== Influenze ==
Il termine ''quisling'' divenne sinonimo, in alcune lingue europee, traquali cuil'italiano, l'inglese, italiano,il norvegese, il danese, lo svedese, il finlandese, l'olandese, il greco, il croato eed il serbo, sinonimo per "traditore", riferito a chi collabora con gli invasori. Il termine fu coniato dal quotidiano inglese ''[[The Times]]'' nel fondo del 15 aprile 1940 intitolato ''Quisling ovunque''. L'articolo affermava: «Ci sono Quisling in ogni paese d'Europa»<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html Quislers] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101116022943/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html |date=16 novembre 2010 }}, ''Times Magazine'', 15 aprile 1940</ref>. [[Filippo Anfuso]], ambasciatore della [[Repubblica Sociale Italiana]] in Germania, nelle sue memorie scrive: «La cosa che più offendeva Hitler, sulle labbra di Mussolini, era sentirgli dire che non voleva essere un Quisling»; «A [[Hirschberg (Turingia)|Hirschberg]] lo ripeté tante volte che [[Alexander von Dörnberg|Dornberg]] [il capo del protocollo di Hitler] mi fece presente che sarebbe stato opportuno che gli dicessi che Hitler stimava grandemente Quisling e come questo suo disprezzo per Quisling sarebbe stato incomprensibile in Germania»<ref>Filippo Anfuso, ''Roma Berlino Salò'', p. 389, cit. in {{cita libro|Luigi|Ganapini|La repubblica delle camicie nere. I combattenti, i politici, gli amministratori, i socializzatori|2010|annooriginale=1999|ed=3|Garzanti|Milano|ISBN=88-11-69417-5}}</ref>.
== Onorificenze ==
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