Minnesota Timberwolves: differenze tra le versioni

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Nel 2008 viene selezionato al Draft [[Kevin Love]] grazie a una trade che ha visto andare ai Grizzlies la terza scelta [[O.J. Mayo]] e viene lasciato partire il veterano [[Antoine Walker]]. La squadra adesso era formata da un roster giovane e di talento guidato da [[Kevin Love]], [[Al Jefferson]], [[Corey Brewer (1986)|Corey Brewer]] e [[Randy Foye]] senza comunque andare oltre un mediocre record 24-58. Nelle stagioni successive la dirigenza dei Wolves decide di costruire intorno alla loro nuova stella Kevin Love per cercare di raggiungere i playoffs per la prima volta dopo la partenza di Kevin Garnett. Vengono allora messi sotto contratto [[Darko Miličić]], [[Wesley Johnson]], [[Michael Beasley]], [[Martell Webster]], [[Jonny Flynn]], [[Luke Ridnour]], [[Nikola Peković]] e [[Kosta Koufos]] e viene ingaggiato come allenatore [[Kurt Rambis]] ma la due stagioni che seguono saranno disastrose chiuse con un record 15-67 nel [[National Basketball Association 2009-2010|2009-10]] e 17-65 nel [[National Basketball Association 2010-2011|2010-11]].
 
In vista della [[National Basketball Association 2012-2013|stagione 2012-13]] si tenta una nuova ricostruzione: [[Michael Beasley]] decide di non rinnovare il contratto con i Wolves, venendo ingaggiato dai [[Phoenix Suns]] con lui partono anche [[Anthony Randolph]], [[Brad Miller]], [[Anthony Tolliver]]. I Wolves piazzano comunque un colpo di mercato ingaggiando la [[guardia tiratrice|guardia]] [[Brandon Roy]], il quale, dopo essersi ritirato dall'attività agonistica a causa di problemi cronici a un ginocchio, aveva passato un anno tra riposo e riabilitazione ristabilendosi completamente e aveva quindi deciso di tornare a giocare. I Wolves attuano poi un altro colpo di mercato ingaggiando un altro giocatore assente dalla [[NBA]] da un anno: l'[[ala grande]] [[Andrej Kirilenko]], che, a causa del [[National Basketball Association 2011-2012|lockout NBA]] aveva passato un anno in [[Europa]] al [[Professional'nyj Basketbol'nyj klub CSKA|CSKA Mosca]]. La stagione è però segnata dai numerosi infortuni che colpiscono la squadra: mentre infatti la i Wolves sono in zona [[NBA Playoffs 2013|play-off]] i numerosi infortuni occorsi a vari giocatori come [[Ricky Rubio]] costringono la squadra a ingaggiare il veterano [[Josh Howard]] (che s'infortunerà anch'egli poco dopo). Il 3 gennaio, contro i [[Denver Nuggets]], arriva infine l'infortunio più grave: [[Kevin Love]], che aveva già perso le prime 9 partite della stagione per un infortunio alla mano, è costretto a chiudere la stagione per un riacutizzarsi di quest'ultimo. La squadra adesso in mano ai soli [[José Barea]], [[Derrick Williams]], [[Chase Budinger]], [[Lou Amundson]], [[Dante Cunningham]] e [[Greg Stiemsma]] stenta senza il supporto dei loro leader. Il 6 aprile [[Rick Adelman]] raggiunge {{formatnum:1000}} vittorie in carriera da allenatore. Il bilancio finale è di 31-51, fuori dai [[NBA Playoffs 2013|play-off]] e ben sotto le potenzialità della squadra, che però con la rosa quasi al completo aveva dimostrato di poter raggiungere i [[NBA Playoffs 2013|play-off]].
 
=== 2015-2020: la rinascita con Karl-Anthony Towns ===