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{{Azienda
|nome = Motown
|nazione = USA
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|sede = [[Los Angeles]]
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|data fondazione = 12 gennaio [[1959]]
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}}La '''Motown Records''', nota anche semplicemente come '''Motown''', è un’etichetta discografica statunitense appartenente alla [[Universal Music Group]].<ref>{{Cita web|url=https://www.universalmusic.com/label/motown-records/|titolo=Motown Records}}</ref>
Fondata nel 1959 dall’imprenditore [[Berry Gordy]] ([[Detroit]], 28 novembre 1929), la '''Motown Records''' costituiva il principale nucleo della '''Motown Record Corporation''', la casa discografica lanciata dallo stesso Gordy nell’aprile del 1960.<ref>{{Cita libro|titolo=This is Detroit, 1701-2001|autore=Arthur M. Woodford|anno=2001|editore=Wayne State University Press|lingua=inglese|p=198}}</ref>
 
La '''Motown''' è nota per l’immediato successo che ottenne negli anni ’60sessanta e per il ruolo che ebbe nella diffusione del genere R&B e nell’integrazione razziale nella musica pop. Specializzata nel [[Crossover (musica)|crossover di generi musicali]], la '''Motown''' fu pioniera di un sound riconoscibile e noto con lo slogan di '''"Motown Sound"'''.<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|pp=1-2}}</ref>
 
Tra gli artisti più noti rappresentati dalla '''Motown Record Corporation''' ci sono [[The Miracles]], [[The Temptations]], [[The Supremes]], [[Stevie Wonder]], [[Marvin Gaye]], [[Diana Ross]], [[Commodores|The Commodores]] e [[The Jackson 5]].
 
== Storia ==
 
=== Gli inizi ===
Dopo ilun tentativo di carriera da pugile professionista per cui abbandona la scuola superiore all’età di sedici anni, '''[[Berry Gordy]]''' presta servizio nell’esercito statunitense per qualche anno, ottenendo un equivalente del diploma scolastico e partecipando alla [[Guerra di Corea]].<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|pp=13-14}}</ref> L’interesse di Gordy per la musica emerge neidopo suoii vent’anni, quando torna a [[Detroit]] dopo il congedo militare. Qui frequenta bar e nightclub jazz che lo stimolano a lasciare l’impiego presso la tipografia di famiglia e ada investire i propri risparmi e un prestito di $700 ottenuto dal padre nell’apertura di un proprio negozio di musica jazz, il '''3-D Record Mart''', nel 1953.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=16}}</ref>
 
Il fallimento dell’attività nel 1955, tuttavia, costringe Gordy a trovare impiego nell’industria automobilistica di Detroit, presso la [[Ford Motor Company]].<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=17}}</ref> Nel 1957, parallelamente alla separazione dalla moglie Thelma (seguita dal divorzio nel 1959)<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=18}}</ref>, Gordy lascia il lavoro alla Ford e si dedica interamente all’attività di autore e compositore indipendente per [[Jackie Wilson]], ex pugile di Detroit, e per Marv Johnson, a cui affianca in seguito l’attività di editore musicale per [[Smokey Robinson]], ancora diciassettenne.<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|pp=31-32}}</ref> Tra i suoi partnercollaboratori ci sono sua sorella Gwendolyn (Gwen) Gordy e Roquel “Billy” Davis. Il trio compone alcuni brani di successo, tra cui “All''All I Could Do Was Cry”Cry'' di [[Etta James]] e “Reet''Reet Petite”Petite'' di [[Jackie Wilson]].<ref>{{Cita libro|titolo=The International Directory of Company Histories|anno=1999|editore=St. James Press|lingua=inglese|p=312|volume=26}}</ref>
 
