Lenin: differenze tra le versioni

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[[File:Bundesarchiv Bild 102-01169, Moskau, Lenin-Mausoleum.jpg|thumb|left|Il [[Mausoleo di Lenin]] nel marzo del 1925]]
 
Subito dopo la morte, il 23 gennaio, la salma di Lenin fu trasferita da Gor'kij a Mosca, dove fu [[esposizione pubblica della salma|esposta in pubblico]] all'interno della monumentale [[Sala delle colonne (Mosca)|Sala delle colonne]] per ricevere l'ultimo omaggio al capo della rivoluzione. Il 26 gennaio fu celebrata una cerimonia nel grande teatro di Mosca e: all'uscita, mentre il feretro percorreva la [[Piazza Rossa]], l'enorme folla accorsa intonò ''[[L'Internazionale]]''. In tutta la Russia le attività cessarono, la città natale di Lenin, Simbirsk, fu chiamata in sua memoria Ul'janovsk, e Pietrogrado (l'antica Pietroburgo) prese il nome di Leningrado.
 
Stalin e soprattutto [[Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij|Feliks Dzeržinskij]], capo della ''Čeka'', vollero fare del corpo di Lenin un simbolo da esporre e da venerare in un apposito [[Mausoleo di Lenin|Mausoleo]] ai piedi delle mura del Cremlino, nonostante egli avesse espressamente dichiarato di voler essere seppellito accanto ai suoi compagni. All'inizio si pensò di congelare il corpo, ma il rapido deteriorarsi nell'attesa che venisse costruita un'apposita camera refrigerata ne rese necessaria l'[[imbalsamazione]]. Neppure i ripetuti appelli della vedova di rispettare le ultime volontà del marito servirono a far cambiare idea a Stalin.