Trinitrotoluene: differenze tra le versioni
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Il '''trinitrotoluene''' (noto anche come '''tritolo''' e spesso abbreviato in '''TNT''') è un [[nitroderivati|nitroderivato]] [[composti aromatici|aromatico]] ottenuto per [[nitrazione]] del [[toluene]].
Come la maggior parte dei nitro-composti, è fortemente esplosivo e viene impiegato nella preparazione di miscele esplosive come ad esempio l'[[amatolo]], in miscela con il [[nitrato d'ammonio]].
== Storia ==▼
Il TNT fu preparato la prima volta nel [[1863]] dal [[chimico]] [[Germania|tedesco]] [[Julius Wilbrand]]<ref>{{cita pubblicazione | titolo = Notiz über Trinitrotoluol | pp = 178–179 | autore = J. Wilbrand | rivista = Annalen der Chemie und Pharmacie | doi = 10.1002/jlac.18631280206 | volume = 128 | numero = 2 | anno = 1863}}</ref> ma i suoi effetti passarono inosservati per alcuni anni, principalmente perché più difficile da far detonare e meno potente di altri esplosivi. Tra i suoi decisivi vantaggi vi era però la sua stabilità, che permetteva addirittura di fonderlo tramite acqua calda o vapore per riempirne proiettili o modellarlo. È talmente stabile da essere stato depennato nel [[1910]] dalla lista delle sostanze esplosive elencate nel ''British 1875 Explosives Act''.▼
Le forze armate tedesche lo adottarono come riempitivo dei loro proiettili d'[[artiglieria]] nel [[1902]] e lo stesso fecero i [[Regno Unito|britannici]] a partire dal [[1907]] adottandolo come sostituto della [[liddite]]. Il vantaggio dei proiettili al TNT era che questi esplodevano dopo aver sfondato la corazza delle navi avversarie anziché al primo contatto con esse, come facevano quelli alla liddite.▼
Con la crescente domanda trainata dalla guerra, il TNT venne spesso addizionato in proporzioni variabili tra il 40% e l'80% con il [[nitrato d'ammonio]] a dare un esplosivo chiamato [[amatolo]] (o amatol). Potente quasi quanto il TNT, aveva però lo svantaggio di essere [[igroscopico]].▼
== Caratteristiche ==
A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino color giallo pallido, insolubile in acqua, abbastanza solubile nei più comuni solventi organici ([[etere etilico]], [[acetone]] e [[benzene]]). In forma pura è molto stabile; contrariamente alla [[nitroglicerina]] è pressoché insensibile agli urti ed alle sollecitazioni. Se esposto ad una fiamma libera non esplode, ma brucia con una fiamma gialla e fumosa. Per farlo esplodere è necessario innescarlo con un [[detonatore]]. Il TNT è poco [[igroscopico]] e non reagisce con i metalli; può quindi essere conservato per molti anni.
L'energia liberata dall'esplosione del TNT è diventata, per tradizione, il termine di paragone della potenza esplosiva degli ordigni nucleari, l'unità di misura è il [[chilotone]] (1000 tonnellate di TNT) tipicamente applicata alle bombe a fissione, o il [[megatone]] (1000 chilotoni) per le bombe a fusione. La sua [[entalpia]] di combustione è pari a circa {{M|4,184|e=6}} [[joule|J]]/[[chilogrammo|kg]], il chilotone rappresenta quindi 4,184 terajoule.
Ha una velocità di detonazione di circa 7800 m/s.
== Potenziali pericoli per la salute umana ==
Il TNT è molto tossico. Può essere assorbito nell'organismo attraverso la [[pelle]], su cui causa irritazione e macchie gialle. Durante la [[prima guerra mondiale]] le operaie delle fabbriche inglesi di munizioni esposte al TNT videro la loro pelle colorarsi progressivamente di giallo intenso e ciò valse loro il soprannome di ''canary girls'' (canarine). Un'indagine governativa del [[1946]] sulle lavoratrici del Woolwich Arsenal di [[Londra]] dimostrò che il 37% di loro accusava disturbi che andavano dalla perdita di appetito alla [[nausea]], il 25% soffriva di [[dermatite]] ed il 34% disfunzioni del [[ciclo mestruale]]. Circa 100 di esse morirono prima che venissero adottate precauzioni quali l'uso di respiratori e unguenti protettivi.
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Il TNT danneggia la fertilità maschile ed è un sospetto cancerogeno<ref>Nicolò Carnimeo, ''Come è profondo il mare'',''Dal nostro inviato nella più grande discarica del pianeta, la plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo'', pag 141, [[Chiarelettere]], Milano, 2014 - ISBN 978-88-6190-178-0
</ref>.
▲== Storia ==
▲Il TNT fu preparato la prima volta nel [[1863]] dal [[chimico]] [[Germania|tedesco]] [[Julius Wilbrand]]<ref>{{cita pubblicazione | titolo = Notiz über Trinitrotoluol | pp = 178–179 | autore = J. Wilbrand | rivista = Annalen der Chemie und Pharmacie | doi = 10.1002/jlac.18631280206 | volume = 128 | numero = 2 | anno = 1863}}</ref> ma i suoi effetti passarono inosservati per alcuni anni, principalmente perché più difficile da far detonare e meno potente di altri esplosivi. Tra i suoi decisivi vantaggi vi era però la sua stabilità, che permetteva addirittura di fonderlo tramite acqua calda o vapore per riempirne proiettili o modellarlo. È talmente stabile da essere stato depennato nel [[1910]] dalla lista delle sostanze esplosive elencate nel ''British 1875 Explosives Act''.
▲Le forze armate tedesche lo adottarono come riempitivo dei loro proiettili d'[[artiglieria]] nel [[1902]] e lo stesso fecero i [[Regno Unito|britannici]] a partire dal [[1907]] adottandolo come sostituto della [[liddite]]. Il vantaggio dei proiettili al TNT era che questi esplodevano dopo aver sfondato la corazza delle navi avversarie anziché al primo contatto con esse, come facevano quelli alla liddite.
▲Con la crescente domanda trainata dalla guerra, il TNT venne spesso addizionato in proporzioni variabili tra il 40% e l'80% con il [[nitrato d'ammonio]] a dare un esplosivo chiamato [[amatolo]] (o amatol). Potente quasi quanto il TNT, aveva però lo svantaggio di essere [[igroscopico]].
== Nella cultura di massa ==
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