Beat Kuert: differenze tra le versioni
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Sin dall’inizio degli anni 80 Kuert si guadagnò la reputazione di regista e produttore sperimentale affermato. Il suo repertorio era caratterizzato da una costante ricerca nella sperimentazione e manipolazione delle immagini. La maggior parte delle sue storie sono basate su opere letterarie incentrate sulla tematica del tempo. In ''Warten auf'', un corto tratto dal dramma ''[[Aspettando Godot]]'' di [[Samuel Beckett]], Kuert dà un’interpretazione del concetto di tempo come l’eterna attesa di qualcosa che non arriverà mai. Il mockumentary ''Die Zeit ist böse'',<ref name="nytimes.com">{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/movies/movie/157555/Die-Zeit-Is-Bose/overview}}</ref> basato sul romanzo "''Der barmherzige Hügel''" di Lore Berger, svela il crescente malessere della protagonista, intrappolato in una infinita routine di lavoro e studio priva di significato. La mancanza di ispirazione per vivere persino giorno per giorno la spinge a ricorrere a una reazione estrema. Il regista decise di mettere in scena il suicidio dalla torre dove l’anti-eroina si recava tutti i giorni fino alla sua morte e sfrutta la potenza del contrasto tra la luce e l’oscurità. In questi film il tempo si ferma e finisce con remissiva agonia. Nel 1985 Kuert lascia Zurigo e con altri registi e produttori fonda Al Castello,<ref>{{Cita web|url=http://www.alcastello.tv/|titolo=Al Castello Produzioni Cinematografiche<!-- titolo generato automaticamente -->}}</ref> una casa di produzione indipendente avente sede ad Arzo, nella Svizzera meridionale.
=== Anni 90: i documentari
Nel 1996 Kuert diresse numerosi documentari incentrati su alcune delle figure chiave dell’architettura contemporanea: [[Jean Nouvel]], [[Mario Botta]], [[Herzog & de Meuron]], [[Luigi Snozzi]], Max Dudler.<ref>{{Cita web|url=https://www.swissfilms.ch/en/film_search/filmdetails/-/id_film/276|sito=Swiss Films|titolo=
=== Anni 2000: dust&scratches ===
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* ''[[Der Grossinquisitor]]'' - film TV (1991)
* ''[[Hanna & Rocky]]'' (1993)
* ''[[Am Ende der Zeit]]'' (1998)
* ''Jean Nouvel - Ästhetik des Wunderbaren'' - documentario (1998)
* ''Tate Modern'' - cortometraggio documentario (2000)
* ''Architects Herzog and De Meuron: Alchemy of Building'' - documentario (2002)<ref>{{Cita web|url=https://www.archdaily.com/324255/the-30-architecture-docs-to-watch-in-2013/|titolo=The 30 Architecture Docs To Watch In 2013 {{!}} ArchDaily}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://searchworks.stanford.edu/view/7613904|titolo=Architects Herzog & de Meuron {{(q}}videorecording{{)q}} : two films by Beat Kuert in SearchWorks catalog}}</ref>
* ''[[Architectour de Suisse]]'' - serie TV (2002)
* ''Ichliebemich (Alex Sadkowsky)'' - documentario (2003)<ref>{{Cita web|url=http://www.kunstmuseumolten.ch/Resources/1_medien/ausstellungen/2010_sadkowsky/Medienmitteilung_KMO_Sadkowsky_Ausstellung_KMO_2010_08_26.pdf
* ''La nuova Scala'' - cortometraggio documentario (2005)<ref>{{Cita web|url=http://www.rc.archiworld.it/index.php?option=com_content&task=view&id=744&Itemid=44|titolo=Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Reggio Calabria - Cinemarchitettura}}</ref>
* ''[[Berg und Geist]]'' - serie TV (2004–2014)<ref>{{Cita web|url=https://www.srf.ch/medien/news/chronik-8266/|titolo= |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140221120531/http://www.srf.ch/medien/news/chronik-8266/}}</ref>
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.swissfilms.ch/en/person/beat-kuert/3900B354428F463D83C471C3329000DF|titolo=Beat Kuert|sito=Swiss Films|lingua=en}}
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