Città ('ndrangheta): differenze tra le versioni

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{{quoteCitazione|[ndr la 'ndrangheta] può essere paragonata ad un treno con tanti vagoni, e ogni vagone ha il suo capotreno che è il capolocale. Poi c’è il capotreno. E questo è un treno locale bello lungo. Poi c’è il treno ad alta velocità, dove non possono salire tutti, ci vanno solo i capi. Al di sopra di questo treno c’è chi viaggia in aereo, che dirige gli scambi, dirotta i convogli e neanche si vede. Sono state combattute guerre, sono state uccise tante persone e chi lo ha fatto non sa neanche il vero perché. Mi riferisco, ad esempio, all’omicidio del giudice Occorsio, con Papalia che ha fatto l’ergastolo da innocente”. Poi ha avvisato: “Vi dico che c'è gente che non può collaborare perché ha preso ordini dai servizi segreti. E quelli ti trovano ovunque |Il pentito Antonino Fiume, ex braccio destro di Giuseppe De Stefano durante il processo 'ndrangheta stragista nel 2019<ref>{{cita news| url = https://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-ndrangheta-stragista/74800-stragi-servizi-delitti-e-il-potere-assoluto-del-consorzio-e-un-fiume-in-piena.html |titolo = Stragi, servizi, delitti e il ''potere assoluto'' del Consorzio: è un Fiume in piena |pubblicazione = antimafiaduemila.com|data = 8 giugno 2019| accesso = 24 febbraio 2021}}</ref>}}
Il '''Mandamento Centro''' o '''Città''' è una sovrastruttura territoriale della [['ndrangheta]] che si pone come organo di raccordo tra il sovrastante [[Crimine ('ndrangheta)|Crimine]] e le sottostanti [[Locale ('ndrangheta)|locali]] che instistono nella città [[Reggio Calabria]]<ref name="ntacalabria">{{cita news|url=http://www.ntacalabria.it/mafia_cronologia/potenzialmente_eversiva.htm|titolo=Dossier 'Ndrangheta Potenzialmente eversiva...Intervista a Vincenzo Macrì di Marco Nebiolo, |pubblicazione=ntacalabria.it|accesso=1º dicembre 2008}}</ref><ref name="bossintercettati">{{cita news|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/18/news/boss_intercettati-4145994/|titolo='Ndrangheta, i boss intercettati. Le voci dalla stanza dei bottoni|pubblicazione=Repubblica.it|accesso=26 maggio 2010}}</ref><ref name="DIA II sem 2010">II relazione Semestrale della DIA 2010, p144.</ref>.
[[File:'ndrangheta a Reggio Calabria e dintorni (2017).jpg|thumb|'ndrangheta a Reggio Calabria e dintorni (2017): in blu le locali accertate, in arancione la presenza di 'ndrine]]
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{{Vedi anche|Caso Moro}}
Da una telefonata intercettata nel [[1978]] tra il segretario di [[Aldo Moro]] [[Sereno Freato]] e [[Benito Cazora]], deputato della [[Democrazia Cristiana]], secondo alcune ricostruzioni incaricato di tenere i rapporti con la [['Ndrangheta|malavita calabrese]], avvenuta otto giorni prima della morte di Moro, nella quale Freato cerca di avere notizie sulla prigione di Moro. Dall'intercettazione risulterebbe che la 'ndrangheta aveva a disposizione alcune foto di via Fani (forse quelle relative al rullino sparito o delle loro copie) e che in una di queste vi fosse "''un personaggio noto a loro''"<ref name=fisicamente>[{{cita testo|url=http://www.fisicamente.net/index-593.htm |titolo=Il caso Moro] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20081011003329/http://www.fisicamente.net/index-593.htm |data=11 ottobre 2008 }}, di Gianluca Neri, dal sito fisicamente.net</ref>. Secondo quanto riferito nel [[1991]] da Cazora sarebbero stati alcuni esponenti della [['ndrangheta]], in stato di soggiorno obbligato, ad offrire ad alcuni esponenti della [[Democrazia Cristiana|DC]] la propria collaborazione per individuare il luogo della prigionia di Moro, in cambio della possibilità di riottenere la libertà di movimento, ma questa collaborazione non venne comunque realizzata<ref name=almanaccodeimisteri_1991>[{{cita testo|url=http://www.almanaccodeimisteri.info/moro1991.htm |titolo=Caso MORO: i fatti del 1991] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20080311184721/http://www.almanaccodeimisteri.info/moro1991.htm |data=11 marzo 2008 }}, su almanaccodeimisteri.info</ref>.
Il 13 luglio [[2016]] il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul [[caso Moro]], [[Giuseppe Fioroni]] rivela che: "Grazie alla collaborazione del [[Reparto investigazioni scientifiche|Ris]] dell'[[Arma dei Carabinieri]], possiamo affermare con ragionevole certezza che il 16 marzo del [[1978]] in via Fani c'era anche l'esponente della 'ndrangheta [[Antonio Nirta (1946)|Antonio Nirta]]<ref name="Moro">{{cita news|url = |titolo = Caso Aldo Moro, un boss della 'ndrangheta presente sul luogo del sequestro: la svolta in una fotografia |pubblicazione = quotidianodelsud.it |data=13 luglio 2016|accesso=19 luglio 2016}}</ref>. Antonio Nirta, soprannominato ''Due nasi'' è il nipote dell'[[Antonio Nirta|omonimo boss]], già nominato dall'pentito [[Saverio Morabito]] in relazione con uno dei sequestratori ed il generale [[Francesco Delfino]]<ref name="Moro"/>.
 
