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Nonostante, la perdita dei [[Holland-Dozier-Holland|H-D-H]], la '''Motown''' continua a emettere dischi di successo: [[Marvin Gaye]] e [[Gladys Knight & the Pips]] raggiungono il primo posto in classifica con due versioni dello stesso brano, “I Heard It Through The Grapevine”, e nell’ultima settimana del 1968, cinque singoli della '''Motown''' sono inclusi contemporaneamente nella Top Ten della Billboard.<ref name=":1" />
 
=== Gli anni '70 ===
All’inizio della decade, la Motown affronta un momento di trasformazione organizzativa che implica il trasferimento degli uffici a [[Los Angeles]] nel 1972, la traumatica chiusura della sede di [[Detroit]] e le dimissioni di Barney Ales.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=188}}</ref> Entro l’anno successivo la Motown è inclusa nella rivista '''Black Enterprise''' che la descrive come l’azienda afro-americana più grande in America, con un profitto lordo di 40 milioni di dollari e 135 impiegati.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=189}}</ref>
 
Nel 1969, la Motown produce i [[The Jackson 5|Jackson 5]]. Il loro primo singolo, “I Want You Back”, raggiunge il primo posto in classifica nel gennaio del 1970 e in aprile “ABC” prende il posto di “Let It Be” dei [[The Beatles|Beatles]] come ''top hit'' confermando a Gordy il potenziale della band.<ref name=":1" />
 
Nel 1971 [[Diana Ross]] è scritturata come protagonista del film su [[Billie Holiday]] coprodotto dalla Motown, '''[[La signora del blues|“La Signora del Blues”]]''', che ottiene quattro [[Academy Award|Academy Award nominations]]. Successivamente, la Ross è di nuovo protagonista di due produzioni cinematografiche Motown, '''[[Mahogany|“Mahogany”]]''' nel 1974 e '''“[[I'm Magic|The Wiz]]”''' nel 1978.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=192}}</ref>
 
Tra il 1974 e il 1977, [[Stevie Wonder]] vince per tre volte consecutive il [[Grammy Award]] per l’album dell’anno, ma l’album “Journey Through The Secret Life Of Plants”, frutto di tre anni di lavoro, si dimostra un fallimento.<ref name=":1" />
 
Nel 1975 Ales torna alla Motown con il ruolo di presidente, ma verso la fine degli anni ’70 sono molti gli artisti e i produttori che decidono di lasciare la casa discografica. Tra essi ci sono [[Martha Reeves (cantante)|Martha Reeves]], i [[Four Tops]], [[Gladys Knight & the Pips|Gladys Knight & The Pips]] e anche i [[The Jackson 5|Jackson 5]], che firmano un nuovo contratto con la [[CBS Records International|CBS]].<ref name=":2" /> Nel 1978 “Three Times a Lady” dei [[Commodores]] è l’unico singolo che riesce a entrare nella Top Ten e nel 1979 Barney Ales è rimpiazzato da Jay Lasker.<ref name=":3">{{Cita libro|titolo=The International Directory of Company Histories|anno=1999|editore=St. James Press|lingua=inglese|p=314|volume=26}}</ref>
 
=== Dagli anni '80 al nuovo millennio ===
Se negli anni ’70 gli album che raggiungono il primo posto nelle classifiche sono venticinque, in tutti gli anni ’80 la Motown si aggiudica il primo posto solo otto volte.<ref name=":3" />
 
[[Lionel Richie]] lascia i [[Commodores]] e avvia la carriera da solista divenendo uno dei rappresentanti più in vista della Motown, ma continua la sequela di arrivi e partenze di artisti vecchi e nuovi: tornano i [[The Temptations|Temptations]], i [[Four Tops]] e [[Junior Walker]], mentre [[Diana Ross]] e [[Marvin Gaye|Marvin Gay]] se ne vanno.<ref name=":2" /> La Ross, tuttavia, è tra gli artisti che acconsentono a partecipare al '''[[Motown 25: Yesterday, Today, Forever|“Motown 25: Yesterday, Today, Forever”]]''', il programma televisivo prodotto dalla '''Motown Productions''' e trasmesso nel 1983 in occasione dei 25 anni dalla nascita della Motown.<ref name=":3" />
 
Nel 1983 la Motown firma un accordo di distribuzione con la [[MCA (azienda)|MCA]] che viene rotto nel 1985, a seguito del rifiuto da parte di Gordy delle offerte che la MCA gli sottopone per l’acquisto della casa discografica.<ref name=":3" /> Tuttavia, le perdite economiche e le dimissioni di Jay Lasker, dovute all’oneroso e discusso finanziamento dei videoclip musicali come strumento di promozione degli artisti, costringono Gordy a riprendere le trattative di vendita con la MCA che, grazie al determinante intervento del gruppo di investimento '''Boston Ventures''', acquista la casa discografica Motown il 29 giugno 1988 per la somma di 61 milioni di dollari.<ref name=":3" />
 
Il seggio presidenziale della Motown passa, dunque, a Jheryl Busby, ma Berry Gordy tiene per sé la '''Jobete''' e la '''Motown Productions''', che è ribattezzata '''Gordy-de Passe Productions'''.<ref name=":3" /> Nel 1989 gli studi '''Hitsville Recordings''' di Los Angeles sono acquistati dalla [[Cambridge SoundWorks|Soundworks]], mentre quelli di [[Detroit]] sono ormai un museo.<ref>{{Cita libro|titolo=Enciclopedia del Blues e della musica nera|anno=1994|editore=Arcana Editrice|città=Milano|lingua=italiano|p=803|curatore2=Massimo Cotto}}</ref>
 
Nel 1993 la '''Boston Ventures''' acquista la quota della [[MCA (azienda)|MCA]] sulla Motown per rivendere l’intera casa discografica alla [[PolyGram|Polygram]] per più di 300 milioni di dollari. Nel frattempo Gordy lascia assumere a Suzanne de Passe il controllo esclusivo della '''Motown Productions''' e nel 1997 vende metà dei diritti della '''Jobete''' alla [[EMI]] per la somma di 132 milioni di dollari. L’anno successivo la [[Seagram]] acquisisce la [[PolyGram]] e la Motown è assorbita nella [[Universal Music Group]]. Nel 2005 la Motown si fonde con la Universal Records per creare la [[Universal Motown Records]].<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|pp=169-170}}</ref>
 
== Note ==