C. S. Lewis: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Le vicende biografiche di Lewis meritano una certa attenzione, in quanto si trovano frequentemente tematizzate nelle sue opere: si pensi alla morte della madre, avvenuta quando Lewis aveva dieci anni, o
=== 1898-1915 Infanzia e adolescenza ===
Clive Staples Lewis nasce nel [[1898]] a [[Belfast]], [[Irlanda]], secondo dei due figli di Albert James Lewis e Flora Augusta Hamilton. Il fratello Warren Hamilton Lewis era più grande di tre anni. Il padre di Lewis era un [[avvocato]] di origini gallesi trasferito in [[Irlanda del Nord]] per ragioni di lavoro, mentre la madre era figlia di un parroco della [[Chiesa d'Irlanda]] anglicana e aveva compiuto studi di matematica e logica.
All'età di sei anni Lewis trasloca con la sua famiglia a [[Strandtown]], ed è lì che nel [[1908]] muore la madre. La morte della madre ha un impatto emotivo molto forte su Clive, che ha solo 10 anni, ed è considerato un evento di grande importanza per comprendere l'evoluzione della sua filosofia. L'anno della morte della madre, Lewis viene iscritto alla Wynyard School di [[Watford]] ([[Hertfordshire]]), in [[Inghilterra]]. Deve quindi abitare nel convitto della scuola assieme al fratello. Ma la scuola chiude poco tempo dopo, anche perché il preside viene internato in [[manicomio]]. Quindi Lewis frequenta per pochi mesi il Campbell College, non lontano dalla sua casa di [[Belfast]], ma deve abbandonare la scuola per problemi respiratori. Successivamente viene
All'età di quindici anni Lewis prende un'importante decisione: quella di abbandonare la [[cristianesimo|fede cristiana]]. I motivi si possono leggere nella sua autobiografia ''Sorpreso dalla gioia''.
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Nel [[1916]], a diciotto anni, Lewis vince una [[borsa di studio]] per lo [[University College (Oxford)|University College]] di [[Oxford]]. Viene tuttavia subito richiamato alle armi nel [[1917]] per servire come ufficiale nel terzo battaglione del Somerset [[Fanteria leggera|Light Infantry]]. Viene schierato in prima linea il giorno del suo diciannovesimo compleanno, nella valle della [[Somme (fiume)|Somme]], in [[Francia]].
Durante il periodo di addestramento militare divide la stanza con un altro cadetto, "Paddy" Moore, che muore poco dopo nel corso dei combattimenti del 1918. Prima di morire Paddy presenta a Lewis sua madre, Janie King Moore. Ne nasce un'amicizia con la donna che a quel tempo aveva 44 anni. Lewis racconterà di aver promesso all'amico che, se fosse morto in combattimento, si sarebbe preso cura della madre al posto suo.
Anche Lewis rimane ferito nella [[battaglia di Arras (1917)|battaglia di Arras]] e comincia a soffrire di depressione. Durante la convalescenza viene trasferito in [[Inghilterra]], dove viene poi congedato nel dicembre del 1918. Può così tornare ai suoi studi all'[[Università di Oxford]].
È durante la convalescenza per le ferite che l'amicizia con Janie Moore, la madre quarantenne dell'amico Paddy morto in battaglia, diviene particolarmente importante. Ci sono disaccordi tra i biografi di Lewis sulla natura della relazione tra Lewis e Janie Moore. Lewis è sempre stato reticente su questo punto e nella sua autobiografia scrive solo una frase piuttosto oscura:{{Citazione|Tutto quel che posso o debbo dire è che la mia precedente ostilità alle emozioni è stata vendicata in modo assolutamente completo e variegato.||All I can or need to say is that my earlier hostility to the emotions was very fully and variously avenged.|lingua=[[Lingua inglese|Inglese]]}}
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=== 1921-1931 L'inizio della carriera accademica e l'incontro con Tolkien ===
Nel 1920 Lewis riceve il First in Honour Moderations (Letteratura greca e latina), nel 1922 il First in Greats (Filosofia e storia antica) e nel 1923 il First in English. Comincia così una carriera accademica che lo porterà ad ottenere prima l'incarico di tutor temporaneo di filosofia presso l'[[University College (Oxford)|University College]] e poi, nel 1925, quello di Fellow and Tutor di Lingua e Letteratura Inglese presso il [[Magdalen College]] di Oxford, dove rimase fino al 1954, quando divenne docente a Cambridge. Ad Oxford negli anni venti incontra [[J. R. R. Tolkien]] e, dopo la primitiva antipatia, i due diventano amici, passando molto tempo assieme a discorrere dei loro argomenti preferiti: Asgard e i miti nordici.
