Natan Sharansky: differenze tra le versioni
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Anatolij Borisovič Ščaranskij nacque da una famiglia [[ebrei|ebrea]] e si laureò in [[matematica applicata]] all'[[Istituto di fisica e tecnologia di Mosca]]. Dopo che nel [[1973]] gli fu negato il visto di espatrio per Israele per ragioni di [[sicurezza nazionale (politica)|sicurezza nazionale]], lavorò come interprete di inglese per il famoso [[fisica|fisico]] e [[dissidente]] [[Andrej Sacharov]], divenendo a sua volta [[attivismo politico|attivista]] per i [[diritti umani]]. Sharansky fu anche tra i fondatori oltre che portavoce dell'Helsinki Watch Group di Mosca, un movimento costituito da ebrei e [[Refusenik]], noto anche come gruppo di [[Jurij Fëdorovič Orlov|Jurij Orlov]]. La richiesta di matrimonio avanzata da Sharansky nel [[1974]] fu respinta dalle autorità sovietiche. Sposò quindi la moglie Avital con una cerimonia religiosa non riconosciuta dallo Stato, in una sinagoga di Mosca. Hanno due figlie, Rachel ed Hannah.
Nel marzo [[1977]] fu arrestato e nel luglio dell'anno dopo condannato a 13 anni di [[lavoro forzato|lavori forzati]] per [[tradimento (reato)|tradimento]] e [[spionaggio]] a favore degli [[Stati Uniti]]. Dopo una detenzione di 16 mesi nella
Nel [[1986]] il [[Congresso degli Stati Uniti]] lo premiò con la [[Medaglia d'onore del Congresso]].<ref>{{Cita web |url=http://clerk.house.gov/histHigh/Congressional_History/goldMedal.html |titolo=Congressional Gold Medal recipients |accesso=11 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927051601/http://clerk.house.gov/histHigh/Congressional_History/goldMedal.html |urlmorto=sì }}</ref> Nel [[1988]] Sharansky è stato eletto presidente dello [[Zionist Forum]], un'organizzazione sionista che raccoglie ex dissidenti sovietici. Sharansky ha anche collaborato con il ''[[The Jerusalem Report]]'' ed è un membro direttivo di [[Peace Watch]]. Sharansky è segretario del [[partito politico]] [[Israel Ba-Aliya]] ("Israele per [[aliya]]" o, come [[gioco di parole]], "Israel on the rise") da lui stesso fondato insieme a [[Yuli Edelstein]], un altro dissidente dell'ex Unione Sovietica, nel [[1995]]. Questo partito si propone la promozione dell'assimilazione degli ebrei sovietici nella società israeliana. Presentatosi alle elezioni del 1996 con lo slogan ''i suoi leader prima vanno in prigione e solo dopo in politica'' conquistò sette seggi alla [[Knesset]].<ref>Natan Sharansky, Ron Dermer: ''The Case for Democracy: The Power of Freedom to Overcome Tyranny and Terror'' p.xxiii</ref>
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