Dikembe Mutombo: differenze tra le versioni

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|Cittadinanza = statunitense
|PostNazionalità = , professionista nella [[National Basketball Association|NBA]]
}} Fuori dal campo Mutombo è diventato noto per le sue azioni di beneficenzabeneficienza, che gli sono valse due [[J. Walter Kennedy Citizenship Award]] nel 2001 e nel 2009.
 
È [[Membri del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame|membro]] del [[Naismith Memorial Basketball Hall of Fame]] dal 2015.
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== Caratteristiche tecniche ==
Alto 2,18 metri per 120 kg, veniva soprannominato '''"Monte Mutombo"''' (in inglese '''"Mt. Mutombo"''').<ref>{{Cita web|url=https://bleacherreport.com/articles/716874-shaquille-the-big-aarp-oneal-and-the-50-best-nicknames-in-nba-history|titolo=100 Greatest Nicknames in NBA History|autore=Andy Bailey|sito=Bleacher Report|lingua=en|accesso=2022-12-11}}</ref> Giocatore prettamente difensivo, viene considerato tra i migliori di tutti tempi in questo campo. A testimoniarlo sono i quattro [[NBA Defensive Player of the Year Award]] vinti, impresa eguagliata solo da [[Ben Wallace]]. Punti fondamentali nel gioco di Mutombo erano i [[Rimbalzo|rimbalzi]] e le [[Stoppata|stoppate]]. È stato [[Migliori stoppatori stagionali della NBA|leader della lega in stoppate]] per tre stagioni consecutive (1993-94, 1994-95, 1995-96) e [[Migliori rimbalzisti stagionali della NBA|in rimbalzi]] per due (1999-00, 2000-01). AAd oggi è secondo per stoppate nella storia dell'NBA (3.289), dietro solo a [[Hakeem Olajuwon]].<ref>{{Cita web|url=https://www.eurosport.it/basket/nba/2019-2020/dikembe-mutombo-il-re-delle-stoppate-firmate-col-ditone-not-in-my-house_sto7716502/story.shtml|titolo=Dikembe Mutombo, il Re delle stoppate firmate col ditone: "Not in my house!"|sito=Eurosport|data=2020-04-23|lingua=it|accesso=2022-12-11}}</ref>
 
Mutombo è diventato noto per schernire i suoi avversari dopo una stoppata muovendo il dito indice (''finger-wagging''), spesso seguito dalla frase ''"Not in my house!"'', motto nato da uno spot per [[Adidas]]. Negli anni a seguire, gli arbitri avrebbero considerato il gesto un comportamento antisportivo e quindi da punire con un fallo tecnico. Per evitare di essere sanzionato, Mutombo iniziò quindi ad agitare il dito verso la folla o le telecamere dopo la stoppata, che non è considerato contro le regole.<ref>{{Cita web|url=https://www.basketballnetwork.net/old-school/dikembe-mutombo-explains-the-origin-of-his-famous-finger-wag-move|titolo=Dikembe Mutombo explains the origin of his famous finger wag move|autore=Will Starjacki|sito=Basketball Network - Your daily dose of basketball|lingua=en|accesso=2022-12-11}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/entertainment/archive/2015/09/man-cannot-fly-in-the-house-of-mutombo/405076/|titolo=Dikembe Mutombo and the Art of the Finger Wag|autore=Adam Chandler|sito=The Atlantic|data=2015-09-12|lingua=en|accesso=2022-12-11}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://thesportsrush.com/nba-news-75-million-dikembe-mutombo-revealed-how-much-his-finger-wag-cost-him/|titolo=$75 Million Dikembe Mutombo revealed how much his 'Finger-Wag' cost him|autore=Raahib Singh|sito=The SportsRush|data=2022-09-17|lingua=en|accesso=2022-12-11}}</ref>
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=== I primi anni a Denver ===
[[File:Dikembe mutombo as a nugget.jpg|miniatura|left|Mutombo con la maglia dei [[Denver Nuggets]] agli inizi degli anni 199090]]
Viene scelto al [[Draft NBA 1991|draft del 1991]] come quarta scelta assoluta dai [[Denver Nuggets]].
 
