Codice Trivulziano 2162: differenze tra le versioni
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{{citazione
|1783, 5 gennaro. Questo codicetto di Leonardo da Vinci era del signor don Gaetano Caccia cavaliere novarese ma domiciliato in Milano, morto l'anno 1752 alli 9 di gennaro sotto la parrocchia di S. Damianino la Scala. Io Carlo Trivulzi l'aquistai dal detto cavaliere intorno l'anno 1750 unitamente a un quinario d'oro di Giulio Majoriano, e a qualche altra cosa che più non mi ricordo, dandoli in cambio un orologio d'argento di ripetizione che io due anni avanti avevo comprato usato per sedici gigliati [...]
|Annotazione inserita nel codice<ref>{{cita web|url=http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Cod.+Triv.+2162,+c.+Ir|titolo=Digitalizzazione|sito=GraficheinComune. Comune di Milano|accesso=26 dicembre 2017|dataarchivio=26 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171226182444/http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Cod.+Triv.+2162,+c.+Ir|urlmorto=sì}}</ref>}}
Alla sua morte le collezioni passarono al figlio del fratello; attraverso varie generazioni il manoscritto leonardesco giunse fino al principe Luigi Alberico Trivulzio.<ref name=Santoro /> Come parte delle collezioni trivulziane, nel catalogo venne identificato dal numero 2162 (''Leonardo da Vinci. Libro d'annotazioni e memorie'').<ref>{{cita libro|titolo=Trivulziana. Catalogo dei codici manoscritti|curatore=[[Giulio Porro Lambertenghi]]|p=207|url=https://archive.org/stream/catalogodeicodi00famigoog#page/n237/mode/2up}}</ref>
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