercito del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] (20 settembre 1870), questa benedizione veniva impartita dal papa in diverse circostanze in determinate basiliche di Roma, affacciandosi alla piazza antistante la basilica dalla loggia centrale della facciata: nella [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]] al [[Giovedì santo]], a [[Pasqua]], nella solennità dei [[santi Pietro e Paolo]] (29 giugno), nel giorno dell'elezione del papa e in quello della sua incoronazione; nell'[[Basilica di San Giovanni in Laterano|Arcibasilica di San Giovanni in Laterano]] all'[[Ascensione di Gesù|Ascensione]] (a volte rinviata a [[Pentecoste]]), e in occasione della intronizzazione del papa come vescovo di Roma; nella [[Basilica di Santa Maria Maggiore]] all'[[Assunzione di Maria|Assunzione]] (15 agosto). In occasione dell'anno santo, inoltre, il papa impartiva la benedizione ''Urbi et Orbi'' anche in altre occasioni a beneficio dei pellegrini.: Nellnell'anno giubilare del 1650, ad esempio, [[papa Innocenzo XI]] lo fece all'[[Epifania]] (6 gennaio), alla [[Pentecoste]] e a [[Tutti i Santi|Ognissanti]] (1º novembre) dal balcone del [[palazzo del Quirinale]], allora residenza papale. In seguito anche altri papi diedero queste benedizioni speciali dal Quirinale.<ref>Cfr. (<abbr>EN</abbr>) New Advent (a cura di), voce ''[https://www.newadvent.org/cathen/15221a.htm Urbi et Orbi]'', su ''[[The Catholic Encyclopedia]]''. <small>URL consultato il 18 febbraio 2021</small>.</ref>
 
Dopo la perdita del [[potere temporale]] (20 settembre 1870) la benedizione viene impartita soltanto dalla Basilica di San Pietro, e finole occasioni furono ulteriormente ridotte alla Pasqua e al Natale, oltre ovviamente al giorno dell’elezione del papa. Fino al 1921 i papi non si affacciarono su piazza San Pietro, ma davano la benedizione ''Urbi et Orbi'' dalla loggia interna della basilica o dal balcone di un cortile interno del Vaticano a significare che si consideravano "[[Prigioniero in Vaticano|prigionieri in Vaticano]]". [[Papa Pio XI|Pio XI]], eletto nel 1922, tornò a dare la benedizione dalla loggia esterna a significare l'intenzione di risolvere la [[questione romana]].
 
Fino al pontificato di [[Papa Pio XI|Pio XI]], il papa, preceduto dal [[Ministrante|crocifero]] e accompagnato da due cardinali diaconi, dal maestro delle cerimonie e dagli [[Accolito|accoliti]], si recava alla loggia delle benedizioni in [[sedia gestatoria]] col [[baldacchino]], indossando i [[Paramento liturgico|paramenti]] pontificali e il [[triregno]].<ref>Vedi Caeremoniale Romanum (a cura di), ''[https://www.youtube.com/watch?v=ICNhPPIK_7A Pope Pio XI - Benedictio Apostolica 'Urbi et Orbi']'', su ''[https://www.youtube.com/ Youtube]'', 9 settembre 2010. <small>URL consultato il 19 febbraio 2021</small>.</ref> I successori si recavano a piedi (da [[Paolo VI]] in poi senza il [[Tiara|triregno]]), talora con gli abiti pontificali talora con l'abito corale ([[Rocchetto (paramento liturgico)|rocchetto]], [[mozzetta]] e [[Stola (paramento liturgico)|stola]]). L'attuale [[papa Francesco]] ha semplificato ulteriormente il cerimoniale, limitandosi ad indossare la stola sopra la [[Abito talare|veste talare]] per il solo tempo della benedizione.
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Dopo la [[Patti Lateranensi|Conciliazione]] tra la [[Santa Sede]] e l'[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] (11 febbraio 1929) in piazza, oltre la folla, ad accogliere il papa ci sono le rappresentanze militari dello Stato della [[Città del Vaticano]] e dell'[[Italia]] e le bande dei due Stati: quella della [[Gendarmeria pontificia]] che esegue l'[[Il Canto degli Italiani|inno nazionale italiano]] e quella dei [[Banda musicale dell'Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] che esegue l'[[Gran Marcia Trionfale|inno pontificio]]. In generale, il papa, verso mezzogiorno, dopo aver celebrato la Messa nella Basilica Vaticana a Natale o sul sagrato della stessa a Pasqua, si reca alla loggia delle benedizioni, e, dopo aver ricevuto i saluti militari della [[Guardia svizzera pontificia]] e delle [[forze armate italiane]], pronuncia il messaggio ''Urbi et Orbi'', la preghiera dell'''[[Angelus]]'' a [[Natale]] o quella del ''[[Regina Caeli]]'' a [[Pasqua]] (se non è stata detta al termine della Messa), e infine, previo annuncio dell'indulgenza da parte del cardinale protodiacono, impartisce la benedizione apostolica ''Urbi et Orbi''. Questo cerimoniale viene attualmente seguito anche in occasione della benedizione impartita dal papa neoeletto, a parte l'orario e la Messa di inaugurazione del suo ministero di pastore supremo della Chiesa cattolica, che viene organizzata per un giorno festivo entro una decina di giorni. I papi che precedettero san [[Giovanni Paolo II]] non usavano tenere alcun discorso in occasione della loro prima benedizione ''Urbi et Orbi''.
 
