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=== Giappone ===
{{vedi anche|Società giapponese durante il periodo Edo}}
Nella storia del Giappone, la stratificazione sociale era basata sui diritti ereditari, secondo uno schema rigido e altamente formalizzato. All'apice figurato l'[[Imperatore del Giappone|Imperatore]] e i nobili di corte ([[Kuge]]), insieme con il comandante dell'esercito ([[Shōgun]]) e il [[Daimyō]]. Sotto di loro, la popolazione era divisa in quattro classi, in un sistema noto come [[mibunsei]] (身分制). Le quattro classi sono: samurai, contadini, artigiani e mercanti. Solo la classe dei samurai aveva il diritto di portare le armi. I samurai avevano anche il diritto di uccidere ogni contadino, artigiano o mercante, qualora ritenessero di essere stati offesi da questi. I mercanti erano considerati come la classe più bassa, poiché non producevano alcun prodotto. Le caste erano ulteriormente suddivise: ad esempio, la casta dei contadini era suddivisa in ''furiouri'', ''tanagari'', ''mizunomi-byakusho'', tra le altre. Le caste e le sottocaste, come in Europa, erano accomunate dalla stessa etnia, religione e cultura. Era teoricamente possibile un passaggio da una casta all'altra, attraverso un matrimonio, ma la pratica era difficile e poco diffusa. Sono state eliminate nel 1871. Esisteva poi la casta degli intoccabili ''[[burakumin]]'' ( 部落 民) detta in epoca feudale degli ''eta'' o ''hinin'', che svolgevano nel sistema feudale i lavori "contaminanti" (macellaio, becchino, conciatore, addetto alla pulizia delle fognature, ma anche, in alcuni periodi, attore, prostituta, saltimbanco, vagabondo, ladro, criminale, bandito, tatuatore, ecc., oppure persone che semplicemente svolgevano attività al di fuori del normale circuito economico feudale). Questi individui dovevano vivere in comunità separate (da qui l'etimologia del termine ''burakumin'' ovvero "gente del villaggio") e molti dei loro discendenti abitano ancora in queste comunità o quartieri chiusi, e spesso molto poco integrati ancora oggi nella città. Ad esempio il quartiere ''burakumin'' di Tokyo fu l'ultimo, a fine [[Anni 1920|anni venti]], a essere attraversato da una linea di tram. La presenza di questa casta discriminata era molto più forte in alcune zone del Giappone rispetto che ad altre (per esempio nelle prefetture di Fukuoka, Hiroshima, Kochi e nella regione del Kansai) e, differenza delle altre caste, la discriminazione e lo stigma sociale verso questo gruppo non si attenuò dopo il 1871, se non molto lentamente, soprattutto grazie alla possibilità (ribadita dalla legge anche in anni recenti, come nel 1976 e nel 1985) di nascondere le proprie origini burakumin, rendendo, tra l'altro, illegale raccogliere informazioni in tal senso per impedire un matrimonio "misto". Il numero dei ''burakumin'' ancora discriminati è oggetto di controversie ma comunque in diminuzione, a fronte di una stima demografica di circa 3-4 milioni di individui di origine eta, solo 900.000 persone circa (abitanti in 4.533 villaggi) erano censiti come ''burakumin'' a metà anni '90 del XX secolo. Alcune professioni sono però ancora più facilmente collegate a questa casta (come quella di becchino, tutt'oratuttora oggettioggetto di alcuni tabù culturali in ampie aree del Giappone), mentre alcuni clan della [[yakuza]] si sono sviluppati da questa casta.
 
=== India ===