Torpete: differenze tra le versioni

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{{quote|"Hoc vobis praeceptum ut in Gradu ad mare ibidem decolletur. Et venerunt in Gradum Arnensem: exierunt ripam fluminis. S. Torpes dixit: “Dominus Deus meus, suscipe spiritum meum”. Nihil aliud dixit, nisi oculos levavit in caelum, et sic decollatus est. Ministri autem invenerunt naviculam modicam foris, quae iam nullam utilitatem facere poterat (...) et miserunt in ea corpus Iusti et canem et gallum cum eo: et tam diu ibidem steterunt, dum eam non viderent".|Passio Sancti Torpetis, in Acta Sanctorum, Maii, IV, Antverpiae 1688, p. 6.}}
'''Caius Silvius Torpetius''' (m. [[Pisa]] [[29 aprile]] [[68]]), conosciuto anche come '''Torpè''', '''Torpes''', '''Torpezio''', '''Torpete''', è venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]].<br>
Proveniente dalla città di [[Pisa]], fu cortigiano di [[Nerone]].
 
San Torpè visse al tempo in cui [[Pietro apostolo]], prima di raggiungere Roma, si fermò presso la [[Basilica di San Pietro Apostolo|Basilica di San Piero a Grado]]; Torpè fu molto perseguitato in quanto cristiano e costretto, senza successo, a praticare la [[Paganesimo|religione pagana]] adottata dall'[[Impero Romano]].<br>
 
Torpè venne perseguitato in quanto cristiano e costretto, senza successo, a praticare la [[Paganesimo|religione pagana]] adottata dall'[[Impero Romano]].
 
'''Torpè''' o '''Torpete''' ([[Pisa]]... - [[29 aprile]] [[68]]), al secolo ''Caius Silvius Torpetius'', venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]], è un [[santo]] proveniente dalla città di [[Pisa]], cortigiano di [[Nerone]].
 
 
San Torpè visse al tempo in cui [[Pietro apostolo]], prima di raggiungere Roma, si fermò presso la [[Basilica di San Pietro Apostolo|Basilica di San Piero a Grado]]; Torpè fu molto perseguitato in quanto cristiano e costretto, senza successo, a praticare la [[Paganesimo|religione pagana]] adottata dall'[[Impero Romano]].
 
L'imperatore [[Nerone]], il quale credeva nella dea [[Diana (divinità)|Diana]] come progenitrice dell'Universo, lo fece torturare e decapitare; dopo la sua morte, il corpò fu abbandonato sopra un'imbarcazione (insieme ad un gallo e ad un cane) alla foce dell'[[Arno]] che si arenò in una località non identificata chiamata ''Sino''.
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Oggi sono molte le nazioni che rivendicano il Santo ed esistono molte chiese dedicate al suo culto.
[[Immagine:santorpmartire.jpg|thumb|left|300px|''"Martirio di San Torpè", Olio su tela, Duomo di Pisa'']]
 
 
 
 
A Pisa è presente la [[Chiesa e convento di San Torpé]], in via Fedeli.