I proventi derivanti dal diritto d’autore, tuttavia, lasciano insoddisfatto Gordy, che decide di fondare l’etichetta discografica '''Tamla Records''' nel 1958 e la casa editrice musicale '''Jobete''' nel 1959. Nello stesso anno viene fondatafonda anche l’etichetta discografica '''Motown Records''', che insieme alla Tamla Records e alla Jobete costituisce il nucleo fondante della '''Motown Record Corporation''', la casa discografica costituita da Berry Gordy nell’aprile del 1960.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|pp=28-29}}</ref> Il nome '''“Motown”''' è un ''[[portmanteau]]'' proveniente da “Motor Town” (o “Motor City”), il noto soprannome della città di [[Detroit]], capitale dell’industria automobilistica statunitense.<ref>{{Cita libro|titolo=This is Detroit, 1701-2001|autore=Arthur M. Woodford|anno=2001|editore=Wayne State University Press|lingua=inglese|p=198}}</ref> Qui in un edificio residenziale presso West Grand Boulevard 2678 Gordy stabilisce illa quartier generalesede della Motown notonota ancora oggi comecon il nickname “Hitsville U.S.A.”.<ref name=":1">{{Cita libro|titolo=The International Directory of Company Histories|anno=1999|editore=St. James Press|lingua=inglese|p=313|volume=26}}</ref>
 
=== Gli anni '60sessanta ===
I [[The Miracles|Miracles]] di [[Smokey Robinson]] sono la prima band che Gordy introduce nella casa discografica ed è loro “Shop Around”, il secondo singolo più venduto negli Stati Uniti nel 1961.<ref name=":1" /> In questi anni Gordy iscrive alla Motown anche [[The Temptations]], [[The Vandellas|Martha Reeves & the Vandellas]], [[Tammi Terrell]], [[The Marvelettes]], [[Eddie Kendricks]], Paul Williams, [[Stevie Wonder]] e molti altri. Per supervisionare e gestire direttamente la loro carriera, alla fine del 1960 Gordy fonda la '''International Talent Management Inc.''' ('''ITMI'''), la società di management degli artisti della Motown gestita da sua sorella maggiore Esther Edwards.<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|p=41}}</ref>
I [[The Miracles|Miracles]] di [[Smokey Robinson]] sono il primo gruppo che Gordy introduce nella casa discografica ed è loro ''Shop Around'', il secondo singolo più venduto negli Stati Uniti nel 1961.<ref name=":1" /> In questi anni Gordy iscrive alla Motown anche [[The Temptations]], [[The Vandellas|Martha Reeves & the Vandellas]], [[Tammi Terrell]], [[The Marvelettes]], [[Eddie Kendricks]], Paul Williams, [[Stevie Wonder]] e molti altri.
Con l’annessione della '''Anna Records''', la casa discografica fondata dalle sorelle Anna e Gwen Gordy nel 1959 poco prima di quella del fratello, nel 1962 la Motown acquista nuovi artisti, fra cui [[Marvin Gaye]] (marito di Anna Gordy) e [[The Spinners]].<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=36}}</ref>
 
Nel 1962 Gordy inaugura la stagione delle '''“Motor Town Revues”''', le tournée collettive degli artisti della Motown nate come strumento di promozione e guadagno alternativo alla distribuzione di dischi.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=44}}</ref> Inoltre, all’inizio, la mancanza di fondi e i pregiudizi di carattere razziale dell’epoca rendono questo l’unico sistema di esibizioni attuabile.<ref>{{Cita libro|titolo=The Story Of Motown|autore=Peter Benjaminson|anno=2018|editore=rare bird Books|lingua=inglese|capitolo=9}}</ref>
 
L’insoddisfazione espressa dal supervisore della prima tournée Thomas “Beans” Bowles, sassofonista e performer, circa l’esito di alcune performance convince Gordy a istituire presso la sede di Detroit il dipartimento di “Artist Development” di cui affida la supervisione a Harvey Fuqua. Il programma di formazione prevede lezioni di etichetta, dizione, coreografia (con Charles “Cholly” Atkins dal 1965 al 1971) e arrangiamento (con Maurice King dal 1965 come direttore musicale) per curare ogni dettaglio della performance.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|pp=87,90}}</ref>
 
Nel 1963, al contributo di Smokey Robinson dei Miracles come produttore e autore si aggiunge quello del trio [[Holland-Dozier-Holland|Holland, Dozier & Holland]] (H-D-H) che caratterizzerà il sound della Motown per tutti gli anni ‘60sessanta grazie all'apporto di strumentisti del calibro di Earl Van Dyke, Robert White, [[James Jamerson]] e Benny Benjamin. Tra le ''hits'' composte da H-D-H ci sono “Heat''Heat Wave”Wave'' di [[Martha Reeves (cantante)|Martha Reeves]] e “Baby''Baby I Need Your Loving”Loving'' dei [[Four Tops]]. Tra i produttori di rilievo della Motown si ricordano anche Harvey Fuqua, William Stevenson, Clarence Paul, [[Norman Whitfield]] e [[Barrett Strong]].<ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Enciclopedia del Blues e della musica nera|anno=1994|editore=Arcana Editrice|città=Milano|lingua=italiano|p=802|curatore2=Massimo Cotto}}</ref>
 
