Editto di Nantes: differenze tra le versioni

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==Attuazione e revoca==
 
I provvedimenti contenuti nell'editto non furono mai pienamente posti in atto e si assistette ad una abrogazione progressiva. La concessione ai protestanti di mantenere piazzeforti militari fu revocata dal [[Luigi XIVXIII]] con la promulgazione dell’[[Editto di Alès]] ([[28 giugno]] [[1629]]). L’editto, che seguì l’inizio dell’assedio di [[La Rochelle]] (iniziato nel [[1628]]), vietò le assemblee politiche e soppresse le posizioni militari protestanti, ma mantenne la libertà di culto nel regno (sempre esclusa Parigi).
 
Nel [[1660]] Luigi XIV iniziò una politica di conversione dei protestanti al cattolicesimo associata a forme di persecuzioni fra le quali le dragonnades. <ref>In sintesi le ''dragonnades'' consistevano in questo: ogni famiglia protestante doveva alloggiare e mantenere a proprie spese un ''dragon'', membro di un corpo militare costituito di soli cattolici, il quale esercitava un’azione di convinzione sulla famiglia al fine di convertirla al cattolicesimo.</ref>Questa azione di conversione più o meno forzata fu ufficialmente piuttosto efficace, ma si videro numerosissimi casi di protestanti neoconvertiti che continuavano a praticare clandestinamente la loro fede precedente. Il numero ufficiale dei protestanti si ridusse drasticamente e l’Editto di Nantes rimase così svuotato del suo contenuto.