Un uomo un'avventura: differenze tra le versioni

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*'''Colori:''' [[Ugo Pietrafitta]]
*'''Contesto e ambientazione:''' La storia prende le mosse dalla vera attività di reporter dello scrittore [[Jack London]] durante la [[guerra russo-giapponese]] del [[1904]]-[[1905]], anche se i fatti sono narrati in maniera assai libera e romanzata. L'albo contiene un anacronismo (intenzionale, come sottolineato nella stessa introduzione): la disastrosa [[battaglia di Tsushima]] avvenne prima, e non dopo, dell'[[Potëmkin (nave da battaglia)#L'ammutinamento|ammutinamento della corazzata Potëmkin]].
'''Trama:''' 1904. Mentre i giornalisti di tutto il mondo si affannano nel vano tentativo di seguire gli spostamenti della flotta russa, in viaggio per liberare [[Lüshunkou|Port Arthur]] assediato dall'esercito giapponese, il reporter Jack London, del ''New York World'', se ne sta in panciolle a [[Nosy Be]], in [[Madagascar]]. Ha intuito che quella è l'unica base amica (l'isola è colonia della [[Francia]], alleata della Russia) che le navi potranno utilizzare per rifornirsi prima di raggiungere la destinazione. La previsione si avvera: nei due mesi in cui la flotta sta all'ancora, London è il primo giornalista che riesce a fornire notizie fresche alla stampa occidentale. Le sue simpatie socialiste gli attirano però la riprovazione dei superiori: e così, quando i russi ripartono, ormai non più utile, viene licenziato. Qualche tempo dopo, la battaglia contro i giapponesi, presso lo [[stretto diTsushima]], si risolve in un disastro,; ma l'opinione pubblica di tutto il mondo mette comunque in risalto il grande eroismo con cui si sono battuti i soldati russi.<br>
QuattroPassano anniquattro dopoanni, e London è con un amico a [[Baia di Ognissanti|Baía de Todos os Santos]], in [[Brasile]], a festeggiare il Capodanno. L'usanza vuole che a mezzanotte le streghe locali (le ''bruxas'') entrino in ''trance'' per parlarecomunicare in vece dei defunti aicon i vivi; incuriosito, London si mischia fra la folla, curioso, e all'improvviso una strega si rivolge a lui parlandogli con la voce di Bogdanov, un ufficiale della marina russa suo amico, che il giornalista aveva incontrato a Nosy Be. Bogdanov gli racconta della "vera" battaglia, depurata dalla propaganda zarista, affinché London possa diffonderne i retroscena in tutto il mondo: un eccidio fatto di ordini insensati, condizioni igieniche spaventose, massacri propugnati dagli stessi comandanti ai danni dei sottoposti che cercavano di protestare; ma soprattutto, un grande suicidio di massa calcolato e voluto dallo zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]] per poter sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dai fervori rivoluzionari interni alla Russia. FraBogdanov, fra i soldati catturati vivi, Bogdanov venne rinchiuso in un campo di concentramento giapponese assieme a tanti commilitoni, mai riscattati dal governo russo nel timore che, tornando in patria, potessero smontare la costruzione propagandistica. Alla fine, lui e i compagni sopravvissuti vennerofurono liberati e lasciati a [[Vladivostok]], a morire di freddo.<br>
Mentre la ''bruxa'' torna in sé, London e l'amico si allontanano; questi dice allo scrittore di dar voce alla testimonianza di Bogdanov, ma a London la storia pare così assurda, al punto che nessuno ci crederà mai: "Potrebbe essere raccontata solo in un albo di fumetti".
*'''Riedizioni successive:'''
#''L'uomo di Tsushima'', collana ''I Grandi del Fumetto'' n. 9, 1995, [[Hobby & Work]] (riproposizione del volume di ''Un uomo un'avventura'')