Valerio Miroglio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Corretto il collegamento Monotipo con Monotipo (editoria) (DisamAssist)
Riga 20:
Dopo la guerra si guadagna da vivere realizzando affreschi sacri nelle chiese e scrivendo sulle testate astigiane ''La Nuova Provincia'' e ''La Voce dell'astigiano'', di cui è redattore. Contemporaneamente inizia la sua attività artistica, dipinge quadri ad olio su tela di ispirazione cubista, come l{{'}}''Autoritratto'' e gli ''Acrobati a riposo'', ed espone nell'ambito di rassegne locali e del Circolo Culturale ''La Giostra'', fondato da [[Eugenio Guglielminetti]] e [[Giorgio Griffa]].
 
In breve tempo la matrice cubista matura verso la lezione di [[Paul Klee]], realizza disegni a china, a matita, a carboncino e [[Monotipo (editoria)|monotipi]] ad inchiostro grasso, sia astratti sia raffiguranti esseri umani ed animali stilizzati.
Durante la formazione artistica Miroglio respinge le istanze dello [[zdanovismo]] e in generale del [[neorealismo socialista]], assumendo anzi posizioni sempre più polemiche che prendono le mosse dal manifesto del [[Surrealismo]] di [[André Breton]].<ref name=ReferenceA>''Rossana Bossaglia - Miroglio: l'emozione intellettuale'', in ''"Valerio Miroglio"'', a cura di Rossana Bossaglia e Marida Faussone, Milano, Ed. Charta, 1996</ref>