Ketuvim: differenze tra le versioni
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La raccolta del '''Kethubhiìm''' (''Ketuvìm'', pronuncia dell'ebraico כתובים, in italiano ''Scritti'' o raramente ''Agiografi'') è composta da tredici libri del [[Tanakh]] della [[Bibbia ebraica]] (cfr [[Canone della Bibbia]]). Comprende scritti di varie categorie: salmi, libri di saggezza, annali storici.
== Tehillim -
Il significato del nome del libro è "lodi". I Tehillim sono una raccolta di 150 [[canto liturgico|canti liturgici]], composti in epoche diverse da ben dieci autori fra cui [[Mosè]], [[Abramo]], i figli di Korach e, ovviamente, [[Davide]] e [[Re Salomone|Salomone]]. Uno, dello [[Shabbat]], anche ad [[Adamo]].
Il libro, come la [[Torah]], è suddiviso in cinque sezioni composte da una grande varietà di salmi: lodi (capp. 8, 19, 33, 100, 111-114), suppliche (capp. 3, 5, 21, 130), ringraziamenti (capp. 18, 30, 32, 129), testi in ordine alfabetico (capp. 25, 111, 119), brani riguardanti la saggezza e la morale, salmi storici (cap. 78).
==Mishle -
Questo libro, opera di re Salomone, appartiene a quella che viene comunemente chiamata letteratura sapienziale.
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Il libro si conclude con una poesia di considerevole bellezza, "Elogio alla Donna Virtuosa" (capp. 31, 10 - 31), che fa parte integrante della liturgia domestica ebraica del venerdì sera (cfr [[Shabbat]]).
== Iyov -
È un'opera molto complessa, scritta in uno stile magnifico, analizzante alla tematica del male e, più particolarmente, della sofferenza di un giusto paragonata alla "serenità" di un malvagio. [[Iyov]] è un uomo ricco e virtuoso, ma [[Dio]] concede al [[Satana|Satan]] la possibilità di metterlo alla prova per accertarsi che la sua virtù e il suo comportamento siano del tutto disinteressati (capp. 1–2). Inizia allora una serie di poemi: tre amici di [[Iyov]] intervengono in difesa della tesi tradizionale sui rapporti tra bene e benessere, tra male e disgrazia. Secondo loro, se [[Iyov]] soffre è perché ha peccato e deve quindi pentirsi. Iyov protesta vivacemente e si ostina a dichiarare la sua innocenza (capp. 4–31). Compare allora Eliav (secondo alcuni [[Isacco]]) che critica i discorsi di [[Iyov]] e dei suoi amici sostenendo che [[Dio]] è la [[Giustizia]] suprema, benché certe sue azioni rimangono incomprensibili all'uomo; qualunque discussione sarebbe dunque inutile e la sofferenza umana è uno dei modi di Dio per istruire gli uomini (capp. 32–37).
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Si tratta di cinque libri che vengono letti, essenzialmente a scopo [[liturgia|liturgico]], durante certe festività. Il significato del termine [[Meghillah]] è "rotolo" per indicare il rotolo di [[pergamena]] su cui viene scritta.
=== Shir haShirim -
Il nome [[ebraismo|ebraico]] è un superlativo: è il canto per eccellenza. L'autore è [[re Salomone]]. Si tratta di un testo puramente simbolico poiché, se in apparenza può essere inteso come una poesia d'amore fra l'amato e la sua fidanzata, descrive invece il fortissimo sentimento che lega la nazione d'[[Israele|Israel]] a Dio.
Viene letto in [[sinagoga]] l'ottavo giorno della festa di [[Pesach]] e, in alcune comunità sefardite, tutti i venerdì sera.
=== Rut -
Si tratta di un [[Libro di Rut|breve testo]], le cui vicende si situano all'epoca degli [[Giudici biblici|Shoftim]].
Alla morte del marito, Rut, una [[Moabiti|moabita]], insiste nel voler restare al fianco della suocera Naomi quando questa decide di tornare a [[Betlemme]] ({{passo biblico|Rut|1|nome=cap. 1}}). Rut finirà per sposare Bòaz, un parente di Naomi.
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Questo rotolo viene letto durante la festa di [[Shavuot]], giorno della nascita del [[Davide|re David]], discendente di Rut.
=== Echa -
È una serie di [[Libro delle Lamentazioni|cinque poemi]] che costituiscono una lamentela funebre sulla caduta di [[Yerushalayim]] e la distruzione del [[Bet haMiqdash]] (il [[Santuario]]). L'autore è il [[profeta Geremia]] il quale, attraverso le sbarre della prigione a cui l'avevano costretto gli invasori [[babilonia|babilonesi]], detta questo triste canto al suo discepolo Baruch ben Neriyà.
Tutti i poemi (tranne il quinto) sono [[acrostico|acrostici]], ossia si presentano come una serie di strofe in ordine alfabetico.
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Il libro viene letto il nove di [[Av (mese)|Av]].
=== Qohelet -
Il [[Qoelet|testo]] presenta le riflessioni di un [[Saggio]], che potrebbero essere riassunte con due parole della prima frase: ''hevel havalim'', "vanità delle [[vanità]]". L'autore, che secondo la tradizione viene identificato nella persona di [[Re Salomone]], fa un bilancio della vita umana. Accanto a un apparente pessimismo profondo, viene riaffermata la fede in Dio come unica salvezza dell'uomo.
Il libro è letto durante la festa di [[Sukkot]].
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In varie tradizioni bibliche viene anche reso con il titolo di Ecclesiaste
=== Ester -
La storia si svolge a Susa, nell'antica Persia, sotto il regno di Achashverosh (Assuero).
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L'ultimo capitolo descrive la felicità degli ebrei e fornisce alcuni dettagli della festa di Purim, durante la quale viene letto questo rotolo.
== Daniel -
Il [[Libro di Daniele|libro]] ha la particolarità di essere parzialmente scritto in aramaico. Si tratta di uno scritto profetico ma, poiché composto dopo la chiusura dell'insieme dei [[Neviìm]], non poté esservi integrato.
Daniel, giovane nobile ebreo esiliato in Babilonia, interpreta un sogno di Nevuchadnetzar (il sogno del "colosso dai piedi d'argilla"). I suoi compagni vengono gettati in una fornace per aver rifiutato di commettere un atto di idolatria. Riescono a uscirne indenni grazie alla protezione di Dio, del quale Nevuchadnetzar riconosce l'onnipotenza. Nel quinto capitolo, il profeta spiega a Belshatzar il significato di un enigma apparso miracolosamente su un muro durante un banchetto. Nel sesto capitolo, Daniel, gettato in una fossa di leoni, ne esce incolume grazie alla protezione di Dio. Successivamente, compare uno dei vari espliciti riferimenti a un'era apocalittica (cap. 12).
== Ezra e Nechemya -
Originariamente formavano un solo "''corpus''" ma oggi vengono letti separatamente. Si tratta di due testi che raccontano il ritorno degli ebrei a Gerusalemme dopo l'editto di Ciro e la loro opera di restaurazione: la ricostruzione del Beth Hamikdash (il Santuario) e la riorganizzazione spirituale. Nechemyà arriva a Gerusalemme in un secondo tempo rispetto a ‘Ezra, prendendo su di sé il compito di ricostruire le mura della città.
== Divré Hayamim I e II -
[[Libri delle Cronache|Questi due libri]], che originariamente ne formavano uno solo, consistono in una sintesi della storia ebraica da Adam fino all'esilio.
== Collegamenti esterni ==
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