= Febadio di Agen =
Insieme a PotamioFebadio di Lisbona e Gregorio di Elvira,Agen è una delle figure minori, cheimpegnata nell’occidentenella latinoresistenza tracontro ili 357filoariani enell'occidente il 360latino,insieme affiancando a personalitàPotamio di rilievo come Mario VittorinoLisbona e Ilario,Gregorio sidi impegnanoElvira. nella resistenza contro i filoariani. L’attività letteraria cristiana in Gallia e Spagna inizia proprio in questo periodo, fatta eccezione per alcune anticipazioni, spinta dalla necessità di intervenire nella controversia ariana e di approfondirne la riflessione teologica.
== Vita ==
I suoi scritti sono pubblicati da [[Jacques-Paul Migne]] nel XX volume di [[Patrologia Latina|''Patrologia Latina'']]<ref>{{Cita libro|nome=Migne, Jacques|cognome=Paul.|titolo=Patrologia Latina.|url=http://worldcat.org/oclc/173749943|accesso=2023-01-02|data=S.D|editore=publisher not identified|OCLC=173749943}}</ref>.
== Opera''Contra arianos'' ==
L’opera,Contra arianos che è articolata in 28 capitoli, l'opera ha l’intento di confutare la professione sirmiense del 357 e di dimostrare come, dietro le frasi e le parole apparentemente ortodosse in essa contenute, si nasconda in realtà l’eresia ariana. ▼
=== ''Contra arianos'' ===
▲L’opera, che è articolata in 28 capitoli, ha l’intento di confutare la professione sirmiense del 357 e di dimostrare come, dietro le frasi e le parole apparentemente ortodosse in essa contenute, si nasconda in realtà l’eresia ariana.
Ario sostiene che il Padre sia dotato di ipostasi e natura propria, per cui il Figlio non partecipa alla sostanza e all’essenza del Padre; inoltre in quanto non generato, il Padre è senza principio, mentre il Figlio deriva dal Padre il suo principio, dunque è in una posizione di netta inferiorità che lo esclude dalla partecipazione alla divinità somma. Il [[Concilio di Nicea I|concilio di Nicea]] del 325 condanna l’arianesimo. La controversia ariana si protrae per tutto il IV secolo con l’avvicendarsi di diversi concili; nel tentativo di trovare un chiarimento dottrinale nel variegato panorama teologico, Costanzo affida al cosiddetto trio illirico, costituito da Valente, Ursacio e Germinio, il compito di ricostituire un’unità di pensiero. Sotto la loro direzione, verso la metà del 357, si riuniscono alcuni vescovi occidentali a Sirmio (il luogo è scelto per il fatto che vi risiedeva l’imperatore). La formula di Sirmio accentua l’inferiorità del Figlio nei confronti del Padre e vieta di far uso del termine ousia sia dei composti ὁμοιούσιος e ὁμοούσιος. Gli omousiani fautori del nicetismo ritengono la consustanzialità del Figlio in quanto generato dalla ousia del Padre e con lui partecipe della stessa ousia (ὁμοούσιος) cioè della medesima sostanza, dunque riconoscono la presenza di una sola ipostasi (ousia) del Padre e del Figlio. Gli omeousiani sostengono la formula ὅμοιος κατ’οὐσίαν (simile secondo la sostanza), creata in contrapposizione con l’ ὁμοούσιος niceno, per cui il Figlio non è consustanziale al Padre ma simile ad esso nella sostanza. La professione sirmiense esclude sia la posizione nicena che quella dell’ ὁμοιούσιος, mentre, pur non essendo formalmente ariana, nel ribadire l’inferiorità del Figlio in senso subordinazionista, finisce per sostenere che fosse dissimile rispetto al Padre. In conclusione il concilio di Sirmio del 357 assume la forma di un vero e proprio atto di tolleranza dell’arianesimo.
= La nascita del purgatorio =
È''La nascita del purgatorio'' è un saggio pubblicato da [[Jacques Le Goff]] nel 1981. L’opera descrive lo sviluppo storico del Purgatorio a partire dal giudeo-cristianesimo antico, fino al suo culmine nella metà del XII secolo e il rapido successo nel corso del secolo successivo. L’ultimo dei dieci capitoli è dedicato alla seconda cantica del Purgatorio di [[Dante Alighieri|Dante]] che l’autore stesso definisce “una conclusione sublime alla lenta genesi del Purgatorio”.
All''La nascita del Purgatorio'' è tra le opere più famoseinterno dell'autore, al suo internoopera Le Goff espone la propria tesi sulla formazione del Purgatorio: solo alla fine del XII secolo, nel 1170, con la prima attestazione del termine ''purgatorium'' come sostantivo si può parlare della sua definitiva nascita come luogo. In precedenza, pensando all'aldilà, gli uomini concepiscono solo l'esistenza di due luoghi, inferno e paradiso. Nel corso dei secoli inizia a delinearsi questa realtà intermedia come prodotto dei mutamenti nella cultura e nella società dell'uomo medievale; per Le Goff il venir meno della netta suddivisione tra ricchi e poveri e la nascita di una classe nuova, cittadina, quella dei ''mediocres'' rappresenta un cambiamento radicale e fondamentale anche per la genesi di questo terzo luogo, riflettendosi sull'organizzazione dell'aldilà. La tesi esposta nel saggio ha suscitato non poche critiche, (come quella di Graham Robert Edwards in ''Purgatory? Birth or Evolution?'' eva diin altriNOTA) molti medievisti che lo accusano di numerose inesattezze, tra cui quella di aver frainteso il passo di [[Agostino d'Ippona|Agostino]] ritenendo che l'autore cristiano individuasse quattro tipologie di peccatori, idea che costuisce uno dei pilastri del suo pensiero. L'assunto centrale dell'opera viene attaccato sulla base di alcune importanti testimonianze; in particolare quella contenuta nell'allegato ''Cum sacrosanta'' del concilio Lionese II del 1274 nel quale si parla solo di pene purgatorie, ma non di fuoco e tanto meno di un luogo purgatorio: in questo caso siamo un secolo dopo la prima attestazione del termine ''purgatorium'' come sostantivo, eppure ancora non si individua un luogo purgatorio nei documenti ufficiali. Perfino la comparsa per la prima volta del sostantivo ''purgatorium'' nel 1170 viene criticata: Léopold Génicot (Génicot, L'''Ocident'' cit., p.422) ha dimostrato come anche fonti anteriori al 1170 contenessero tale termine, in particolare nella ''Chronica'' di [[Sigebert di Gembloux|Sigeberto di Gembloux]], composta tra il 1083 e il 1104. Si rimprovera a Le Goff di aver trascurato la narrativa omettendo testi ugualmente importanti per la genesi del Purgatorio come le prediche di [[Giordano da Pisa]] all'inizio del Trecento<ref>{{Cita libro|autore=DelCorno|titolo=Il purgatorio|p=407-408}}</ref>. Nonostante le critiche ai pilastri della tesi dell'opera, il saggio di Le Goff rimane comunque di importanza capitale per comprendere le complesse dinamiche che hanno condotto alla nascita del Purgatorio.
== Parte prima: Gli aldilà prima del purgatorio ==
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