Cusano Milanino: differenze tra le versioni
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==== La Cascina Guarnazzola ====
[[File:Cusano Milanino - Cascina Guarnazzola.png|thumb|La Cascina Guarnazzola nella seconda metà del XIX secolo]]
Nel [[1722]] la Cascina Guarnazzola era tra i pochi edifici presenti a Cusano<ref
Nel XIX secolo il complesso veniva chiamato "Cascina Aliprandi"<ref name="ReferenceA">{{Cita web |url=http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Aliprandi Aliprandi |titolo=Aliprandi |accesso=4 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200406225224/https://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Aliprandi |urlmorto=sì }}</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=3p1jAAAAcAAJ&pg=PA41&dq=cascina+aliprandi+fraz.+cusano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwio4N3mjvToAhXqlIsKHXMICg0Q6AEIKjAA#v=onepage&q=cusano%20casc.%20aliprandi&f=false Cascina Aliprandi]</ref>.
Un ramo della nobile famiglia [[Aliprandi]], che discende dal nobile Giulio Cesare Aliprandi, figlio di Gaspare, ammesso nel [[1584]], con prove di nobiltà, nel Collegio dei Nobili Giureconsulti di [[Milano]], fratello di Luigi Aliprandi ricevuto nel [[1587]], con prove di nobiltà, nell'[[Ordine di Santo Stefano Papa e Martire]], nella seconda metà del Settecento si trasferì a Cusano dove aveva possessi terrieri e una villa. Tra i suoi membri annovera il Cav. Vincenzo Aliprandi, sindaco di Cusano sul Seveso dal 1888 al 1904<ref name="ReferenceA"/><ref>''Libro d'oro della nobiltà italiana'', Roma, Collegio Araldico, 2010-2014, edizione XXIV, vol. XXIX, p. 41-42 e Andrea Borella, ''Annuario della Nobiltà Italiana'', edizione XXXI, Teglio (SO), 2010, S.A.G.I. Casa Editrice, vol. 3, p. 268.</ref>. La suddetta famiglia era proprietaria della "Bernasciora de chi", cascina unica, poi divisa. Il nome deriva dalla deformazione dialettale di Guarnazzola che è tuttora la via laterale alla cascina<ref name="ReferenceB">Cuppone, ''Le corti di Cusano Milanino'', 1995.</ref>.
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