Heinz Brandt: differenze tra le versioni

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L'attentato del 20 luglio 1944: aneddoto senza fonte
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==== L'attentato del 20 luglio 1944 ====
Il 20 luglio 1944, come braccio destro del generale [[Adolf Heusinger]], capo delle operazioni presso lo stato maggiore, arrivò presso la sede del [[Wolfsschanze]] di [[Kętrzyn|Rastenburg]], nella [[Prussia Orientale]], per una conferenza presieduta da Hitler. Con l'assistenza del maggiore [[Ernst John von Freyend]], il colonnello Stauffenberg mise una valigetta contenente una bomba ai suoi piedi, il più vicino possibile a Hitler. Stauffenberg, quindi, con una scusa, lasciò la stanza. Poco dopo, nel tentativo di vedere meglio la mappa sul tavolo, l'ignaro colonnello trovò la valigetta e la mise dall'altro lato della gamba del tavolo. Sette minuti dopo, la bomba esplose e le ferite gli causarono l'amputazione di netto di una gamba e la perdita di un occhio.<ref name="Nemesis">{{cita libro|data=2000|autore=[[Ian Kershaw]]|ISBN=0-393-32252-1|titolo=Hitler 1936-1945: Nemesis|editore=Penguin Press|lingua=en}}</ref> Mentre lo trasportavano in ospedale, ormai in fin di vita, ebbe ancora la forza di dire di avere avuto fortuna perché quel piede gli faceva sempre male.
 
Morì il giorno successivo<ref name="Nemesis"/>, dopo un intervento chirurgico, nell'ospedale militare di Karlshof, presso Rastenburg, e venne promosso postumo al grado di maggiore generale da Hitler. Il generale Guderian, che tenne il discorso funebre, disse fra l'altro: "con dolore orgoglioso l'Esercito abbassa le insegne della sua Bandiera di Combattimento di fronte al Maggiore Generale Heinz Brandt".<ref>{{cita web|url=https://it.findagrave.com/memorial/125156797/heinz-brandt|titolo=Gen Heinz Brandt (1907-1944) - Memorials|accesso=22 dicembre 2022|lingua=en}}</ref> Altre tre persone morirono a causa dell'esplosione. Studi successivi conclusero che il suo esatto posizionamento vicino ad una gamba del tavolo fu un fattore cruciale nel determinare chi sarebbe sopravvissuto alla detonazione della bomba.<ref name="GermanOpposition">{{cita libro|data=1997|autore=Michael C. Thomsett|ISBN=0-7864-0372-1|titolo=The German Opposition to Hitler: The Resistance, the Underground, and Assassination Plots, 1938-1945|anno=1997|url=https://archive.org/details/germanopposition0000thom|editore=McFarland|lingua=en}}</ref>
 
Indagini portate a termine qualche mese dopo la sua morte conclusero che Brandt non era coinvolto nella cospirazione. Alcuni storici sostengono tuttavia che fosse anche lui un membro o sostenitore della resistenza, circostanza negata o non confermata da altri storici.<ref>{{cita web|url=http://isoh.org/wp-content/uploads/JOH-Archives/johv27n3i.pdf|titolo=The Rider and the Bomb: Oltmpic Champuon Heinz Brandt and the 20 July Plot|accesso=12 gennaio 2023|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.haz.de/lokales/hannover/der-fuss-an-der-aktentasche-6IP6A3CMLHMW6HK26O4XIRPDVI.html|titolo=Heinz Brandt starb beim Attentat vom 20. Juli 1944|data=18 luglio 2014|accesso=12 gennaio 2023|lingua=de}}</ref>