Utente:ArchImage74/Sandbox: differenze tra le versioni
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Intorno al 1890 i miglioramenti della tecnica e le dimensioni più ridotte delle fotocamere favorirono il diffondersi di nuove professioni legate alla fotografia: il fotogiornalismo, la streetphography, la fotografia di scena teatrale e cinematografica, le fotografie dei paparazzi e quindi le prime riviste illustrate.
Nel 1888, venne girato ”Roundhay Garden Scene” il primo film muto e nel 1895 i fratelli August e Louis Lumière brevettarono la loro rudimentale macchina da presa. Da allora la fotografia ed il cinema hanno percorso sempre strade parallele. In questi anni anche la fotografia teatrale faceva i primi passi ma non esprimendo la teatralità nel suo complesso. Al centro dell’attenzione c’era la figura della prima attrice<ref name=":0">{{cita libro| nome=Claudio | cognome=Capanna | titolo=Lampi. La fotografia vista dall'occhio dei grandi del cinema | anno=2014 | editore=Associazione Culturale Il Foglio | città=Roma | ISBN=9788876065309}}</ref>
, resa dal mezzo fotografico come una vera icona. Si cercava di valorizzare la femminilità come elemento di intraprendenza e cultura al centro della società. Il fotografo di scena non era considerato un professionista a tutti gli effetti. Nella società dei primi anni del Novecento era visto come un semplice operaio che svolgeva un lavoro di routine, specialmente in ambito teatrale. Per questo un certo numero di fotografi passarono alla realtà cinematografica considerata come la novità ed il futuro tecnologico. Questa scelta comportava tempi di lavoro più serrati, perché le prove e le scene girate si svolgevano il solito giorno.
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