Caduta della Repubblica Sociale Italiana: differenze tra le versioni
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| Riga 14: Dal [[10 settembre]] [[1943]] con un drastico ordine di [[Adolf Hitler|Hitler]], in seguito attenuato ma non annullato, l'Italia fu per i tedeschi territorio di operazioni militari. La relativa legge marziale rimase integra nelle Provincie coinvolte nelle linee di combattimento, in quelle verso il [[Brennero]] (Alpenvorland-OZAV) e verso i territori sloveni annessi dai tedeschi e verso il Regno di Croazia (Adriatisches Kuestenland-OZAK). Hitler abbandonò Spalato, e in un primo momento anche Zara, alla annessione croata che, dichiarata il 9 settembre 1943, fu subito seguita da operazioni di conquista delle due Provincie italiane della Dalmazia. La strategia annessionistica di territori italiani da parte della Croazia comprendeva Fiume e l'intera Istria fino ai sobborghi di Trieste. Sul restante territorio della RSI, divenuto ''retrovia'', tutti i Reparti della RSI, se impiegati in operazioni di rastrellamento, erano agli ordini del Plenipotenziario per l'Ordine e la Sicurezza quali Reparti ''Hilfspolizei'',ossia Reparti ausiliari adibiti ad impieghi condotti dai tedeschi                                                                                                                 . Gli angloamericani, dopo lo sfondamento della [[linea gotica]] del [[21 aprile]] [[1945]], non avevano ostacoli ad un facile dilagare verso e oltre il Po. Mussolini veniva così privato di gestire il poco potere rimastogli nel Nord Italia. Faceva eccezione Milano, gremita di militari e di politici, dove dal 18 aprile aveva trasferito da [[Gargnano]] il Quartier Generale della RSI. | |||