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''Satan, von Ithuriels Speer berührt'' è un dipinto commissionato da [[Sir_Robert_Smyth,_5th_Baronet|Sir Robert Smyth]]. Smyth, <u>che aveva conosciuto</u> Füssli durante il suo viaggio a Roma nel 1778{{efn|Füssli visse per otto anni, dal 1770 al 1778, a Roma dove raffinò le sue abilità come pittore.}}. Durante il loro viaggio, Füssli <u>mostrò</u> a Smyth alcuni dei suoi disegni, tra cui quello che nel 1779 diventerà ''Satan, von Ithuriels Speer berührt.'' Smyth deci<u>s</u>e quindi di commissionare il dipinto, che verrà portato a termine in seguito al loro ritorno a Londra. Una volta terminato, il dipinto fu consegnato al nipote di Smyth e in seguito appar<u>ve</u> in vendita a Londra tra il 1878 e il 1907. Dopo questo periodo il dipinto <u>fu</u> considerato perso, finché non riemerse <u>a [[Sankt Moritz]] nel 1988</u> in una collezione privata, acquistata dal ballerino [[Rudol'f Nureev|Rudolf Nureyev]]. Infine il dipinto fu acquistato dal museo statale [[Staatsgalerie_Stuttgart|Staatsgalerie, Stuttgart]], dove è ubicato ancora oggi.
 
== Stile (da rivedere)<u>Interpretazione</u> ==
<u>Satana è una figura oscura e lacerata, che Füssli non ha stilizzato né come bene né come male, ma come simbolo di conflitti fisici e psicologici. Il motivo per cui l'attenzione si concentra su Satana è sicuramente perché egli è stato il primo a soffrire attraverso il primo conflitto, secondo la visione cristiana. In questo primo conflitto, Satana era da un lato il disturbatore della pace, ma allo stesso tempo un mezzo per articolare una visione diversa. Questa dualità è importante per far emergere ciò che non si è o ciò che si vorrebbe essere.</u>
Füssli era un pittore che traeva ispirazione non dalla natura ma dai testi. Era un appassionato di poesia e teatro{{efn|I suoi poeti preferiti erano Omero, Dante, Shakespeare e Milton ed è stato influenzato molto dall'attore David Garrick.}}. Sotto la guida di [[Johann Jakob Bodmer]]{{efn|Johann Jakob Bodmer fu un insegnante di Füssli, che nel 1742 aveva realizzato una traduzione tedesca del ''Paradiso perduto''.}} e del suo compagno d'armi zurighese [[Johann Jakob Breitinger.]], il giovane Füssli divenne un ribelle estetico. Rifiutò le rigide regole poetiche dell'Illuminismo e si concentrò invece sulle qualità del "meraviglioso" e del "sublime" nelle arti visive e nella letteratura. Da lettore e teorico dell'arte si trasformò così in un successivo pittore del fantastico, i cui quadri sono popolati da esseri soprannaturali dei più diversi tipi: angeli, diavoli, sirene, fate, fauni, elfi, orchi. In breve: tutto ciò che non si vede in natura ma si immagina interiormente, di solito in stati di coscienza in cui la ragione è spenta, sia per stanchezza (semi-sonno, sogno), sia per droga (alcol, oppiacei) o malattia (follia).
 
<u>[[Gert Schiff]] vede nel Satana di Füssli una figura glorificata dal pittore come ribelle per amore della ribellione, anche se questa ribellione è inutile. L'altra opinione, invece, è che Satana fosse per Füssli un simbolo dell'immaginazione e rappresentasse la sua concezione dell'arte. La somiglianza con [[Prometeo]], che fin dal XV secolo era visto come "metafora della creatività artistica", è certamente data, per cui ha senso interpretare Satana come un'immaginazione che vuole liberarsi da ogni limite. In questo contesto, si può anche vedere nel Satana di Füssli il tipo di artista del XVIII e XIX secolo in sé, il cui strumento principale è il potere dell'immaginazione. Si può escludere che Füssli intendesse Satana in termini religiosi, poiché la sua fede in tutto ciò che è soprannaturale non era presente nonostante la sua formazione teologica.</u>
Negli anni trascorsi a Roma, dal 1770 al 1778, conobbe diversi artisti inglesi e continentali di talento, tra cui [[Alexander Runciman]], [[Johan Tobias Sergel|Johan Tobias Sergei]] e [[Nicolai Abildgaard]]. Oltre all'Antico, Füssli studiò attentamente le opere di Michelangelo e di alcuni artisti del Manierismo, e da queste diverse fonti trasse un'estetica del tutto personale.
 
Le caratteristiche dello stile maturo di Füssli erano già ben definite prima della sua partenza dall'Italia. Tra queste, lo scorcio drammatico delle figure, il forte chiaroscuro, i gesti stravaganti e le distorsioni di scala e la preferenza per nuovi soggetti letterari, spesso oscuri, che sottolineavano il lato demoniaco della natura umana. Nelle sue opere, l'estetica del Sublime trova la sua più estrema articolazione visiva. Aveva anche una particolare predilezione per le immagini della crudeltà femminile e dei maschi schiavizzati. Inoltre, era ossessionato dai capelli delle donne.
== Descrizione ==
 
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Nella parte destra del dipinto <u>si trova</u> Satana. Satana è rappresentato come atletico e nudo con magnifiche membra, anch'esse prevalentemente immerse in una luce radiosa. Sono ombreggiate solo alcune parti del lato sinistro del corpo e la testa, <u>in cui i</u> tratti armoniosi del viso ricordano la grazia delle statue eroiche greche. Satana è ritratto mentre fugge dalla lancia di Ithuriel fissando l'aggressore in modo tanto terrorizzato quanto minaccioso. Questo sguardo è l'unica caratteristica che conferisce a Satana un aspetto demoniaco, più intimidatorio della lancia che brandisce e più bellicoso dello scudo nella mano sinistra protesa verso l'alto.
 
== SignificatoNarrativa ==
Il dipinto raffigura una scena tratta dal quarto libro di ''[[Paradiso perduto|Paradiso Perduto:]]''{{citazione|Lui tutto intento all’opra rea coll’asta <br>
Iturïello leggiermente punse; <br>