Danza in Corea: differenze tra le versioni

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Sezione La leggenda del giovane Hu Doryong eliminata Non legata alle danze, ma alle maschere, e quindi già riportata in Maschere coreane
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* Bukcheong sajanoreum: originariamente, ci fu una credenza popolare nella quale i leoni abbiano il potere di allontanare i fantasmi malvagi e portare la pace. Nato dalla provincia di Bukcheong, è molto diffuso in tre città coreane: Bukcheong-eup, Gaheomyun, Gutangcheon. Dal 1930 c'è una competizione, dove la maschera del leone più bello vince diversi premi. Tradizionalmente, la danza del leone avviene il quindicesimo giorno del nuovo anno (facendo ricorso al calendario lunare). Prima dell'evento, i giovani uomini delle piccole città gareggiano con una torcia (combattimento delle fiaccole). La danza del leone inizia la quattordicesima notte del calendario lunare e continua fino all’alba del giorno successivo. I ballerini, alla fine, visitano la casa di una famiglia benestante. Se la squadra delle maschere di leone viene invitata, fa un itinerario che va in giardino, nella stanza principale, in cucina e di nuovo nel giardino per danzare. Questo itinerario viene ripetuto più e più volte. La danza avveniva alzando e abbassando la testa ritmicamente, oppure muovendosi a zig zag.
Le maschere coreane sono divise in maschere rituali e teatrali; le maschere rituali sono usate per esorcismi o cerimonie religiose, mentre le maschere teatrali sono importanti nelle danze e nelle rappresentazioni drammatiche. Inizialmente, le maschere coreane erano destinate principalmente all'uso in attività religiose, ma questo è cambiato nel tempo. In origine servivano come strumenti per l'esorcismo, ma con l’avanzamento culturale, sono diventate una caratteristica centrale di attività artistiche come la danza e le rappresentazioni teatrali.
 
===== La leggenda del giovane Hu Doryong =====
Huh doryong viveva nel villaggio di Hahoe nel mezzo della dinastia coreana. Un giorno, sognando, ebbe una rivelazione da parte della divinità custode del suo villaggio. La mattina seguente iniziò a dedicarsi alla realizzazione di maschere vietando agli estranei di entrare nella sua casa. In quei giorni, una giovane ragazza, innamorata di Huh doryong, dal momento che non poteva incontrarlo, voleva sapere cosa stava facendo, così sbirciò attraverso un buco. Le sue azioni violarono la regola divina di Huh doryong. Huh Doryong vomitò sangue ed morì sul colpo non riuscendo a finire di realizzare il mento della Maschera Imae, la sua ultima opera. La gente del villaggio costruì un altare vicino al santuario di un dio locale. Ogni anno venivano fatti sacrifici per confortare lo spirito di Huh doryong.
 
=== Danze rituali ===