Locomotiva FS 746: differenze tra le versioni
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A causa della loro mole, specie nei primi tempi, dissestavano, a volte, i malandati binari, per cui i milanesi le affibbiarono il soprannome di [[Krassin (rompighiaccio)|Krassin]] dal nome del rompighiaccio russo che aveva raggiunto la sfortunata spedizione polare di [[Umberto Nobile]].
Il motore a doppia espansione, tra l'altro diverso da quello fino ad allora adottato sulle locomotive [[Locomotiva compound|compound]] FS (motore Plancher), fu anche fonte di problemi. In pratica, studi approfonditi sul suo rendimento, mostrarono che per velocità superiori ai 70 km/h i cilindri di bassa pressione contribuivano in maniera trascurabile al lavoro motore. Alcuni esperimenti di trasformazione del motore da compound a cilindri gemelli mostrarono la validità della strada intrapresa. Tuttavia tali esperienze giunsero troppo tardi, in un momento in cui le elettrificazioni a 3000 V [[corrente continua]] stavano procedendo di gran carriera. Conseguentemente fu deciso di non andare oltre.
Il 25 febbraio del [[1956]] la 746.038 del [[deposito locomotive]] di [[Pescara]], dopo avere urtato una frana abbattutasi sulla linea nella notte, sviava dal binario finendo in mare presso [[punta Ferruccio]]. Il recupero della locomotiva, flagellata dalle onde dell'[[Adriatico]], iniziò il 6 marzo e si protrasse fino al 5 aprile successivo. Nella prima fase il tender, che aveva perso entrambi i carrelli, venne sollevato e trainato tramite due carrellini, su un binario provvisorio in pendenza del 180 per mille fino al binario di corsa. Il peggioramento delle condizioni del mare rese però irraggiungibile la locomotiva e fu necessario ricorrere alla costruzione di una diga semicircolare intorno ad essa. Il recupero avvenne infine per mezzo di due [[Locomotiva FS 735|locomotive 735]] che, non senza notevoli fatiche e difficoltà, trainarono con un cavo d'acciaio la 746 su un nuovo tratto di binario provvisorio, in pendenza del 100 per mille, appositamente costruito fino alla battigia.<ref>{{Cita|
==Unità Conservate==
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==Bibliografia==
===Fonti a stampa===
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===Storiografia e complementi===
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*{{Bibliografia|Kalla-Bishop1986|Peter Michael Kalla-Bishop, ''Italian State Railways steam locomotives'', Abingdon, R. Tourret, 1986, ISBN 0-905878-03-5}}, pp. 75–76▼
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*{{Bibliografia|MascherpaTurchi1994A|Erminio Mascherpa, Gian Guido Turchi, ''746 la grande'', in ''[[I Treni]]'', 15 (1994), n. 155, pp. 16–27}}▼
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▲*{{Bibliografia|Cornolò1998|Giovanni Cornolò, ''Locomotive a vapore FS'', 2. ed., Parma, Ermanno Albertelli, 1998, ISBN 88-85909-91-4}}, pp. 408–417
* {{cita pubblicazione|autore=Gian Guido Turchi|titolo=746.038: un difficile recupero|rivista=[[Italmodel Ferrovie]]|volume=29|numero=229|anno=1979|pp=44-46|cid=Turchi}}
==Voci correlate==
* [[Arturo Caprotti]]
* [[Rotabili italiani]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |
* {{cita web|url=https://books.google.it/books?id=BqgR1vw2H44C&lpg=PA27&dq=i%20treni&hl=it&pg=PA107#v=onepage&q&f=false|titolo=Scheda sulla Gr.746}}
* {{cita web|http://www.ilmondodeitreni.it/Gr746.html|Immagine della 746 da ilmondodeitreni}}
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