A Denver Mutombo ha iniziato ad affermarsi come uno dei migliori giocatori difensivi del campionato, ottenendo regolarmente un gran numero di rimbalzi e stoppate. Nella stagione [[National Basketball Association 1993-1994|1993-94]] i Nuggets concludono con un record di 42-40, qualificandosi ai [[NBA Playoffs 1994|playoff]]. Al primo turno, nonostante fossero l'8ª° testa di serie, riescono nell'impresa di eliminare la 1ª° testa di serie di quell'anno, i [[Seattle SuperSonics]], cosa che non era mai accaduta prima. Con ben 31 stoppate in 5 partite, Mutombo detiene il record di tiri stoppati in una serie di playoff da 5 gare. È diventato memorabile il momento in cui, alla fine di gara-5, vinta dai [[Denver Nuggets|Nuggets]], Mutombo, dopo aver catturato il rimbalzo della vittoria, si è accasciato a terra, tenendo la palla sopra la testa e mettendosi a piangere dalla gioia.<ref>{{Cita web|url=https://www.nba.com/nuggets/news/nuggets-legendary-moment-1994-sonics-050720|titolo=Denver Nuggets Legendary Moments: 1994 upset of Seattle SuperSonics|sito=www.nba.com|lingua=en|accesso=2022-12-11}}</ref>
 
Tra le stagioni 1993-1994 e 1995-1996 Mutombo mantiene una media superiore alle 4 stoppate a partita, risultando il [[Migliori stoppatori stagionali della NBA|miglior stoppatore della lega]] per 3 volte di fila. Nel 1995 viene inoltre nominato [[NBA Defensive Player of the Year Award|miglior difensore della stagione]].
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=== Gli anni di Atlanta ===
Nell'estate del [[1996]] però Mutombo diventa [[free agent]], poiché i Nuggets offrono un [[contratto]] non adatto allo status di una superstar quale è Mutombo. Il centro africano si accasa agli [[Atlanta Hawks]], squadra formata da un gruppo promettente ([[Christian Laettner]], [[Steve Smith (cestista)|Steve Smith]] e [[Mookie Blaylock]]) eed allenato da [[Lenny Wilkens]]. Mutombo va a dare il contributo difensivo che mancava per fare il salto di qualità. Insieme a questo gruppo, porta Atlanta a due stagioni consecutive da più di 50 vittorie (1996-97, 1997-98), al termine delle quali viene eletto nuovamente [[NBA Defensive Player of the Year Award|difensore dell'anno]]. Negli ultimi anni agli Hawks non arrivano più neanche alla qualificazione ai play-off, il che fa sì che Mutombo chieda il trasferimento.
 
La sua maglia numero 55 è stata ritirata dagli Hawks il 24 novembre 2015.<ref>{{Cita web|url=https://www.espn.com/nba/story/_/id/14218578/atlanta-hawks-retire-dikembe-mutombo-no-55-jersey|titolo=Mutombo's No. 55 jersey retired by Atlanta|sito=ESPN.com|data=2015-11-25|lingua=en|accesso=2022-12-12}}</ref>
 