Discutono molto anche di religione e Tolkien, [[cattolico]], contribuisce, assieme ad [[Hugo Dyson]], al radicale cambiamento di Lewis, che tra il [[1929]] e il [[1931]] decide di convertirsi al cristianesimo aderendo alla chiesa anglicana. Tolkien sperava di convincerlo a farsi cattolico, ma il retroterra culturale nord-irlandese di Lewis lo porta ad aderire a quella che definirà "una via media tra cattolicesimo e protestantesimo" cioè la chiesa [[Anglicanesimo|anglicana]]. Lewis dapprima abbandona l'[[ateismo]] degli anni giovanili per professarsi genericamente [[teismo|teista]], poi decide di accettare la fede [[cristianesimo|cristiana]] nella sua interezza. Un'analisi molto interessante delle varie fasi della sua conversione viene fatta dallo stesso Lewis nella sua autobiografia degli anni giovanili ''Sorpreso dalla gioia'' e nel romanzo allegorico ''Le due vie del pellegrino'' pubblicato nel [[1933]], due anni dopo la sua conversione.
Nelle modalità della conversione di Lewis vanno anche cercate importanti chiavi di lettura della sua opera. Come riferisce H. Carpenter nel libro ''Gli Inklings'', nella notte del 19 settembre 1931 è Tolkien a fornire all'amico una suggestione fondamentale per poter accettare pienamente il Cristianesimo, ricorrendo proprio all'amore di Lewis per la mitologia e alle teorie di [[Barfield]], loro mentore spirituale che introdusse entrambi all'[[antroposofia]] di [[Rudolf Steiner]].<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.panorama.it/cultura/owen-barfield-fantasy-tolkien-lewis|titolo=Owen Barfield, quel mondo fantasy di Tolkien e Lewis inventato tra birre al pub|autore=Riccardo Paradisi|rivista=Panorama|data=1 dicembre 2012}}</ref><ref name=gorlier/>
{{Citazione|Tolkien chiese a Lewis se, godendo di tanti miti che parlavano di morte e resurrezione di antichi Dei, si fosse mai posto la domanda del loro "significato". Naturalmente no, si limitava ad appassionarsi a quelle storie e ne ricavava intuitivamente qualcosa che i più astrusi ragionamenti teologici non avrebbero mai potuto dargli. Perché, allora, non poteva considerare la storia del [[Cristo]] come un racconto che si fa vero? Così come parlare è un'invenzione riguardante oggetti e idee, sosteneva Tolkien, il mito è un'invenzione a proposito della verità.}}
=== 1932-1950 Il successo come scrittore ===
Lewis pubblica nel periodo tra il 1930 e il 1950 la maggior parte delle sue opere, sia quelle prettamente accademiche che i romanzi. Importante in questi anni è la sua amicizia con [[Charles Williams]], che assieme a Tolkien e Barfield è membro del circolo letterario degli [[Inklings]]. In quegli anni Lewis dichiara apertamente che Williams è l'autore che lo ha influenzato di più. Tolkien invece è molto diffidente nei confronti degli interessi [[esoterici]] di Williams. Mentre continua la sua carriera accademica, Lewis già nel corso degli anni quaranta raggiunge una enorme popolarità grazie ai suoi romanzi e ai suoi saggi che vendono milioni di copie, tanto da meritare nel 1947 l'articolo di copertina della rivista ''[[Time Magazine]]''<ref>{{Cita web |url=http://www.time.com/time/archive/preview/0,10987,804196,00.html |titolo=Religion: Don v. Devil - TIME<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=11 luglio 2006 |dataarchivio=28 giugno 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060628002535/http://www.time.com/time/archive/preview/0,10987,804196,00.html |urlmorto=sì }}</ref>, che viene intitolato "Don v. Devil" con riferimento a ''[[Le lettere di Berlicche]]'' pubblicate nel 1942. Ma questa popolarità diventa se possibile ancora maggiore quando, a partire dal 1950, Lewis comincia a dedicarsi alla narrativa per l'infanzia pubblicando le storie delle ''[[Cronache di Narnia]]''.
