Peter Brook: differenze tra le versioni

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== La sua opera ==
Dopo essersi confrontato con molte opere, tra le quali ricordiamo l'''[[Amleto]]'' del [[1955]] e il ''[[Re Lear]]'' del [[1962]], per Brook arriveranno delle opere molto importanti, tra cuiarriverà ''[[Marat/Sade]]'' di [[Peter Weiss]] nel [[1964]] (in cui c'è da notare l'influenza di [[Jerzy Grotowski]]). Verrà poi ''[[Orghast]]'', considerato il più portentoso lavoro sulla voce mai realizzato in teatro, nel [[1971]] a [[Persepoli]], in [[Iran]]. Nel [[1985]] saràfu la volta del ''[[Mahābhārata]]'', l'opera più imponente (considerata anche come una ''summa'' del lavoro di Brook), chedella dureràdurata di nove ore. Il ''Mahābhārata'' sarà il frutto della collaborazione con [[Jean-Claude Carrière]].
 
Brook èfu un discepolo dell'insegnamento di [[Georges Ivanovič Gurdjieff]], che gli vienevenne impartito principalmente da [[Jeanne de Salzmann]]. Tracce dell'insegnamento di Gurdjeff sonofurono comunque presenti in tutta la sua riflessione teorica sul teatro, e sulla vita di Gurdjeff èfu incentrato il suo lungometraggio ''[[Incontri con uomini straordinari (film)|Incontri con uomini straordinari]]''. Importante ricordare ''[[Il teatro e il suo spazio]]'', libro pubblicato nel [[1968]] (''The Empty Space'') e ripubblicato in italiano nel [[1998]] con il titolo ''[[Lo spazio vuoto]]''; testo uscito in parallelo con un'altra opera fondamentale per la cultura teatrale contemporanea, ''Verso un teatro povero'', di [[Jerzy Grotowski]].
 
Nel 1998 è statafu anche pubblicata ''Threads of Time: Recollections'', la sua autobiografia, edita in italiano nel [[2001]] con il titolo ''I fili del tempo''. Nel [[1989]] è stato insignito del [[Premio Europa per il Teatro]]. Dopo aver messo in scena in lingua inglese ''The Tragedy of Hamlet'', nel [[Théâtre des Bouffes du Nord|teatro Bouffes du Nord]], da lui stesso diretto, Peter Brook, nell'estate del 2001, decidedecise di farne anche un [[adattamento cinematografico]]. Nel [[2002]], il già settantasettenne regista britannico, dirigerà il suo settimo, ed attualmente ultimo, film, ''[[La Tragedia di Amleto|La tragedia di Amleto]]''.
 
Peter Brook è attualmentefu direttore del [[Théâtre des Bouffes du Nord]] a Parigi. Le sue ultime regie sono state: ''[[Tierno Bokar]]'' di [[Amadou Hampâté Bâ]] nel [[2004]] (in scena a febbraio [[2005]] al [[Associazione Teatro Stabile di Napoli|Teatro Stabile di Napoli]], il [[Teatro Mercadante|Mercadante]]) e ''[[Sizwe Banzi est mort]]'' di Athol Fugard, John Kani e Winston Ntshona nel [[2006]]. Nel 2012/2013 ritorna in Italia con ''[[The Suit]]'', nuovo adattamento del celebre ''Costume'' tratto dal racconto di Can Themba, a Roma, Pistoia, Napoli e Perugia, con adattamento e messa in scena di Marie-Hélène Estienne e Franck Krawczyk, traduzione a cura di Luca Delgado, con gli attori Nonhlanhla Kheswa, Jared McNeill, William Nadylam, Rikki Henry, i musicisti Arthur Astier (chitarra), Raphaël Chambouvet (piano), David Dupuis (tromba), e il disegno luci di Philippe Vialatte.
 
Durante l'edizione 2013 del Napoli Teatro Festival, Brook presentapresentò in anteprima mondiale uno studio sul personaggio ispirato dal racconto breve di [[Samuel Beckett]] ''[[Lo spopolatore]], ''con la collaborazione artistica di Marie-Hélène Estienne, interpretato da Miriam Goldschmidt, nella traduzione di Luca Delgado.
 
Nel 2014 Brook dirigediresse ''The Valley of Astonishment, '', in scena a Londra, Parigi, New York e in Italia al Teatro [[il Funaro]] di [[Pistoia]] e al Teatro Cucinelli di [[Solomeo]] (PG), per la traduzione ancora a cura di Luca Delgado, con gli attori [[Kathryn Hunter]], Marcello Magni, Jared McNeill e i musicisti Raphaël Chambouvet e Toshi Tsuchitori.
 
== Teatro ==