=== L'approdo ai 76ers e la prima finale ===
All'[[NBA All-Star Game|All Star Game]] del 2001, Mutombo gioca una partita eccezionale da 22 rimbalzi e 3 stoppate e, insieme all'MVP di quella partita, Allen Iverson, trionfa sull'altra squadra. Larry Brown, all'epoca allenatore dei 76ers, che aveva allenato la squadra di Mutombo all'All-Star Game, chiede alla sua dirigenza di portare il centro a [[Filadelfia]], appoggiato nella decisione dallo stesso [[Allen Iverson|Iverson]]. Pochi giorni dopo, alla scadenza del mercato, si concretizza così lo scambio che porta Mutombo alla corte di coach [[Larry Brown|Brown]], mandando [[Theo Ratliff]], [[Toni Kukoč]] e [[Nazr Mohammed]] ad [[Atlanta]]. In quello scorcio di [[regular season]] che lo vede impegnato a [[Filadelfia]], Mutombo si trova a suo agio, grazie al supporto non indifferente di Iverson. I 76ers concludono con 56 vittorie e il primo posto a est e Mutombo conquista il suo quarto premio come [[NBA Defensive Player of the Year Award|Defensive Player of the Year]]. Ai playoff, dopo aver impiegato 7 partite sia per battere i [[Toronto Raptors]] siache per battere i [[Milwaukee Bucks]], arriveranno in finale, contro i [[Los Angeles Lakers]] campioni in carica. In finale Mutombo deve vedersela forse con la miglior versione di [[Shaquille O'Neal]]. L'africano combatte con volontà, ma non può niente contro lo strapotere del centro dei [[Los Angeles Lakers]] che si portano a casa la finale per 4-1.[[File:Lipofsky-Dikembe Mutombo.jpg|thumb|right|Mutombo con la maglia dei [[Philadelphia 76ers]]]]
=== New Jersey Nets e la seconda finale ===
Dopo un anno interlocutorio a Philadelphia, nell'estate 2002 Mutombo viene girato ai [[New Jersey Nets]] che, reduci da una finale contro i Lakers, vogliono qualcuno che possa quantomeno arginare O'Neal. Viene così mandato nel [[New Jersey]] in cambio di [[Keith Van Horn]] e [[Todd MacCulloch]]. Con i Nets, Mutombo torna in finale, ma questa volta contro i [[San Antonio Spurs]] che hanno in [[Tim Duncan]] un lungo troppo dinamico per Mutombo. L'africano gioca alcune buone partite, confrontandosi con un altro veterano come [[David Robinson]], ma i Nets perdono 4-2.
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Nell'estate 2003 firma da free agent con i [[New York Knicks]], dove gioca senza lasciare troppo il segno. L'anno dopo va agli [[Houston Rockets]], dove fa da tutore e maestro dell'astro nascente [[Cina|cinese]] [[Yao Ming]]. Nel [[National Basketball Association 2006-2007|2006-07]], grazie all'infortunio della stella cinese, Mutombo parte titolare in 33 partite su 82, facendo registrare cifre record per un quarantenne nei rimbalzi e nelle stoppate; ma quello che sembrava l'anno buono per i Rockets si trasforma in una disfatta nel primo turno dei play-off, da cui escono sconfitti contro gli [[Utah Jazz]].
[[File:Mutombo Dikembe2.jpg|sinistra|miniatura|Mutombo agli [[Houston Rockets]]]]
Mutombo pensa seriamente al ritiro, ma viene reingaggiato al [[minimo salariale]], sempre da Houston, per il suo 17ºº anno di [[NBA]], dove per la prima parte di stagione scende poche volte in campo; l'ennesimo [[infortunio]] del titolare [[Yao Ming]] fa risalire in cattedra il "vecchio leone d'Africa". Con l'assenza del cinese i Rockets perdono nuovamente contro gli [[Utah Jazz]] nel primo turno di play-off: nonostante ciò, tenendo anche conto delle quasi 42 primavere, Mutombo mette a referto delle buone cifre nelle partite in cui parte in quintetto (25 gare, 5 punti, 7 rimbalzi e più di una stoppata di media a partita).
 
Nel maggio 2008 dichiara di voler giocare ancora una stagione per il suo 18º anno tra i professionisti. Nel frattempo, voci di [[mercato]] lo accostano ai [[Boston Celtics]], dove avrebbe potuto ricoprire il ruolo di cambio d'esperienza dei lunghi e avrebbe avuto la possibilità di vincere magari un titolo: queste voci vengono tuttavia smentite il 30 dicembre 2008 con l'ingaggio ufficiale da parte degli [[Houston Rockets]]. Con i [[Texas|texani]] conquista nuovamente la qualificazione ai play-off, disputando la serie del primo turno contro i [[Portland Trail Blazers]]: il 21 aprile 2009, durante il primo quarto di gara-2, il centro [[africano]] riporta un infortunio al [[ginocchio]] a seguito di uno scontro di gioco con [[Greg Oden]]. Poche ore più tardi Mutombo annuncia il ritiro dall'attività agonistica e la conclusione della sua lunga carriera<ref>{{cita web|url=https://www.espn.com/nba/playoffs/2009/news/story?id=4087774|titolo=Knee injury may end Mutombo's career|data=22 aprile 2009|lingua=en|accesso=19 giugno 2020}}</ref>, complice l'infortunio subito, anche se la decisione era nell'aria già da tempo. Qualche giorno dopo riceve il suo secondo [[J. Walter Kennedy Citizenship Award]].<ref>{{en}} [http://www.nba.com/2009/news/04/23/citizenship.award.nba/index.html NBA: Mutombo riceve il J. Walter Kennedy Citizenship Award] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090426052721/http://www.nba.com/2009/news/04/23/citizenship.award.nba/index.html |data=26 aprile 2009 }}</ref>