==== 1947: l'epistolario sull'ecumenismo con don Giovanni Calabria ====
{{vedi anche|Una gioia insolita}}
Nel 1947 don [[Giovanni Calabria]] (canonizzato santo della Chiesa Cattolica nel 1999), dopo aver letto le ''Lettere di Berlicche'', volle scrivere in lingua latina a Lewis. Lewis, che amava l'uso del latino, avviò con il sacerdote veronese una corrispondenza di circa 30 lettere<ref>{{Cita pubblicazione|autore=M. Moynihan|anno=1985|titolo=The Latin Letters,1947-1961, of C.S.Lewis to Don Giovanni Calabria of Verona 1873-1954) and to Members of his Congregation|rivista=Seven|volume=VI|numero=|pp=7-22}}</ref>. Il tema conduttore era l'ecumenismo sviluppato in un dialogo tra un prete cattolico ed un laico anglicano. [[Walter Hooper]] ha collocato la corrispondenza tra gli importanti documenti ecumenici del '900. Don Calabria nel 1949 incoraggiò anche don [[Paolo Arnaboldi]] a intrattenere un rapporto epistolare con C. S. Lewis. La carità tra fratelli opererà l'ecumenismo tra cristiani più della teologia: è la sintesi che don Arnaboldi fa di quegli scambi epistolari. Alla morte di Don Calabria nel 1954 il suo successore, don [[Luigi Pedrollo]], continuò lo scambio epistolare fino alla morte di Lewis.<ref>{{Cita libro|cognome=Calabria, Giovanni, Saint, 1873-1954.|cognome2=Squizzato, Luciano.|cognome3=Morelli, Patrizia.|titolo=Una gioia insolita : lettere tra un prete cattolico e un laico anglicano|url=https://www.worldcat.org/oclc/34809584|accesso=2020-01-12|edizione=1. ed. italiana|data=1995|editore=Jaca Book|OCLC=34809584|ISBN=88-16-30297-6}}</ref>
==== 1948: il dibattito sul naturalismo con Elizabeth Anscombe ====
Secondo alcuni biografi, l'impegno letterario di Lewis viene reso più intenso da un episodio avvenuto nel 1948. In uno dei dibattiti organizzati presso il Club Socratico di Oxford Lewis si confronta con una giovane e brillante docente di filosofia, [[Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe|Elizabeth Anscombe]], convertita al cattolicesimo e allieva di [[Ludwig Wittgenstein]]. Il tema del dibattito riguarda il [[naturalismo (filosofia)|naturalismo]] ed era stato trattato nell'opera di Lewis ''[[Miracoli - Uno studio preliminare]]''. Nel corso del dibattito la Anscombe corregge in modo molto convincente l'argomento di Lewis sulle difficoltà del naturalismo. Egli – secondo la versione che danno di questo fatto George Sayer e Derek Brewer – si sentì così umiliato dall'esito del dibattito da decidere di abbandonare per sempre la saggistica filosofica e teologica per dedicarsi interamente alla letteratura.
Secondo la versione dell'episodio data dalla stessa Anscombe nell'introduzione alla sua opera ''Metaphysics and the Philosophy of Mind'', Lewis avrebbe accolto le critiche con grande tranquillità, tanto da modificare le successive edizioni dell'opera ''Miracles'' per tenere conto delle osservazioni della Anscombe.
L'argomento "a partire dalla ragione" contenuto nel saggio di Lewis ''[[Miracoli - Uno studio preliminare|Miracoli]]'' è stato considerato un suo contributo originale e oggetto di approfondimento e rielaborazione da parte di Victor Reppert, William Hasker
=== 1951-1963 L'incontro con Joy ===
Lewis è ormai all'apice della sua fama quando, nel 1950, riceve la prima lettera di [[Joy Gresham|Helen Joy Davidman-Gresham]], un'americana appassionata delle sue opere. Con lui inizia subito un lungo rapporto epistolare. Coincidenza singolare: nelle opere di Lewis il misterioso rapporto dell'uomo con l'assoluto e con il desiderio che ne è la manifestazione viene descritto con il concetto di ricerca della ''gioia'' (in inglese ''joy'', si
Il racconto dell'esperienza della morte della moglie e dei momenti successivi è affidato alle pagine di ''Diario di un dolore'' (''[[A Grief Observed]]''), pubblicato nel 1960 con lo pseudonimo di N. W. Clerk.
Clive Staples Lewis muore il 22 novembre 1963 in seguito all'aggravarsi di problemi cardiaci. Viene sepolto nel cimitero di Headington Quarry Churchyard a [[Oxford]]. La morte viene praticamente ignorata dai media perché nello stesso giorno viene assassinato [[John Fitzgerald Kennedy|John F. Kennedy]] e muore [[Aldous Huxley]].
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L'incontro di Lewis con Joy è anche la trama di un film del [[1993]], [[Viaggio in Inghilterra]] ({{en}} ''Shadowlands''), diretto da sir [[Richard Attenborough]], che è a sua volta la trasposizione cinematografica di un dramma teatrale scritto nel [[1985]] per la tv inglese [[BBC]] da [[William Nicholson (sceneggiatore)|William Nicholson]] e successivamente portato in scena a [[Plymouth]] nel [[1988]] e in seguito a [[Broadway]]. Nella prima versione televisiva il ruolo di Lewis era interpretato da [[Joss Acklund]], in quella cinematografica da sir [[Anthony Hopkins]].
Quest'opera, pur avendo dei meriti per la perfetta ricostruzione del mondo di Lewis, non manca di alcune inesattezze rispetto alla biografia reale dello scrittore. Secondo il dramma, Lewis al momento del suo incontro con Joy sarebbe stato un professore un po' noioso, deciso ad organizzare tutta la sua vita in modo da mantenere un distacco dagli altri esseri umani per non correre il rischio di soffrire per la loro perdita, pur insegnando nelle sue conferenze e nei suoi libri che la sofferenza non può essere usata per accusare Dio. In realtà la vita del vero Lewis era stata molto diversa. A parte la sua esperienza diretta dei combattimenti della prima guerra mondiale, durante la quale venne ferito, basta menzionare la sua relazione con la signora Jane Moore.
Consapevole dei limiti della sua opera, Nicholson (l'autore del testo teatrale) ha affermato:
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