Il riconoscimento di uno stato è la decisione di uno stato sovrano di trattare un'altra entità come suo pari.<ref>[https://www.answers.com/topic/recognition "Recognition"], ''Encyclopedia of American Foreign Policy''.</ref> Il riconoscimento può essere espresso o implicito e di solito è retroattivo nei suoi effetti, ma non significa necessariamente la volontà di stabilire o mantenere relazioni diplomatiche.
Non esiste una definizione che sia vincolante per tutti i membri della comunità delle nazioni sui criteri di stato. Nella pratica attuale, i criteri sono principalmente politici, non legali.<ref>See B. Broms, "IV Recognition of States", pp 47-48 in ''International law: achievements and prospects'', UNESCO Series, Mohammed Bedjaoui(ed), Martinus Nijhoff Publishers, 1991, {{ISBN|92-3-102716-6}} [https://books.google.com/books?id=jrTsNTzcY7EC&lpg=PA47&client&pg=PA47#v=onepage&q&f=false]</ref> L.C. Green ha citato il riconoscimento degli stati non ancora nati di [[Polonia]] e [[Cecoslovacchia]] nella [[Primaprima guerra mondiale]] e ha spiegato che:
{{citazione|Dal momento che il riconoscimento dello stato è una questione discrezionale, è aperto a qualsiasi Stato esistente di accettare come stato qualsiasi entità lo desideri, indipendentemente dall'esistenza del territorio o di un governo.|L. C. Green<ref>Vedi l'Annuario israeliano sui diritti umani, 1989, Yoram Dinstein, Mala Tabory eds., Martinus Nijhoff Publishers, 1990, {{ISBN|0-7923-0450-0}}, page 135-136 [https://books.google.com/books?id=5okNqth8I9wC&lpg=PA136&ots=ARGGNDm7G-&dq=t&pg=PA136#v=onepage&q&f=false]</ref>|Since recognition of statehood is a matter of discretion, it is open to any existing State to accept as a state any entity it wishes, regardless of the existence of territory or of an established government.|lingua=en}}
===Stati ''de facto'' e ''de iure''===
La maggior parte degli stati sovrani lo sono ''[[de iure]]'' e ''[[de facto]]'' (cioè, esistono sia legalmente che nella realtà). Tuttavia, uno stato può essere riconosciuto solo come uno stato "de iure", in quanto è riconosciuto come il governo legittimo di un territorio sul quale non ha un controllo effettivo. Ad esempio, durante la [[Secondaseconda guerra mondiale]], i [[Governo in esilio|governi in esilio]] di un certo numero di stati europei continentali continuarono a godere di relazioni diplomatiche con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]], nonostante i loro paesi fossero sotto l'[[Occupazione militare|occupazione]] nazista. L'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina]] e l'[[Autorità Nazionale Palestinese]] affermano che lo [[Stato di Palestina]] è uno stato sovrano, una rivendicazione che è stata riconosciuta dalla maggior parte degli stati, sebbene il territorio che sostiene sia sotto il proprio controllo "de facto" è controllato da [[Israele]].<ref name="saeb"/>{{#tag:ref|Israele consente all'[[Autorità Nazionale Palestinese]] di eseguire alcune funzioni nei [[territori palestinesi]], secondo l'[[Accordo ad interim sulla Cisgiordania e la Striscia di Gaza]], pur mantenendo [[Piano di disimpegno unilaterale israeliano|alcune interferenze]] (il controllo dei confini: [[Spazio aereo|aerei]],<ref name="GazaSeaAir">B'Tselem - The Israeli Information Center for Human Rights in the Occupied Territories: [http://www.btselem.org/english/Gaza_Strip/Control_on_Air_space_and_territorial_waters.asp Israel's control of the airspace and the territorial waters of the Gaza Strip], Retrieved 24 March 2012.</ref> marittimi [[Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare#Le indicazioni dell'UNCLOS|fuori dalle acque interne]],<ref name="GazaSeaAir"/><ref>{{Cita web|url=http://dissidentvoice.org/wp-content/uploads/2009/12/Gaza-map-08s-fishing-limits-20090119.jpg|titolo=Map of Gaza fishing limits, "security zones"}}</ref> e in terra<ref>[http://www.mfa.gov.il/MFA/Peace+Process/Guide+to+the+Peace+Process/Israels+Disengagement+Plan-+Renewing+the+Peace+Process+Apr+2005.htm Israel's Disengagement Plan: Renewing the Peace Process] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070302014936/http://www.mfa.gov.il/MFA/Peace%20Process/Guide%20to%20the%20Peace%20Process/Israels%20Disengagement%20Plan-%20Renewing%20the%20Peace%20Process%20Apr%202005.htm |data=2 marzo 2007 }}: "Israele proteggerà il perimetro della [[Striscia di Gaza]], continuerà a controllare lo spazio aereo di [[Gaza]] e continuerà a pattugliare il mare al largo della costa di Gaza ... continuerà a mantenere la sua presenza militare essenziale per prevenire il contrabbando di armi lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l'[[Egitto]] ([[Philadelphi Route]]), fino a quando la situazione della sicurezza e la cooperazione con l'Egitto non permetteranno un accordo di sicurezza alternativo."</ref>) nella [[Striscia di Gaza]] e soprattutto nell'"[[Cisgiordania#Suddivisione amministrativa|Area C]]".<ref name="jcpa.org_A">{{Cita web|cognome= Gold |nome= Dore |autore2=Institute for Contemporary Affairs |titolo= Legal Acrobatics: The Palestinian Claim that Gaza is Still "Occupied" Even After Israel Withdraws |opera= Jerusalem Issue Brief, Vol. 5, No. 3 |editore= Jerusalem Center for Public Affairs
|data= 26 agosto 2005 |url= http://www.jcpa.org/brief/brief005-3.htm |accesso= 16 luglio 2010}}</ref><ref name="jcpa.org">{{Cita web|cognome= Bell |nome= Abraham |titolo= International Law and Gaza: The Assault on Israel's Right to Self-Defense
|opera= Jerusalem Issue Brief, Vol. 7, No. 29 |editore= Jerusalem Center for Public Affairs |data= 28 gennaio 2008
|