Sin dall’inizio Gordy spinge per la pubblicazione di più ''hits'' possibili, proposito che riflette la scelta di produrre dischi più economici ma ottimizzati per essere riprodotti dai jukebox e soprattutto dalle radio a transistor, diffusesi tra i giovani a partire dal 1963.<ref>{{Cita libro|titolo=The Story Of Motown|autore=Peter Benjaminson|anno=2018|editore=rare bird Books|lingua=inglese|capitolo=5}}</ref> Negli uffici del controllo qualità, l’ingegnere capo della Motown Mike McClain costruisce una piccola radio dal suono metallico progettata per approssimare il suono di un’autoradio, sulla quale testare l’impatto sonoro delle registrazioni. Dal 1963, inoltre, la Motown si dota anche di una macchina “taglia-dischi” per il trasferimento immediato di qualsiasi potenziale singolo da nastro su vinile, il mezzo di distribuzione principale dell’epoca.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=114}}</ref>
 
Nel 1964, “Where''Where Did Our Love Go”Go'' delle [[The Supremes|Supremes]] raggiunge il primo posto in classifica negli Stati Uniti, mentre il loro singolo successivo del gruppo, “Baby''Baby Love”Love'', raggiunge la prima posizione nel Regno Unito.<ref name=":1" /> Il 24 dicembre 1964 le [[The Supremes|Supremes]] debuttano in televisione partecipando all’[[The Ed Sullivan Show|Ed Sullivan Show]] ed entro il 1966 appaiono in programmi di rete nazionale per un totale di venti comparse.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=144}}</ref> Le [[The Supremes|Supremes]] sono anche il primo gruppo pop a esibirsi nella sede della [[New York Philharmonic]] nel 1966.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=145}}</ref>
 
Nel marzo 1965 la '''“Motown Revue”''' si reca in Inghilterra per celebrare il consolidamento del suo primo importante punto di appoggio nel mercato internazionale. L’iniziativa aveva avuto impulso esattamente due anni prima, quando Berry, sua sorella Esther e Barney Ales, direttore vendite della Motown, trascorronoavevano trascorso diverse settimane in Europa, facendo tappa nel Regno Unito, in Belgio, in Germania e in Olanda per stipulare accordi di distribuzione, editoria e gestione internazionale. Infine, il trio ottiene un accordo di distribuzione con la [[EMI]] e la collaborazione tra [[Mary Wells]] e i [[The Beatles|Beatles]] per launa tournée nel Regno Unito del 1964.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=120}}</ref>
 
Nel 1965 la '''Motown''', divenuta top-seller di 45 giri con quarantadue singoli diversi nella [[Billboard Hot 100|classifica pop della Billboard]], incassa otto milioni di dollari; la '''Jobete''' rimane la casa editrice numero uno della [[Broadcast Music Incorporated|BMI]] per il terzo anno consecutivo, aggiudicandosi i premi dell'associazione per dodici singoli. Il numero degli impiegati arriva a 125, vengono fondati uffici a New York e a Los Angeles e alle etichette '''Motown''', '''Tamla''' e '''Gordy''' si aggiungono le etichette '''Soul''', '''VIP''' e '''Country Melody'''.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|pp=138-139}}</ref>
 
Il 29 agosto del 1968 la Motown intenta un’azione legale contro il trio [[Holland-Dozier-Holland|H-D-H]] accusato di non aver rispettato i termini del contratto con la '''Jobete''' dal momento che non presentanopresenta inediti dal 1967. Il risarcimento per danni richiesto ha valore di 4 milioni di dollari. Il trio [[Holland-Dozier-Holland|H-D-H]] contro-cita in giudizio la '''Motown''' accusandola di frode e di abuso dei rapporti fiduciari e richiedendo la somma di 22 milioni di dollari. Alla fine il contenzioso è risolto in privato nel 1972.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=152}}</ref>
 
