Cantu a chiterra: differenze tra le versioni
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== Le varianti (''boghes'') de ''su cantu a chiterra'' ==
Di seguito è riportato l'elenco dei modelli di riferimento (o varianti) del cantu a chiterra, su cui i cantanti ed i musicisti eseguono delle variazioni, questi sono dodici<ref>Edouard Fouré Caul-Futy, ''La trace et le tracé. Mémoires et histoires dans le Cantu a chiterra de Sardaigne'', in Cahiers d'ethnomusicologie, [[2009]], p. 69</ref>, come riportato di seguito.
* Su '''[[Cantu in re]]''' (in [[lingua sarda|sardo]]: "Boghe in re"), (nato in Logudoro) da cui derivano alcune varianti quali “sa Piaghesa antiga”, inventata da [[Antonio Desole]] e il canto "a s'Othieresa", è il più comune e quello con cui iniziano sempre le gare musicali.
* '''S'isolana'''. che è una versione semplificata della cosiddetta "Piaghesa antiga" (cioè “la ploaghesa antica”)
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Il modello musicale di riferimento (la variante) non è una forma completamente e pienamente definita, ma piuttosto un insieme di forme prefissate su strutture musicali ([[Metro (musica)|metrica]], [[melodia]], [[armonia]]) piuttosto labili<ref>Bernard Lortat-Jacob, cit., p. 72</ref>. Questo permette che ogni cantadore possa improvvisare a suo piacimento sul modello di riferimento<ref>Secondo Lortat-Jacob non c'è linearità tra modello musicale di riferimento e risultati specifici. In altre parole, se il modello principale consente una serie di trasformazioni che si manifestano in risultati specifici (o particolari) è perché esso stesso è sostanzialmente trasformabile. Cfr. Bernard Lortat-Jacob, cit., p. 73</ref>.
Inoltre ogni [[cantadore]] ha a disposizione un proprio [[repertorio]] per ogni tipo di '''oghe''; maggiore è la ''cultura del canto'' del cantadore e maggiore è il numero di boghes (''interpretazioni'') a sua disposizione, alcuni arrivano ad averne anche oltre cinquanta. Queste boghes sono esse stesse costantemente soggette a microvariazioni<ref>Edouard Fouré Caul-Futy, ''La trace et le tracé.'' Mémoires et histoires dans le Cantu a chiterra de Sardaigne, in Cahiers d'ethnomusicologie, [[Ateliers d'ethnomusicologie]], 2009, p.71 n.12</ref>.
L'ordine di successione della gara (che dura diverse ore) è: Canto in re, sa nuoresa, mutos, gallurese, filognana, mi e la, si bemolle, disisperada<ref>Bernard Lortat-Jacob, cit., p. 70.</ref>.
1) Su ''Cantu in re'' e sue varianti▼
▲-1) Su ''Cantu in re'' e sue varianti
-3) ''Sos Muttos''
Nella '''gara''' le seguenti coppie di canto si eseguono sempre di seguito:
-4) ''La Tempiesina'': Questo canto, nelle gare, può essere sostituito da:
-4 bis) ''La Filognana'': durante una gara, al termine della sua esecuzione, si può riprendere con il Canto in re iniziale.
-5) ''La Corsicana'' o in alternativa
-5 bis) ''Su Trallalleru''
Altri quattro tipi di canto da eseguire di seguito sono:
-6
6 ter) ''Mi e la''▼
-6 bis) ''Su Si bemolle'': canto tra i più difficili, per cui spesso non viene inserito tra le esecuzioni di una gara, essendo sostituito da i due successivi.
6 quater) ''S'isolana'' con ''canto in re'' che peraltro conclude l'esecuzione dell'Isolana. ▼
▲-6 ter) ''Mi e la''
▲-6 quater) ''S'isolana'' con ''canto in re'' che peraltro conclude l'esecuzione dell'Isolana.
A causa della difficoltà esecutiva di questi quattro canti, spesso nelle gare questa sezione viene sostituita da un Canto in re o con i Mutos.
-7) Sa Disisperada.
Durante l'esecuzioni i ''cantadores'' in genere eseguono i canti succitati aggiungendo delle variazioni, di volta in volta il chitarrista dovrà seguire con gli accordi. Pertanto le esecuzioni sono sempre diverse ed eseguite in base alle qualità canore del cantante.
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