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* {{Cita libro|titolo=Manlio Simonetti, La crisi ariana nel IV secolo (1975), Roma}}
* {{Cita libro|titolo=Phoebadisu, Contra Arianos a cura di Jorg Ulrich, Herder (1999)}}
 
 
La nascita del purgatorio
 
È un saggio pubblico da Jacques Le Goff nel 1981. L’opera descrive lo sviluppo storico del Purgatorio a partire dal giudeo-cristianesimo antico, fino al suo culmine nella metà del XII secolo e il rapido successo nel corso del secolo successivo. L’ultimo dei dieci capitoli è dedicato alla seconda cantica del Purgatorio di Dante che l’autore stesso definisce “una conclusione sublime alla lenta genesi del Purgatorio”.  
 
Parte prima  
 
Gli aldilà prima del purgatorio
 
Capitolo 1: Le visioni antiche
 
Nel primo capitolo l’autore presenta la geografia dell’aldilà raccogliendo testimonianze da varie religioni antiche ritenute eredità reali e storiche che possono aver influenzato il concetto di Purgatorio; dall’India antica all’Occidente cristiano con la visione di Perpetua. All’interno del capitolo si evidenzia anche il ruolo fondamentale che hanno avuto quattro passi, uno tratto dall’Antico Testamento e gli altri tre dal Nuovo testamento, nella nascita del Purgatorio:  
 
* si misero a pregare, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato. Il nobile Giuda esortò tutti a conservarsi senza peccati, avendo visto con i propri occhi quanto era avvenuto a causa del peccato di quelli che erano caduti. (…)Ma se egli pensava alla magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato. (II Maccabei 12.42-45)​
* Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. 32A chi parlerà contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro. (Mt. 12.31-32)​
* Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 26Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi". (Lc. 16. 25-26)​
* tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco.  (ICorinzi 3.15.)​
 
Capitolo 2: I padri del purgatorio
 
Il secondo capitolo, all’inizio della genesi del Purgatorio, individua da un lato, due “inventori” greci, Clemente Alessandrino e Origene, esponenti della teologia cristiana ad Alessandria nel III secolo; dall’altro due padri del cristianesimo latino: Agostino e Gregorio Magno. In particolare a Sant’Agostino si deve la definizione del concetto di fuoco purgatorio e del tempo Purgatorio, lasciando ancora indefinita la questione sul luogo e il contenuto concreto di tale luogo.
 
Capitolo III: L’alto medioevo: ristagno dottrinale e fiorire di visioni
 
Tra Gregorio Magno e il XII secolo non vi sono progressi della dottrina del Purgatorio, sono cinque secoli di ristagno culturale, nei quali l’autore riporta una serie di visioni e viaggi dell’aldilà come quelle di Beda o di Carlo il Grosso.
 
Parte seconda
 
Il secolo XII: la nascita del Purgatorio
 
Capitolo IV: il fuoco purgatorio
 
Il capitolo quarto è dedicato alla trattazione del fuoco purgatorio e del suo significato del XII secolo, momento di slancio culturale nella definizione di questo terzo luogo. La dottrina che riguarda il periodo che intercorre tra la morte individuale e la resurrezione non è ancora ben definita, diverse concezioni si alternano in questo secolo, tra le quali, in particolare, l’autore si concentra sul pensiero di quattro grandi teologi: Ugo di San Vittore, San Bernardo,Graziano da Bologna e il vescovo Pier Lombardo.
 
Capitolo V: “Locus Purgatorius”: un luogo per la purgazione
 
Il quinto capitolo ripercorre i momenti cruciali tra XII e XIII secolo in cui il Purgatorio si materializza, in due tempi, come nuovo luogo dell’aldilà: nella letteratura teologico-spirituale, nella scuola della cattedrale di Notredame di Parigi, legate a figure di prestigio come Pietro il manducatore, Pietro il Cantore e Simone di Tournai; e nella letteratura delle visioni tra il 1180 e il 1215.  
 
Capitolo VI: Il Purgatorio tra la Sicilia e l’Irlanda
 
In questo capitolo si delinea un tipo di racconto che nel XIII secolo ha molta fortuna: le storie di apparizioni ai vivi di defunti. Oltre alle visioni monastiche vengono descritti i due tentativi di individuare una sede del Purgatorio:  in Irlanda con la scoperta del Purgatorio di San Patrizio e in Sicilia.  
 
Capitolo VII: La logica del Purgatorio
 
Il sesto capitolo tratta delle conseguenze dell’apparizione di un terzo luogo dell’aldilà: un cambiamento radicale nei rapporti tra vivi e morti, nel concetto di giustizia, una nuova riflessione sul peccato e sulla penitenza e ovviamente sulle categorie dei peccatori.  
 
Parte terza
 
Il trionfo del Purgatorio
 
Capitolo VIII La sistemazione scolastica e Capitolo IX Il trionfo sociale: la pratica pastorale e il purgatorio
 
Il secolo XIII vede la completa realizzazione dottrinale e teologica del Purgatorio. Nei due capitoli l’autore passa in rassegna i grandi pensatori dell’aldilà e i volgarizzatori del Purgatorio.  
 
Capitolo X Il trionfo poetico: la Divina Commedia
 
L’ultimo capitolo è dedicato alla seconda cantica del Purgatorio dantesco, nella quale Dante riunisce la maggior parte delle idee che l’autore ha riassunto nei capitoli precedenti.  
 
Bibliografia
 
<nowiki>https://www.treccani.it/magazine/chiasmo/lettere_e_arti/Espressione_vs_Repressione/CSB_Purgatorio_Le_Goffe.html</nowiki>
 
<nowiki>https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/09/27/invenzione-del-purgatorio.html</nowiki>
 
La nascita del purgatorio, Jacques Le Goff, Torino, 2014.
 
<nowiki>https://www.festivaldelmedioevo.it/portal/il-purgatorio-invenzione-del-medioevo/</nowiki>