Perceval o il racconto del Graal: differenze tra le versioni

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La prima e la terza raccontano le avventure del giovane gallese Perceval. La sua educazione procede per gradi. L'educazione alla natura è quella che avviene nella solitudine con la madre, inconsapevole del mondo esterno a causa dell'eccessiva possessività di questa. Dapprima inesperto e digiuno del mestiere delle armi, diventa cavaliere di re Artù e compie numerose prodezze. Ha molti incontri con i cavalieri, che gli impartiscono lezioni sulla morale cortese. Egli si evolve come il prototipo del cavaliere cortese. Il terzo grado di educazione è quello spirituale: Perceval non ha ricevuto il messaggio cristiano, e all'inizio non comprenderà la rivelazione di Cristo.
 
Seconda e quarta parte narrano invece delle prodezze di un altro cavaliere, [[Gawain|Galvano]]. Egli rappresenta la vecchia cavalleria, condannata da Chrétien per la troppa attenzione alle apparenze, senza però un vero spessore di forza benefica. Un mondo decadente, come dimostra la situazione drammatica in cui si trova la corte di re Artù, che ha grosse contraddizioni e scarsa coscienza morale. Galvano si rende infatti protagonista di grottesche scenette, avventure fini a se stesse e descritte con sottile ironia, e sonore sconfitte. La narrazione occupa ben 4000 versi del poema su un totale di 9000 segnando nettamente la contrapposizione tra due sezioni dell'opera, e di conseguenza tra i due cavalieri.
 
All'interno del testo l'autore gioca spesso con l'immaginazione del lettore, prendendo ben di rado posizioni esplicite, ma insinuando instancabilmente il dubbio su ciò che intende comunicarci. Il poema si compone di ottonari ed è in rima baciata. Chretien de Troyes si inserisce dopo la poetica cortese, portata dai [[trovatori]] della [[Francia meridionale]] nel [[XII secolo]], denunciandola e superandola. La ricerca del Graal da parte di Perceval non è una mera ricerca per ottenere la gloria, ma soprattutto un momento di crescita a beneficio del mondo intero. Non a caso il libro è stato scritto per Filippo di Fiandra, tutore dell'erede al trono [[Filippo Augusto]]. Per Chrétien il proprio romanzo ha l'ambizione di diventare il supporto per la formazione del nuovo Re di Francia.