Gatekeeping: differenze tra le versioni

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{{NN|editoria|novembre 2020|Senza note, ossia fonti contestualizzate, non si può discernere quanto proviene da fonti affidabili e quanto è frutto di ricerca originale. Data la rilevanza ma anche l'alta specializzazione dei temi trattati urge un controllo approfondito dei contenuti per verificare la presenza di eventuali ricerche originali}}
 
Il termine '''gatekeeping''' è stato ampiamente usato per descrivere il meccanismo con cui avvengono le scelte nel lavoro mediale, specie le decisioni circa il lasciar filtrare o meno una particolare notizia tramite i 'cancelli' (in [[lingua inglese|inglese]] ''gates'') di un mezzo di informazione.
In ambito sociologico '''''gatekeeping''''' (in italiano "custodia" o "sorveglianza all'ingresso", dall'inglese ''gate'' = "ingresso, portone" e ''keeping'' = "sorveglianza, controllo") indica, in senso ampio, qualsiasi attività di regolamentazione all'accesso di una professione, un ambiente culturale o simili.
Il termine ha anche una connotazione negativa laddove si sottintenda che tale attività abbia scopo di selezione o élitario.
 
==Definizione==