Nonostante, la perdita deidel trio [[Holland-Dozier-Holland|H-D-H]], la '''Motown''' continua a emetterepubblicare dischi di successo: [[Marvin Gaye]] e [[Gladys Knight & the Pips]] raggiungono il primo posto in classifica con due versioni dello stesso brano, “I''I Heard It Through The Grapevine”Grapevine'', e nell’ultima settimana del 1968, cinque singoli della '''Motown''' sono inclusi contemporaneamente nella Top Ten della Billboard.<ref name=":1" />
 
=== Gli anni '70settanta ===
All’inizio delladel decadedecennio, la Motown affronta un momento di trasformazione organizzativa che implica il trasferimento degli uffici a [[Los Angeles]] nel 1972, la traumatica chiusura della sede di [[Detroit]] e le dimissioni di Barney Ales.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=188}}</ref> Entro l’anno successivo la Motown è inclusa nella rivista '''Black Enterprise''' che la descrive come l’azienda afro-americana più grande in America, con un profitto lordo di 40 milioni di dollari e 135 impiegati.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=189}}</ref>
 
Nel 1969, la Motown produce i [[The Jackson 5|Jackson 5]]. Il loro primo singolo, “I''I Want You Back”Back'', raggiunge il primo posto in classifica nel gennaio del 1970 e in aprile “ABC”''ABC'' prende il posto di “Let''Let It Be”Be'' dei [[The Beatles|Beatles]] come ''top hit'' confermando a Gordy il potenziale della band.<ref name=":1" />
 
Nel 1971 [[Diana Ross]] è scritturata come protagonista del film su [[Billie Holiday]] coprodotto dalla Motown, '''[[La signora del blues|“La''La Signora del Blues”Blues'']]''', che ottiene quattro [[Academy Award|Academy Award nominations]]. Successivamente, laDiana Ross è di nuovo protagonista di due produzioni cinematografiche Motown, '''[[Mahogany|“Mahogany”]]''' nel 1974 e '''“[[I'm Magic|''The Wiz]]”''']] nel 1978.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=192}}</ref>
 
Tra il 1974 e il 1977, [[Stevie Wonder]] vince per tre volte consecutive il [[Grammy Award]] per l’album dell’anno, ma l’album “Journey''Journey Through The Secret Life Of Plants”Plants'', frutto di tre anni di lavoro, si dimostra un fallimento.<ref name=":1" />
 
Nel 1975 Ales torna alla Motown con il ruolo di presidente, ma verso la fine degli anni ’70settanta sono molti gli artisti e i produttori che decidono di lasciare la casa discografica. Tra essi ci sono [[Martha Reeves (cantante)|Martha Reeves]], i [[Four Tops]], [[Gladys Knight & the Pips|Gladys Knight & The Pips]] e anche i [[The Jackson 5|Jackson 5]], che firmano un nuovo contratto con la [[CBS Records International|CBS]].<ref name=":2" /> Nel 1978 “Three''Three Times a Lady”Lady'' dei [[Commodores]] è l’unico singolo della Motown che riesce a entrare nella Top Ten e nel 1979 Barney Ales è rimpiazzato da Jay Lasker.<ref name=":3">{{Cita libro|titolo=The International Directory of Company Histories|anno=1999|editore=St. James Press|lingua=inglese|p=314|volume=26}}</ref>
 
=== Dagli anni '80ottanta al nuovo millennio ===
Se negli anni ’70settanta gli album che raggiungono il primo posto nelle classifiche sono venticinque, in tutti gli anni ’80ottanta la Motown si aggiudica il primo posto solo otto volte.<ref name=":3" />
 
[[Lionel Richie]] lascia i [[Commodores]] e avvia la carriera da solista divenendo uno dei rappresentanti più in vista della Motown, ma continua la sequela di arrivi e partenze di artisti vecchi e nuovi: tornano i [[The Temptations|Temptations]], i [[Four Tops]] e [[Junior Walker]], mentre [[Diana Ross]] e [[Marvin Gaye|Marvin Gay]] se ne vanno.<ref name=":2" /> La Ross, tuttavia, è tra gli artisti che acconsentono a partecipare al '''[[Motown 25: Yesterday, Today, Forever|“Motown''Motown 25: Yesterday, Today, Forever”Forever'']]''', il programma televisivo prodotto dalla '''Motown Productions''' e trasmesso nel 1983 in occasione dei 25 anni dalla nascita della Motown.<ref name=":3" />
 
