Agronomo: differenze tra le versioni

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La parola agrònomo deriva {{lang-grc|ἀγρός|agròs|campo, campagna|da=sì|nopunti=sì|testo2=νόμος|traslitterazione2=nòmos|traduzione2=legge, regola}}.<ref>{{sapere|agronomo|v=1}}</ref>
 
Il termine fu coniato nel [[XVIII secolo|Settecento]] per indicare un esperto di scienze agrarie. Per esempio il ''Vocabolario agronomico italiano'' di Giambattista Gagliardo<ref>Silvestri, Milano, 3ª ed., 1822</ref> lo definiva: “Parola universalmente introdotta nella [[lingua italiana]], tolta dal greco che vuol dire versato dotto in agricoltura. In generale però contrassegna colui che dà le regole ed ammaestramenti dell'agricoltura ed anche colui che le ha bene apprese. Dicesi pure agronomo ogni scrittore di economia rurale e di economia politica”.
 
Oggi però viene usato in genere in modo più restrittivo, in riferimento ai professionisti abilitati.<ref>''Dizionario Sapere'' (De Agostini, 2000): [sec. XVIII - dal greco agronòmos, magistrato dell'agricoltura]"Chi esercita l'agronomia. In particolare, laureato in scienze agrarie, abilitato all'esercizio della professione e iscritto all'apposito albo professionale".</ref>
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Per tutto il periodo fascista, agronomi e periti agrari erano iscritti, seppure in sezioni diverse, in un unico albo.
 
Le vicende belliche della [[seconda guerra mondiale]] e la conseguente ricostruzione, poco spazio hanno riservato alle rivendicazioni di tipo professionale; solo nel [[1976]] con la legge nº 3 e il relativo regolamento d'attuazione approvato nel 1981 si è finalmente raccolto e tentato di armonizzare tutte le disposizioni preesistenti, gettando le basi per l'affermazione del ruolo autonomo del dottore agronomo e del dottore forestale rispetto ad altre professioni tecniche.
Ancor di più la legge n. 152 del 10 febbraio 1992 provvedeva a chiarire definitivamente le competenza professionali dell'agronomo, stabilendo, all'art. 2 che “sono di competenza dei dottori agronomi e dei dottori forestali le attività volte a valorizzare e gestire processi produttivi agricoli, zootecnici e forestali, a tutelare l'ambiente e, in generale, le attività riguardanti il mondo rurale” ed entrando nel merito più specifico elencando una serie di attribuzioni e competenze che per quanto riguarda la parte ingegneristica sono comuni anche ad architetti e ingegneri.