Film d'exploitation: differenze tra le versioni

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I film sui cannibali, anche detti di "genere cannibale", sono una collezione di film esplicitamente violenti prodotti dai primi [[anni 1970|anni settanta]] sino agli [[anni 1980|anni ottanta]], inizialmente solo da [[regista|registi]] [[italia]]ni. Questi film principalmente s'incentravano sulla tortura e il cannibalismo di tribù rimaste all'[[età della pietra]] nel [[Sud America]] o nelle [[foresta pluviale|foreste pluviali]] [[asia]]tiche, di solito perpetrate nei confronti di occidentali che le tribù tenevano prigionieri e che alla fine si rivelavano più selvaggi dei cannibali. Simili in certi aspetti ai "[[mondo movie|mondo film]]", la peculiarità dei film sui cannibali era la messa in mostra di località esotiche e violenza esplicita.
 
Quello dei film sui cannibali fu un genere di ''exploitation'' molto popolare tra gli [[anni 1970|anni settanta]] e gli [[anni 1980|anni ottanta]], in seguito alla proiezione di ''[[Il paese del sesso selvaggio]]'' di [[Umberto Lenzi]], il primo film a mostrare alle platee il cannibalismo, nel 1972<ref>Intervista ad [[Umberto Lenzi]], disponibile sui contenuti speciali del [[DVD]] di ''[[Il paese del sesso selvaggio]]'' della Seven Eight.</ref>. Nel [[1977]], [[Ruggero Deodato]] produsse e diresse ''[[Ultimo mondo cannibale]]'', ispirando diversi altri registi nel periodo successivo, denominato per questo "boom della cannibal-exploitation". Questo periodo vide anche la creazione del più famoso film del sottogenere, ''[[Cannibal Holocaust]]'' (che influenzò ''[[The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair]]''). Dopo il [[1981]], il genere iniziò a decadere, e i film divennero sempre più rari. Nel [[1985]], [[Michele Massimo Tarantini]] creò ''[[Nudo e selvaggio]]'', l'ultimo esempio del genere.
 
=== Film sugli zombi ===