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Satana è una figura oscura e lacerata, che Füssli non ha caratterizzato né come benigno né come maligno, ma come simbolo di conflitti fisici e psicologici. Il motivo per cui l'attenzione si concentra su Satana è sicuramente perché egli è stato il primo a soffrire attraverso il primo conflitto, secondo la visione cristiana. In questo primo conflitto, Satana era da un lato il disturbatore della pace, ma allo stesso tempo un mezzo per articolare una visione diversa. Questa dualità è importante per far emergere ciò che non si è o ciò che si vorrebbe essere.
 
Nel Satana di Füssli è rappesentata la figura glorificata di un ribelle per amore della ribellione, anche se questa ribellione è inutile<ref>Negraschus 2018, Der schöne Satan in der Skulptur des 19. Jahrhunderts – ein Genius der Leiden(schaft), p. 46</ref>. È possibile anche che Satana fosse per Füssli un simbolo dell'immaginazione e rappresentasse la sua concezione dell'arte <ref>Negraschus Myrone2018, Der schöne Satan in der Skulptur des 19. Jahrhunderts – ein Genius der 2006Leiden(schaft), p.53 47</ref>. Si può notare la somiglianza con [[Prometeo]], che fin dal XV secolo era visto come "metafora della creatività artistica", per cui ha senso interpretare Satana come un'immaginazione che vuole liberarsi da ogni limite. In questo contesto, si può anche vedere nel Satana di Füssli il tipo di artista del XVIII e XIX secolo il cui strumento principale è il potere dell'immaginazione.
 
== Ricezione ==