Palazzo Modena: differenze tra le versioni

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Il palazzo Modena trae le proprie origini nel XVI secolo quando venne fatto costruire dal cavaliere Hans von Pellendorf. Questi nel [[1515]] fece sposare la propria figlia Barbara al conte [[Sigismund von Dietrichstein]] ed il palazzo passò in possesso a quest'ultima famiglia. Sotto il governo del principe Ferdinand Joseph von Dietrichstein la costruzione, che all'epoca si presentava ancora in pieno stile rinascimentale, venne ampliata tra il [[1658]] ed il [[1678]] e rimodernata in stile barocco. L'architetto incaricato del progetto, l'italiano [[Domenico Carlone]], collaborò attivamente con i pittori [[Carlo Antonio Bussi]] e [[Carpoforo Tencalla]] per disegnare anche gli interni della struttura che nel giro di 20 anni venne completamente terminata.
 
Il successore di Ferdinand Joseph von Dietrichstein, il principe Franz Joseph, si disinteressò quasi completamente al palazzo e come tale esso venne acquistato da [[Maria Beatrice d'Este (1750-1829)|Maria Beatrice d'Este]], ultima figlia deldell'ultimo duca Este di Modena e vedova dell'arciduca austriaco [[Ferdinando Carlo Antonio d'Asburgo-Lorena|Ferdinando]] , la quale era stata espulsa da [[Milano]] dopo l'occupazione napoleonica. Ella, con la propria famiglia, si ritirò al palazzo nel [[1811]]. Il palazzo subì in quest'epoca nuovi ammodernamenti di stile neoclassico a partire dal [[1814]], contando sull'appoggio del potente genero dal(e, momentoprima, chenipote nelacquisito), [[1807]] sua figlial'Imperatore [[MariaFrancesco LudovicaII d'Asburgo-EsteLorena]], che, nel [[1807]], aveva sposato l'Imperatoresua figlia [[FrancescoMaria IILudovica d'Asburgo-LorenaEste]].
 
Per questa nuova epoca venne chiamato a Vienna anche il famoso architetto [[Giacomo Quarenghi]] (già attivo presso la corte di [[Russia]]). Nel [[1819]] il palazzo passò a [[Francesco IV d'Austria-Este]], duca di Modena, che completò la struttura usandola come propria residenza a [[Vienna]], accogliendovi in soggiorno nel [[1842]] anche il principe svedese [[Gustavo di Vasa]], in esilio con la moglie [[Luisa Amelia di Baden]].