Large Hadron Collider: differenze tra le versioni
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Dopo un iniziale guasto che ha compromesso l'impianto di raffreddamento e provocato un fermo di circa un anno, LHC ha cominciato la sua campagna sperimentale alla fine del 2009.<ref>{{Cita web|url=https://public.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2009/PR16.09E.html|titolo=The LHC is back|accesso=12 aprile 2010|lingua=en, fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100419055915/http://public.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2009/PR16.09E.html}}</ref> L'incidente è stato discusso in dettaglio dal fisico Lucio Rossi, all'epoca responsabile dei magneti superconduttori.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=L. Rossi|anno=2010|titolo=Superconductivity: its role, its success and its setbacks in the Large Hadron Collider of CERN|url=http://iopscience.iop.org/0953-2048/23/3/034001/pdf/sust10_3_034001.pdf|rivista=[[Superconductor Science and Technology]]|volume=23|numero=3|p=034001|bibcode=2010SuScT..23c4001R|doi=10.1088/0953-2048/23/3/034001}}</ref>
Nel 2018 è stata avviata l’attuazione di un progetto di miglioramento delle prestazioni, in particolare di incremento di un fattore 10 della luminosità del fascio (''High luminosity LHC project'')<ref>{{Cita web|autore=F. Ruggerio|data=29 settembre 2005|url=http://chep.knu.ac.kr/ICFA-Seminar/upload/9.29/Morning/session1/Ruggiero-ICFA-05.pdf|titolo=LHC upgrade (accelerator)|sito=[[ICFA Seminar|8th ICFA Seminar]]|accesso=28 settembre 2009|dataarchivio=24 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090924021143/http://chep.knu.ac.kr/ICFA-Seminar/upload/9.29/Morning/session1/Ruggiero-ICFA-05.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>https://www.asimmetrie.it/in-primo-piano/1706-nuova-luce-per-nuova-fisica-al-cern-posa-della-prima-pietra-di-hilumi-lhc?highlight=WyJsdWNpbyIsInJvc3NpIiwibHVjaW8gcm9zc2kiXQ==</ref>.
== Finalità scientifiche ==
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Il programma scientifico di LHC prevede sette esperimenti. I due esperimenti più grandi sono [[ATLAS]]<ref name="atlas">{{Cita web|url=http://atlas.ch/|titolo=Sito ufficiale di ATLAS}}</ref> ([[A Toroidal LHC ApparatuS]]) e [[Compact Muon Solenoid|CMS]]<ref name="cms">{{Cita web|url=https://cms.cern|titolo=Sito ufficiale del CMS}}</ref> ([[Compact Muon Solenoid]]) che sono rivelatori di enormi dimensioni e avanzata tecnologia realizzati da collaborazioni internazionali comprendenti oltre 2.000 fisici. L'esperimento [[LHCb]] è invece progettato per studiare la fisica dei mesoni B, mentre [[ALICE]]<ref>{{Cita web|url=http://aliceinfo.cern.ch/|titolo=Sito ufficiale di ALICE}}</ref> è ottimizzato per lo studio delle collisioni tra ioni pesanti. I due rivelatori più piccoli sono [[TOTEM (rivelatore)|TOTEM]]<ref name="totem">{{Cita web|url=https://totem.web.cern.ch/Totem/|titolo=Sito ufficiale del TOTEM}}</ref> e [[LHCf]]<ref name="lhcf">{{Cita web|url=https://public.web.cern.ch/public/en/LHC/LHCf-en.html|titolo=Sito ufficiale del LHCf}}</ref>, specializzati per studiare le collisioni che producono particelle a piccolo [[angolo]] rispetto alla direzione dei fasci. L'ultimo esperimento ad essere stato avviato è l'[[esperimento MoEDAL]], il cui obiettivo principale è cercare il [[monopolo magnetico]].