Con l'avvento delle radiotrasmissioni e successivamente della televisione la benedizione ''Urbi et Orbi'', tramite l'[[Unione europea di radiodiffusione]] e altri collegamenti, ha raggiunto poco per volta un numero sempre crescente di paesi del mondo. A partire dalla Pasqua 1960 i messaggi si concludevano con i saluti nelle lingue dei paesi collegati. Si è passati dai saluti in 6 lingue<ref>Vedi Giovanni XXIII, ''[http://www.vatican.va/content/john-xxiii/it/messages/urbi_et_orbi/documents/hf_j-xxiii_mes_19600417_urbi.html Radiomessaggio Urbi et Orbi]'', 17 aprile 1960 su ''[http://www.vatican.va/content/john-xxiii/it.html La Santa Sede]''.</ref> alle 64 lingue del Natale 2012.<ref>Vedi Benedetto XVI, ''[https://www.youtube.com/watch?v=z6y-VNDPe_k Benedizione Urbi et Orbi di SS Benedetto XVI - Natale del Signore 2012]'', su ''[https://www.youtube.com/ YouTube]'', 18 maggio 2013. <small>URL consultato il 25 febbraio 2021</small>.</ref> Il papaPapa Francesco ha poi abolito questi saluti.
 
A Natale del 1995, a causa della malattia, papa [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] non si recò alla loggia delle benedizioni, ma si affacciò alla finestra del suo studio per un saluto, al termine del quale diede la benedizione ''Urbi et Orbi'' con la formula comune delle benedizioni episcopali.<ref>Vedi ''[https://www.youtube.com/watch?v=VR7CYaXt2kE Giovanni Paolo II - Urbi et Orbi 25 dicembre 1995]'', 29 dicembre 2015 su [https://www.youtube.com/ Y''ouTube'']''.'' URL consultato il 25 febbraio 2021.</ref>. Lo stesso accadde nella Pasqua del 2005: in quel caso, a causa delle precarie condizioni di salute del pontefice - che lo porteranno alla morte una settimana più tardi, il messaggio ''Urbi et Orbi'' venne letto in sua vece dal cardinale [[Angelo Sodano]], decano del Sacro Collegio. Dopo la lettura del messaggio, Papa Wojtyla benedisse la folla di mano sua, tentando di parlare ma senza riuscirci.
 
Nella circostanza della [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2021|pandemia di Covid-19]], nel 2020 il [[papa Francesco]] non impartì la benedizione ''Urbi et Orbi'' dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, ma, nel giorno di Pasqua, 12 aprile 2020, all'interno di essa dopo aver celebrato la Messa all'altare della Cattedra,<ref>Vedi ''[https://www.youtube.com/watch?v=R55nNSb7tcw Benedizione “Urbi et Orbi” del Santo Padre Francesco - Pasqua 2020]'', su ''[https://www.youtube.com/ Youtube]'', 12 aprile 2020. <small>URL consultato il 25 febbraio 2021</small>.</ref> e, nel giorno di Natale nell'Aula della Benedizione.<ref>Vedi Vatican News (a cura di), ''[https://www.youtube.com/watch?v=9rNZiCmni6U&t=1394s Messaggio Natalizio e Benedizione "Urbi et Orbi” 25 dicembre 2020 Papa Francesco]'', su ''[https://www.youtube.com/ YouTube]'', 25 dicembre 2020. <small>URL consultato il 25 febbraio 2021</small>.</ref> Qualche settimana prima, il 27 marzo, lo stesso papa Francesco, sul sagrato della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica Vaticana]], in una [[piazza San Pietro]] completamente deserta, ma collegato con i fedeli tramite i mezzi di telecomunicazione, ha presieduto una supplica per ottenere la fine della pandemia e ha impartito la benedizione eucaristica ''Urbi et Orbi''. Per l'occasione l'icona della ''[[Salus populi romani]]'' e il [[crocifisso]] della [[Chiesa di San Marcello al Corso]], invocati nel passato dai papi e dal popolo romano in occasione di epidemie, sono stati portati in piazza San Pietro e lì esposti.<ref name=":0" /><ref>Vedi Rai - Radiotelevisione Italiana Spa (a cura di), ''[https://www.raiplay.it/video/2020/03/Tg1---La-benedizione-speciale-del-Papa-Urbi-et-Orbi-Un-momento-storico-cc35b5f4-7798-4146-ae9a-07c746f0c7d0.html Playlist24 Tg1 - La benedizione speciale del Papa Urbi et Orbi. Un momento storico]'', 27 marzo 2020 su ''[https://www.raiplay.it/ RaiPlay].'' URL consultata il 25 febbraio 2021. Purtroppo c'è chi ha sfruttato questo evento per diffondere [[Fake news|face news]]: Redazione di Mantova UNO (a cura di), ''L[https://mantovauno.it/home-page/la-fake-news-della-benedizione-urbi-et-orbi-di-papa-francesco-e-solo-una-catena-sui-social/ a fake news della benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco: è solo una “catena” sui social]'', Mantovaunonetwork srl, 26 novembre 2020 su ''[https://mantovauno.it/ Mantova UNO].'' URL consultato il 26 febbraio 2021.</ref>.
 
==== Svolgimento del rito ====