Arcobaleno: differenze tra le versioni
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=== Spettro e sequenza dei colori ===
Visivamente è un [[Arco (geometria)|arco]] multicolore, rosso sull'esterno e [[Lilla (colore)|viola]] sulla parte interna, senza transizioni nette tra un colore e l'altro. Comunemente, tuttavia, lo spettro continuo viene descritto attraverso una sequenza di bande colorate; in base alla [[7 (numero)#Simbologia|simbologia del numero sette]], la suddivisione tradizionale distingue sette colori: [[rosso]], [[arancione]], [[giallo]], [[verde]], [[blu]], [[Indaco (colore)|indaco]] e [[violetto]].<ref name=ngs/><ref>{{cita web|url=http://docenti.unicam.it/tmp/2438.pdf|titolo=La Percezione Dei Colori|accesso=14 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171014183832/http://docenti.unicam.it/tmp/2438.pdf|dataarchivio=14 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref> Ciò secondo la cultura popolare (ad es. nella [[bandiera della pace]], dove però al posto dell’indaco c’è l’azzurro). Dal punto di vista fisico i colori dello spettro di luce visibile sono solo sei: i tre colori primari e i tre secondari; l’indaco è una semplice sfumatura intermedia tra blu e violetto (se si volessero includere anche i [[Colore terziario|colori terziari]], allora sarebbero in totale dodici). La visione dell’arcobaleno è la conseguenza della [[dispersione ottica|dispersione]] e della [[rifrazione]] della luce solare contro le pareti delle gocce stesse. In casi più rari è possibile assistere a più arcobaleni, solitamente due, di cui uno appare più attenuato.
Un arcobaleno abbraccia uno spettro continuo di [[Spettro visibile#I colori dello spettro|colori]] (non ci sono ''bande'', anche se normalmente vengono stabiliti degli intervalli approssimati per ciascun colore<ref>Thomas J. Bruno, Paris D. N. Svoronos. ''[http://books.google.com/books?id=FgjHjhCh5wsC&pg=PP1&dq=intitle:%22CRC+Handbook+of+Fundamental+Spectroscopic+Correlation+Charts%22&ei=A3TYRvGjJYqKoQK5oYzMBQ&sig=rsr8R_QF8j-fcWljMbTPF14Kcms#PPA2,M1 CRC Handbook of Fundamental Spectroscopic Correlation Charts.]'' CRC Press, 2005.</ref>). La discretezza apparente è un artefatto dovuto ai fotopigmenti presenti nell'occhio umano e al trattamento neurale degli output dei fotorecettori nel cervello. Visto che la risposta di picco dei recettori di colore umani varia da persona a persona, individui diversi vedranno colori leggermente differenti, e le persone con daltonismo vedranno un insieme ridotto di colori. Tuttavia generalmente si pensa che i colori elencati di seguito possano essere rappresentativi di come una persona con normale visione dei colori veda l'arcobaleno<ref>{{Cita libro| autore=[[Brent Berlin|Berlin, B.]] and [[Paul Kay|Kay, P.]]| titolo=Basic Color Terms: Their Universality and Evolution| città=Berkeley|editore=University of California Press|anno=1969|isbn=1-57586-162-3}}</ref>.
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