Raffaele Lombardo: differenze tra le versioni

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Il 31 luglio [[2012]] si dimette dinanzi l'[[Assemblea regionale siciliana]] dalla carica di presidente con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista per l'aprile [[2013]]. Lombardo ha dichiarato all'ARS di essersi dimesso per affrontare meglio le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto (è accusato di [[Concorso esterno in associazione mafiosa]]) e per evitare il voto regionale in contemporanea con quello per il rinnovo del parlamento nazionale<ref>{{cita web|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/07/31/news/lombardo_si_dimette_tra_le_polemiche_in_ottobre_la_sicilia_torna_alle_urne-40100492/|titolo=repubblica <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>. Resta in carica per l'ordinaria amministrazione fino alla proclamazione del nuovo presidente, dopo le elezioni anticipate (previste dallo [[Statuto speciale]] entro tre mesi), svoltesi il 28 ottobre [[2012]], elezioni nelle quali non si è candidato, eleggendo però il figlio Salvatore, deputato regionale, tra le file del Partito dei Siciliani-MPA, che porta all'ARS 10 rappresentanti.
 
=== Il ritorno da Berlusconi e la non rielezione ===
In occasione delle [[elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]] Lombardo ricolloca il [[Movimento per le Autonomie]] nella coalizione di centrodestra guidata da [[Silvio Berlusconi]] e che ha come principale alleato la [[Lega Nord]] di [[Roberto Maroni]]<ref>{{Cita news|autore=Antonio Fraschilla|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/12/la-sinistra-inaffidabile-lombardo-pdl-fatto-accordo.html|titolo=Lombardo-Pdl, fatto l'accordo|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=12 gennaio 2013|pagina=4 sez.Palermo|accesso=26 febbraio 2013}}</ref>.