Protone: differenze tra le versioni
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=== Il decadimento del protone ===
{{Vedi anche| Decadimento del protone}}
In base agli attuali esperimenti di [[Fisica delle particelle|fisica particellare]] il protone è una [[Particella (fisica)|particella]] "stabile", il che significa che non [[Decadimento particellare|decade]] in altre particelle e quindi, entro i limiti sperimentali, la sua vita è eterna.<ref name="protonpdg">{{cita web|lingua=en|url=http://pdg.lbl.gov/2014/listings/rpp2014-list-p.pdf|titolo=proton (PDG)|accesso=8 ottobre 2014}}</ref> Questo fatto è riassunto dalla [[Legge di conservazione del numero barionico|conservazione del numero barionico]] nei processi fra [[Particella elementare|particelle elementari]]. Infatti il barione più leggero è proprio il protone e, se il numero barionico deve essere conservato, esso non può decadere in nessun'altra particella più leggera.
Tuttavia rimane aperta la possibilità che, in tempi molto più grandi di quelli finora osservati, il protone possa decadere in altre particelle. Diversi [[teoria della grande unificazione|modelli teorici di grande unificazione]] (GUT) propongono infatti processi di non conservazione del numero barionico, tra cui proprio il decadimento del protone. Studiando questo eventuale fenomeno sarebbe possibile indagare una regione energetica attualmente irraggiungibile (circa {{Val|1e15|ul=GeV}}) e scoprire l'esistenza o meno di un'unica forza fondamentale. Per questo motivo nel mondo sono attivi diversi esperimenti che hanno come obiettivo quello di misurare la vita media del protone. Tale evento però, se esiste, è estremamente difficile da osservarsi in quanto richiede apparati molto grandi e complessi per raccogliere un numero sufficientemente grande di protoni ed avere una [[probabilità]] non trascurabile di rilevare un decadimento. Attualmente esistono solo dei limiti sperimentali per i diversi canali di decadimento, tutti molto maggiori dell'età dell'universo.
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