Top model: differenze tra le versioni

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Il termine ''supermodel'', tradotto subito in italiano come ''supermodella'', si diffonde nella cultura popolare negli [[Anni 1980|anni ottanta]] e [[Anni 1990|novanta]]. [[Michael Gross (scrittore)|Michael Gross]] scrive, in ''Model: The Ugly Business of Beautiful Women'', che la parola sarebbe stata usata per la prima volta negli [[Anni 1940|anni quaranta]], da un agente chiamato Clyde Matthew Dessner, che scrisse una sorta di manuale della moda. A quell'epoca erano considerate supermodelle [[Cathee Dahmen]], [[Dorian Leigh]], [[Dovima]] e [[Anita Colby]].
 
Ma la primissima supermodella sembra essere stata [[Lisa Fonssagrives]]: tra gli [[Anni 1930|anni trenta]] e [[Anni 1950|cinquanta]], infatti, ha conquistato le copertine di riviste prestigiose come ''[[Town & Country (rivista)|Town & Country]]'', ''[[Life (rivistaperiodico)|Life]]'', ''[[Vogue (periodico)|Vogue]]'', la prima edizione di ''[[Vanity Fair (1913-1936)|Vanity Fair]]'' e ''[[TIME|Time]]''. Proprio la relazione tra ''Vogue'' e la Fonssagrives ha accresciuto la reputazione della testata nel mondo della moda.
 
Nel [[1968]] il periodico ''[[Glamour (periodico)|Glamour]]'' stila una nuova lista di cinquanta supermodelle, tra le quali spiccano [[Twiggy]], [[Lauren Hutton]], [[Penelope Tree]], [[Cheryl Tiegs]], [[Veruschka]], [[Jean Shrimpton]] e [[Donyale Luna]].