Il primo fascio di protoni è circolato nell'acceleratore il 10 settembre 2008 in mattinata.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7604293.stm|titolo=Success for 'Big Bang' experiment|editore=BBC}}</ref> Le particelle sono state sparate nell'acceleratore in senso orario alle 10:28 locali<ref>{{Cita web|url=http://press.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2008/PR08.08E.html|titolo=First beam in the LHC - accelerating science
Le prime "modeste" collisioni ad alta energia di 900 GeV sarebbero dovute avvenire nei primi giorni della settimana del 22 settembre 2008. A partire dal 12 ottobre 2008, prima dell'inaugurazione ufficiale (il 21 ottobre [[2008]]), il LHC avrebbe già dovuto operare a un'energia di 1 TeV<ref>{{Cita news|autore=Mark Henderson|url=https://www.thetimes.co.uk/article/big-bang-machine-is-back-on-collision-course-after-its-glitches-are-fixed-nvxcml0k8jx|titolo=‘Big bang machine’ is back on collision course after its glitches are fixed|pubblicazione=The Times|data=18 settembre 2008}}</ref> e nel 2009 avrebbe dovuto raggiungere l'energia di 7 TeV. I tempi si sono però piuttosto dilatati, poiché il 19 settembre 2008 si è verificato un guasto, che ha tenuto fermo l'acceleratore per vari mesi.<ref>[http://user.web.cern.ch/user/news/2009/090716.html News | CERN users' pages<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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}}</ref> ma persero la causa. In seguito, nel settembre 2008, un gruppo di ricercatori, con a capo Markus Goritschnig, si è rivolto alla Corte Europea dei diritti dell'uomo per fermare l'esperimento, in quanto potrebbe produrre un pericoloso [[buco nero]], ma la Corte Europea ha respinto la richiesta,<ref>[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/big-bang-test/corte-bigbang/corte-bigbang.html Repubblica.it]</ref> in quanto secondo gli scienziati del [[CERN]] gli scenari proposti sono "altamente improbabili".
Il 20 giugno 2008, l'''LHC Safety Assessment Group'' (LSAG), il team che si occupa della valutazione di rischio per l'LHC, ha pubblicato un nuovo rapporto sulla sicurezza, che va ad aggiornare quello del 2003,<ref>Si veda il [http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf report] del [[CERN]] e la [http://lhc2008.web.cern.ch/LHC2008/documents/LSAG.pdf presentazione] di Michelangelo Mangano.</ref> nel quale riafferma ed estende le precedenti conclusioni riguardo al fatto che ''"le collisioni provocate dal LHC non presentano alcun pericolo e non vi è motivo di preoccupazione"''.<ref name=SummarySafety>{{en}}"[https://public.web.cern.ch/public/en/LHC/Safety-en.html The safety of the LHC]". CERN 2008 (CERN website).</ref><ref name="LSAGreport-arXiv">{{en}}Ellis J, [[Gian Francesco Giudice|Giudice G]], Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf Review of the Safety of LHC Collisions]''. [https://cdsweb.cern.ch/record/1111112?ln=fr CERN record]. [[arXiv:0806.3414]].</ref><ref name="LSAGreportStrangelets-arXiv">{{en}}Ellis J, [[Gian Francesco Giudice|Giudice G]], Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[https://cern.ch/lsag/LSAG-Report_add.pdf Review of the Safety of LHC Collisions: Addendum on Strangelets]''.</ref> Il rapporto del LSAG è stato quindi revisionato e vagliato dal ''CERN's Scientific Policy Committee'',<ref name="SPCreport2008">{{en}}CERN Scientific Policy Committee (2008). ''[https://indico.cern.ch/getFile.py/access?contribId=20&resId=0&materialId=0&confId=35065 SPC Report on LSAG Documents]''. [https://cdsweb.cern.ch/record/1113558?ln=fr CERN record].</ref> un gruppo di scienziati esterni che offre consulenza al CERN.<ref name=SummarySafety/><ref name=NYT_080621>{{en}}Overbye, Dennis. (21 June 2008). "[https://www.nytimes.com/2008/06/21/science/21cernw.html Earth Will Survive After All, Physicists Say]". ''The New York Times''.</ref><ref>{{Cita news|url=
In questo lavoro, quelli del LSAG ammettono che alcuni mini-buchi neri prodotti dal LHC potrebbero, a differenza di quelli prodotti dai [[raggi cosmici]], avere una velocità inferiore alla [[velocità di fuga]] terrestre, ma sostengono comunque che LHC è sicuro, estendendo l'analogia dei raggi cosmici non solo alla Terra, ma anche agli altri corpi celesti. Infatti nell'universo esistono corpi molto densi, come le [[stelle di neutroni]], che hanno una velocità di fuga talmente elevata da intrappolare anche i mini-buchi neri prodotti dai raggi cosmici; l'elevata vita media di una stella di neutroni, che viene continuamente bombardata dai raggi cosmici, smentisce la pericolosità dei mini-buchi neri prodotti dai raggi cosmici, e dunque, per analogia, anche di quelli prodotti dal LHC.
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