Nel 1983 la Motown firma un accordo di distribuzione con la [[MCA (azienda)|MCA]] che viene rotto nel 1985, a seguito del rifiuto da parte di Gordy delle offerte che la MCA gli sottopone per l’acquisto della casa discografica.<ref name=":3" /> Tuttavia, le perdite economiche e le dimissioni di Jay Lasker, dovute all’oneroso e discusso finanziamento dei videoclip musicali come strumento di promozione degli artisti, costringono Gordy a riprendere le trattative di vendita con la MCA. cheQuest'ultima, grazie al determinante intervento del gruppo di investimento '''Boston Ventures''', acquista la casa discografica Motown il 29 giugno 1988 per la somma di 61 milioni di dollari.<ref name=":3" />
 
Il seggio presidenziale della Motown passa, dunque, a Jheryl Busby, ma Berry Gordy tiene per sé la '''Jobete''' e la '''Motown Productions''', che è ribattezzata '''Gordy-de Passe Productions'''.<ref name=":3" /> Nel 1989 gli studi '''Hitsville Recordings''' di Los Angeles sono acquistati dalla [[Cambridge SoundWorks|Soundworks]], mentre quelli di [[Detroit]] sono ormaidiventano un museo.<ref>{{Cita libro|titolo=Enciclopedia del Blues e della musica nera|anno=1994|editore=Arcana Editrice|città=Milano|lingua=italiano|p=803|curatore2=Massimo Cotto}}</ref>
 
Nel 1993 la '''Boston Ventures''' acquista la quota della [[MCA (azienda)|MCA]] sulla Motown per rivendere l’intera casa discografica alla [[PolyGram|Polygram]] per più di 300 milioni di dollari. Nel frattempo Gordy lascia assumere a Suzanne de Passe il controllo esclusivo della '''Motown Productions''' e nel 1997 vende metà dei diritti della '''Jobete''' alla [[EMI]] per la somma di 132 milioni di dollari. L’anno successivo la [[Seagram]] acquisisce la [[PolyGram]] e la Motown è assorbita nella [[Universal Music Group]]. Nel 2005 la Motown si fonde con la Universal Records per creare la [[Universal Motown Records]].<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|pp=169-170}}</ref>
 
== Motown Sound ==
Con il termine '''"Motown Sound"''' si fa riferimento allo stile musicale uniforme che caratterizzò gli artisti della Motown negli anni ‘60sessanta. Si tratta di un vero e proprio slogan che la Motown diffuse nella pubblicità, nella stampa e sulle copertine degli album dalla fine del 1965, esortando clienti e rivenditori a considerarlo una vera e propria etichetta di genere. Altri slogan coniati dalla casa discografica sono “The Sound Of Young America” e “Detroit Sound”.<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Andrew Flory|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|p=2}}</ref>
 
Il “Motown Sound” nacque dall’ambizione di [[Berry Gordy]] di conquistare il grande pubblico attraverso il [[Crossover (musica)|crossover]], ovvero la commistione di generi e mercati musicali diversi che andava diffondendosi dagli anni ’50cinquanta.<ref name=":4" /> Così, la Motown si fece pioniera di un nuovo ''sound'' mainstream basato sugli elementi cardine del genere [[gospel]] (ritmo, struttura responsoriale con domanda e risposta del coro, sequenze armoniche di breve durata), che contraddistingueva la formazione di tutti gli artisti e produttori della casa discografica, ma applicati a testi pop standard.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Jon Fitzgerald|anno=1995|titolo=Motown Crossover Hits 1963-1966 and the Creative Process|rivista=Popular Music|volume=14|numero=1|p=8|lingua=inglese}}</ref> A ciò si aggiungeva la tecnica e la creatività dei musicisti jazz Earl Van Dyke, [[James Jamerson]] e Benny Benjamin.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|pp=104-106}}</ref>
 
Per questo il “Motown Sound” ebbe anche un ruolo fondamentale nell’integrazione razziale della musica pop.<ref name=":0" /> Nelle parole di [[Quincy Jones]]:<blockquote>The talented people that flowed through Motown, both the performers on stage and the writers and producers behind the scene, broke down the barriers between black and white, between the R&B world and the 'mainstream', letting everyone see the beauty of black music.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=xi}}</ref></blockquote>