==== Gli anni '80 - La seconda guerra di 'ndrangheta ====
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Con l'operazione ''Epilogo'' si pone un contrasto ai Serraino di Cardeto e dei quartieri San Sparato, Cataforio e Mosorrofa di Reggio Calabria<ref name="DIA II sem 2010 - Città"/>.
Con l'operazione ''Piccolo Carro'' invece si conferma di un dissidio al vertice dei Ficarra-Latella, già confermato dall'operazione ''Reale''<ref name="DIA II sem 2010 - Città"/>.
Si conclude l'operazione Alta Tensione contro le famiglie [['Ndrina Zindato|Borghetto-Caridi-Zindato]]<ref>{{cita news|url = http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/723546/Processo--Alta-tensione--.html|titolo = Processo "Alta tensione", per 33 imputati di Reggio il pubblico ministero ha chiesto 395 anni di carcere|pubblicazione = ilquotidianoweb.it|data = 12 marzo 2014|accesso = 23 maggio 2015|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140314124037/http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/723546/Processo--Alta-tensione--.html|dataarchivio = 14 marzo 2014}}</ref><ref name="DIA I sem 2014 - Città">I relazione Semestrale della DIA 2014, p74-75.</ref>.
 
Il 20 settembre [[2010]] viene ucciso in via Umberto, nel quartiere Gallico Domenico Chiriaco, uscito da un anno dal carcere a cui era stato condannato nel processo Olimpia per associazione mafiosa e affiliato ai [['Ndrina Condello|Condello]]-Chiriaco nonché suocero di Domenico Marcianò che sarebbe stato il reggente della cosca nel quartiere<ref>{{cita news|url = http://www.strill.it/citta/2010/09/reggio-crivellato-di-colpi-domenico-chirico-il-cognato-di-paolo-ianno/|titolo = Reggio: crivellato di colpi Domenico Chirico, il cognato di Paolo Iannò|pubblicazione = strill.it|data = 20 settembre 2010|accesso = 19 giugno 2019}}</ref>.
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Il 28 giugno [[2018]] viene scoperto un sodalizio a [[Bagnara Calabra|Bagnara]] retto da Rocco Perrello e da Fortunato Praticò che volevano costituire una 'ndrina autoctona al comune e gestire il locale di 'ndrangheta di Bagnara, di solito appannaggio degli [['Ndrina Alvaro|Alvaro]] di Sinopoli. La principale attività del sodalizio era traffico di droga nel quartiere "Marinella"<ref name="ilfattoquotidiano.it"/>.
 
Il 31 luglio [[2018]] si conclude l'operazione '''Theorema-Roccaforte''' contro presunti esponent dei [['Ndrina Libri|Libri]] di cui oggi a capo ci sarebbe Filippo Chirico, marito della figlia di Pasquale Libri. L'operazione vede gli arrestati accusati di estorsione e registra un controllo pervasivo sul quartiere Gallina di Reggio Calabria tale da imporre anche chi deve occupare abusivamente alloggi INPS<ref>{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/31/ndrangheta-blitz-contro-la-cosca-libri-14-arresti-il-boss-alla-compagna-cho-uno-parlamento/4528028/ |titolo = ‘‘Ndrangheta, blitz contro la cosca Libri: 14 arresti. Il boss alla compagna: “C’ho uno in Parlamento” |pubblicazione = ilfattoquotidiano.it |data = 31 luglio 2018|accesso = 1º agosto 2018}}</ref>.
 
==== 2021 ====