Poppea: differenze tra le versioni

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Nel [[62]], infine, Nerone sposò Poppea dopo aver ripudiato Claudia Ottavia per [[sterilità]] e averla relegata in [[Campania]]. Alcune manifestazioni popolari in favore della prima moglie, convinsero l'imperatore delle necessità di eliminarla, dopo averla accusata di tradimento, costringendola al suicidio.<ref>Dawson, Alexis, ''Whatever Happened to Lady Agrippina?'', The Classical Journal, 1969, p. 254</ref>. Poppea è considerata la "mandante" dell'omicidio o dell'esilio di molti altri sfortunati che cercarono di sfidarne il potere. L'ex tutore di Nerone, [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]], è considerato una delle sue vittime.
 
Secondo altri storici, come Dimitri Landeschi nel suo "Sesso e potere nella Roma imperiale", il personaggio di Poppea, così come ogni personaggio femminile della storia, viene riabilitato e reso conforme alla narrativa femminista che pervade il presente, Poppeaed è quindi rappresentata come una donna colta e intelligente, legata al marito da un tenero affetto ricambiato. Godette di profonda stima da parte di Nerone che la consultò spesso in merito a questioni assai delicate: fu grazie a lei ad esempio che l'ebreo [[Giuseppe Flavio]] poté godere della protezione dell'imperatore. E se in alcune iniziative non riuscì a mitigare, se non in minima parte, gli eccessi di Nerone, questo non prova che fosse la diretta ispiratrice degli efferati delitti che le spianarono la strada. In altre parole, Poppea era un comodo [[capro espiatorio]] per gli storici che non osavano accusare direttamente l'imperatore.
 
Poppea diede a Nerone una figlia, [[Claudia Augusta]], che morì quando aveva quattro mesi per cause naturali. Fu [[Apoteosi|divinizzata]] in quanto futura imperatrice.